Le persone che hanno partecipato

Ivana Paniccia

Ivana Paniccia

Ha conseguito un PhD in economia presso l’Università di Reading (UK). Dopo aver svolto per alcuni anni attività di ricerca e di insegnamento in Economia e Politica Industriale presso la Luiss G. Carli, dove si è laureata nel 1988 con il massimo dei voti, ha iniziato la sua carriera professionale nei ruoli direttivi dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas per poi assumere incarichi dirigenziali presso l’Agenzia per il controllo e la  qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e  il Dipartimento Partecipazioni e Sviluppo Economico del Comune di Roma.

Successivamente, in qualità di libera professionista, ha svolto attività di consulenza e assistenza tecnica per amministrazioni pubbliche centrali e regionali e per imprese in tema di antitrust, affidamenti in house e con gara di servizi pubblici, valutazioni di piani  industriali, valutazione di scenari di mercato, normativi e regolatori per conto di Banche d’investimento internazionali (due diligence) nei settori delle industrie a rete e dei servizi pubblici locali. Dal 2011 al 2013 ha ricoperto l’incarico di Esperto senior nel Nucleo di consulenza per l'Attuazione e Regolazione dei Servizi di pubblica utilità (Nars) c/o la Presidenza del Consiglio-DIPE. Dal 2014 lavora come esperto presso l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, dove ha fatto parte dello staff tecnico del Presidente in fase di start up.

E’ autrice di monografie (con gli editori Edward Elgar, Routledge, Il Mulino, LUP) e articoli su riviste nazionali e internazionali (e.g. Organization Studies, Rivista di Politica Economica) in materia di economia dei servizi pubblici, governance delle imprese pubbliche, distretti industriali e reti di impresa. Pubblicazioni più recenti: “La governance  partecipativa e la rendicontazione pubblica” e “Le società degli enti locali, le società strumentali – Parte 2: un’analisi economico-giuridica” (con A. Vigneri) in Società pubbliche e servizi locali, a cura di A. Vigneri e M. Sebastiani, Maggioli editore, 2016; “La governance delle società del settore idrico e il ruolo dei consumatori” in Astrid Rassegna, n. 13/2015.

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Ha partecipato a:

Le nuove regole per le "partecipate": tagliare gli sprechi, non i servizi

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 11:45

 
Con il testo unico sulle società partecipate, che si applica alle società di capitali, si riducono  le società e sono individuati criteri qualitativi e quantitativi attraverso i quali razionalizzare la platea delle partecipate.
E’ quanto previsto dal decreto sulle società partecipate attuativo dell’art. 18 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione. Non sono consentite le società prive di dipendenti o quelle che hanno un numero di dipendenti inferiore a quello degli amministratori, quelle che nella media dell’ultimo triennio hanno registrato un fatturato sotto il milione di euro, quelle inattive che non hanno emesso fatture nell’ultimo anno, quelle che svolgono all’interno dello stesso comune o area vasta doppioni di attività, quelle che negli ultimi cinque anni hanno fatto registrare quattro esercizi in perdita e quelle che svolgono attività non strettamente necessarie ai bisogni della collettività. Come si applicheranno queste norme? Che effetti avranno sulla finanza pubblica, sull'occupazione, sulla quantità e qualità dei servizi erogati?