Le persone che hanno partecipato

Carlo Mauceli

Carlo Mauceli

Carlo Mauceli è National Digital Officer della filiale italiana, con la responsabilità di promuovere l’innovazione del Paese, gestendo i rapporti con le government élites, i leader accademici e i decisori pubblici e contribuendo alla definizione di una politica tecnologica funzionale alla digitalizzazione del territorio.

A diretto riporto dell’Amministratore Delegato Silvia Candiani, Carlo Mauceli ha l’obiettivo di supportare le istituzioni e gli enti governativi a livello centrale e locale nelle loro scelte strategiche in materia di ICT, assicurando la perfetta coerenza di queste con le linee guida e le priorità dell’Agenda Digitale del Paese. Il suo incarico rientra nel più ampio impegno di Microsoft per supportare l’innovazione del Paese attraverso un piano di sviluppo nazionale che punta su Pubblica Amministrazione, PMI e occupazione e formazione dei giovani.In Microsoft dal 1998, Carlo Mauceli ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità.

Negli ultimi quattro anni ha lavorato all’interno della divisione Enterprise e Partner in qualità di Enterprise Market Technology Sales Unit Director, guidando un team di specialisti di prodotto e di soluzione a supporto dei team di vendita, con l’obiettivo di aiutare le aziende pubbliche e private, ma anche i partner, a cogliere le opportunità offerte dalla roadmap tecnologica di Microsoft in ambito server e servizi, comunicazione integrata e collaborazione, Business Intelligence. In precedenza, dopo aver maturato competenze nel ruolo di consulente tenico, Carlo Mauceli è stato Responsabile della Divisione Infrastruttura per l’Italia, guidando un team di professionisti dedicati alla gestione e alla realizzazione dell’intero ciclo di vita dei progetti con l’obiettivo di rispondere con soluzioni ad hoc alle specifiche esigenze delle aziende.

Prima di entrare a far parte di Microsoft, Mauceli ha lavorato in una società IT, Tema Studio di Informatica, in qualità di Responsabile dell’area sistemistica con particolare focus in ambito Network, e in due aziende manifatturiere, ovvero Marelli Autronica, come LAN / WAN System Administrator, e Marconi Italiana Automazione e Controllo come progettista. Classe 1960, Carlo Mauceli ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettronica – Bioingegneria presso il Politecnico di Milano nel 1986 e ha successivamente lavorato come insegnante di Matematica e Fisica presso l’Istituto Tecnico Mosè Bianchi di Monza.

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Ha partecipato a:

Come il cloud aiuta l’Amministrazione Locale ad adeguarsi alle nuove regole di sicurezza e privacy dei dati pubblici

Roma, 19 Novembre, 2015 | 12:30

I nuovi adempimenti in materia di sicurezza e privacy dei dati pubblici innalzano il livello di attenzione che le Amministrazioni locali devono dedicare alla tutela delle informazioni in loro possesso. Il cloud computing è una possibile risposta perché permette di avere a disposizioni soluzione tecnologiche avanzate per la conservazione e gestione delle informazioni sensibili a costi accessibili per gli enti di grandi, medie e piccole dimensioni.

FPA, da sempre al fianco delle Amministrazioni pubbliche nelle attività di aggiornamento ed empowerment dell’innovazione, ha organizzato un webinar, giovedì 19 Novembre dalle ore 12.30 alle ore 13.30, dedicato ai referenti IT e a tutti coloro che hanno l’onere di garantire la corretta gestione dei dati pubblici all’interno delle Amministrazioni Locali.

Durante il webinar si avrà l’opportunità di commentare le nuove disposizioni sulle misure di sicurezza da adottare per la gestione delle banche dati pubbliche e sulle modalità relative allo scambio di dati personali tra diverse amministrazioni frutto del recente provvedimento del 2 luglio 2015 del Garante per la protezione dei dati personali, in accordo con il più ampio art. 58, comma 2, del Codice dell’amministrazione digitale (D.lgs. 82/2005).

Si potranno inoltre approfondire le opportunità aperte dalle tecnologie e soluzioni cloud per gestire le banche dati nel rispetto della normativa vigente.

Smart working: lavorare in sicurezza

On Line, 5 Maggio, 2016 | 12:30

Terzo e ultimo appuntamento del ciclo di tre webinar, organizzato da FPA in collaborazione con Microsoft per approfondire diversi aspetti dello smart working attraverso esempi pratici e con un focus sulle tecnologie che permettono di supportare questa scelta, in particolare le Soluzioni di mobility e Unified Communication.

Le nuove tecnologie consentono di poter lavorare senza essere vincolati alla presenza fisica sul posto di lavoro. Una scelta che, oltre a favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, fa anche aumentare la produttività, tanto che diverse aziende la stanno già adottando anche in Italia: nell’ultimo anno è raddoppiato il numero delle  grandi imprese che hanno in atto progetti strutturati di Smart Working (17% nel 2015, contro l’8% del 2014). Lo smart working o lavoro agile, versione più evoluta del tradizionale telelavoro, dovrebbe avere finalmente a breve una cornice normativa, prevedendo - dato non da poco - la possibilità di applicazione anche ai dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche ed  estendendo alla Pa una logica di valutazione basata sui risultati.

Giovedì 5 maggio il focus è sul tema della protezione dei dati utilizzati ed elaborati dal lavoratore.

Altri due gli appuntamenti in programma dedicati al lavoro in mobilità (giovedì 7 aprile > vai agli attie agli strumenti per il lavoro agile (giovedì 28 aprile > vai agli atti) e 

Partecipando a tutti e tre gli appuntamenti si riceverà un “attestato di percorso”.

Priorità Cybersecurity (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 24 Maggio, 2017 | 09:30

Nel recente passato si è assistito ad una rapida evoluzione della minaccia cibernetica ed in particolare per quella incombente sulla pubblica amministrazione, che è divenuta un bersaglio specifico per alcune tipologie di attaccanti particolarmente pericolosi. Se da un lato la PA continua ad essere oggetto di attacchi dimostrativi, provenienti da soggetti spinti da motivazioni politiche ed ideologiche, sono divenuti importanti e pericolose le attività condotte da gruppi organizzati, non solo di stampo propriamente criminale. Nei fatti le misure preventive, destinate ad impedire il successo dell’attacco, devono essere affiancate da efficaci strumenti di rilevazione, in grado di abbreviare i tempi, oggi pericolosamente lunghi, che intercorrono dal momento in cui l’attacco primario è avvenuto e quello in cui le conseguenze vengono scoperte.

Nel 2017 ci aspettiamo attacchi ancora più sofisticati che faranno leva su dimensioni multiple: sicurezza fisica, tecniche sociali e comportamentali, codici malevoli di nuova generazione alimentati da intelligenza artificiale e quindi in grado di aggirare le più comuni contromisure. Aumenteranno gli attacchi invisibili: è evidente che molti attori di minaccia hanno l’obiettivo di continuare ad operare in modo invisibile, pertanto sarà sempre più complesso identificare per tempo queste tipologie di attacchi. Inoltre la rilevazione è resa più complessa dall’aumentare del numero di nodi, delle diversità di protocolli e trame di interconnessione, fenomeni accentuati dall’esplosione di Cloud, Internet of Things.

Come strutturare un partenariato tra pubbliche Amministrazioni ed Aziende private fornitrici di soluzioni e progetti di sicurezza informatica per la PA?

Priorità Cybersecurity

Roma, 24 Maggio, 2017 | 11:45

Nel recente passato si è assistito ad una rapida evoluzione della minaccia cibernetica ed in particolare per quella incombente sulla pubblica amministrazione, che è divenuta un bersaglio specifico per alcune tipologie di attaccanti particolarmente pericolosi. Se da un lato la PA continua ad essere oggetto di attacchi dimostrativi, provenienti da soggetti spinti da motivazioni politiche ed ideologiche, sono divenuti importanti e pericolose le attività condotte da gruppi organizzati, non solo di stampo propriamente criminale. Nei fatti le misure preventive, destinate ad impedire il successo dell’attacco, devono essere affiancate da efficaci strumenti di rilevazione, in grado di abbreviare i tempi, oggi pericolosamente lunghi, che intercorrono dal momento in cui l’attacco primario è avvenuto e quello in cui le conseguenze vengono scoperte.

Nel 2017 ci aspettiamo attacchi ancora più sofisticati che faranno leva su dimensioni multiple: sicurezza fisica, tecniche sociali e comportamentali, codici malevoli di nuova generazione alimentati da intelligenza artificiale e quindi in grado di aggirare le più comuni contromisure. Aumenteranno gli attacchi invisibili: è evidente che molti attori di minaccia hanno l’obiettivo di continuare ad operare in modo invisibile, pertanto sarà sempre più complesso identificare per tempo queste tipologie di attacchi. Inoltre la rilevazione è resa più complessa dall’aumentare del numero di nodi, delle diversità di protocolli e trame di interconnessione, fenomeni accentuati dall’esplosione di Cloud, Internet of Things.

Come strutturare un partenariato tra pubbliche Amministrazioni ed Aziende private fornitrici di soluzioni e progetti di sicurezza informatica per la PA?

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".

Razionalizzazione dell'Infrastruttura tecnologica

Roma, 23 Maggio, 2018 | 11:45

Con l’approvazione del Piano triennale di AgID, il percorso di razionalizzazione volto al consolidamento delle infrastrutture digitali delle PA è finalmente entrato nel vivo. Il consolidamento delle infrastrutture IT rappresenta infatti un elemento cardine della complessiva strategia italiana per la crescita digitale, passaggio necessario per garantire maggiori livelli di efficienza, sicurezza e rapidità nell’erogazione dei servizi a cittadini e imprese.

Il percorso evolutivo delineato dal Piano si articola lungo due direttrici strategiche, strettamente connesse tra loro. Da un lato, la razionalizzazione dei data center pubblici, per porre termine alla forte frammentazione delle risorse e alle frequenti situazioni di inadeguatezza tecnologica riscontrate da AgID nella sua attività di ricognizione. Dall’altro, la definizione e la successiva implementazione di un modello strategico evolutivo di cloud della PA, paradigma finora applicato in modo estremamente disomogeneo e limitato all’adozione di pochissime soluzioni.

Alcuni importanti passi sono già stati compiuti: è il caso delle circolari sui criteri per la qualificazione dei Cloud Service Provider (CSP) per la PA e per la qualificazione di servizi Software as a Service (SaaS) per il Cloud della PA. 

Molti sono però i nodi ancora da sciogliere lungo il percorso di attuazione tenendo in considerazione gli obbiettivi di crescita digitale supportati da un'approccio puntuale alla trasformazione digitale.

Durante il convegno, verranno condivise visioni ed esperienze di realtà pubbliche e grandi Aziende in grado di accompagnare le Amministrazioni in tutte le fasi associate alla digital transformation.

Per ascoltare la registrazione integrale delle due tavole rotonde cliccare i seguenti link:

Tavola_Rotonda1 Tavola_Rotonda2

 

 

La trasformazione, la nuvola, il futuro: Cloud Computing e Digital Transformation della PA

On web, 11 Giugno, 2018 | 12:00

Qui di seguito la REGISTRAZIONE VIDEO del webinar

 

FPA organizza, in collaborazione con Microsoft, un webinar dedicato ad approfondire la centralità del Cloud Computing nel percorso di razionalizzazione e consolidamento delle infrastrutture IT delle PA, delineato dal Piano triennale di AgID.

Con l’approvazione del Piano triennale di AgID, il percorso di razionalizzazione volto al consolidamento delle infrastrutture digitali delle PA è finalmente entrato nel vivo. Il consolidamento delle infrastrutture IT rappresenta infatti un elemento cardine della complessiva strategia italiana per la crescita digitale, passaggio necessario per garantire maggiori livelli di efficienza, sicurezza e rapidità nell’erogazione dei servizi a cittadini e imprese.

Il percorso evolutivo delineato dal Piano si articola lungo due direttrici strategiche, strettamente connesse tra loro. Da un lato, la razionalizzazione dei data center pubblici, per porre termine alla forte frammentazione delle risorse e alle frequenti situazioni di inadeguatezza tecnologica riscontrate da AgID nella sua attività di ricognizione. Dall’altro, la definizione e la successiva implementazione di un modello strategico evolutivo di cloud della PA, paradigma finora applicato in modo estremamente disomogeneo e limitato all’adozione di pochissime soluzioni.

A che punto siamo? Quale road map per la Digital Transformation della PA? Un focus in questo webinar, durante il quale verrà presentato il White Paper realizzato da Osservatorio Netics in collaborazione con Microsoft che delinea una proposta per la strategia di trasformazione digitale delle organizzazioni pubbliche attraverso adozione di paradigmi tecnologici basati sul cloud.