Le persone che hanno partecipato

Maria Cristina Daga

Maria Cristina Daga

Maria Cristina Daga è specializzata in protezione dei dati personali e degli aspetti legali della sicurezza informatica e dell’evoluzione tecnologica. E’ autrice di numerosi articoli ed ha partecipato come relatrice a diversi convegni, seminari e workshop nel settore della protezione dati, del marketing e della sicurezza informatica, anche in ambito sanitario.

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Ha partecipato a:

Privacy e sicurezza in ambito Sanitario

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 17:00

La crescente digitalizzazione del settore sanitario impone alle strutture sia pubbliche che private di valutare, attentamente, gli aspetti legati al trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale dei pazienti trattati con strumenti informatici e digitali ed in particolare gli aspetti legati alle misure di sicurezza da adottare a protezione dei dati. 

Negli ultimi anni il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto diverse volte fornendo strumenti di “soft law” volti a fornire indicazioni utili a porre in essere nel settore sanitario trattamenti di dati conformi alla normativa vigente (Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di dossier sanitario del 16 luglio 2009, Linee guida in tema di referti on-line - 19 novembre 2009). Con le recenti Linee guida in materia di Dossier sanitario del 4 giugno 2015 il Garante auspica che i titolari del trattamento individuino al loro interno una figura di responsabile della protezione dei dati (DPO) e prescrive alle strutture sanitarie titolari del trattamento di comunicare all’autorità le violazioni dei dati personali trattati attraverso il dossier sanitario. 

A fine novembre 2015 è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 178/2015 contenente il “Regolamento in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico” che disciplina compiutamente anche gli aspetti legati al trattamento e alla sicurezza dei dati che derivano dall’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico. 

Il seminario costituisce un’occasione di approfondimento e confronto sulla tematica volta ad offrire un quadro delle normative applicabili e delle più recenti pronunce del Garante per la protezione dei dati personali. Nello specifico, saranno affrontati i seguenti argomenti: obblighi di sicurezza nel trattamento dei dati personali nel settore sanitario, referti on-line, dossier sanitario elettronico, fascicolo sanitario elettronico, rischi e sanzioni, il regolamento dell'UE e impatto sul settore sanitario.

Smart working: lavorare in sicurezza

On Line, 5 Maggio, 2016 | 12:30

Terzo e ultimo appuntamento del ciclo di tre webinar, organizzato da FPA in collaborazione con Microsoft per approfondire diversi aspetti dello smart working attraverso esempi pratici e con un focus sulle tecnologie che permettono di supportare questa scelta, in particolare le Soluzioni di mobility e Unified Communication.

Le nuove tecnologie consentono di poter lavorare senza essere vincolati alla presenza fisica sul posto di lavoro. Una scelta che, oltre a favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, fa anche aumentare la produttività, tanto che diverse aziende la stanno già adottando anche in Italia: nell’ultimo anno è raddoppiato il numero delle  grandi imprese che hanno in atto progetti strutturati di Smart Working (17% nel 2015, contro l’8% del 2014). Lo smart working o lavoro agile, versione più evoluta del tradizionale telelavoro, dovrebbe avere finalmente a breve una cornice normativa, prevedendo - dato non da poco - la possibilità di applicazione anche ai dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche ed  estendendo alla Pa una logica di valutazione basata sui risultati.

Giovedì 5 maggio il focus è sul tema della protezione dei dati utilizzati ed elaborati dal lavoratore.

Altri due gli appuntamenti in programma dedicati al lavoro in mobilità (giovedì 7 aprile > vai agli attie agli strumenti per il lavoro agile (giovedì 28 aprile > vai agli atti) e 

Partecipando a tutti e tre gli appuntamenti si riceverà un “attestato di percorso”.

L’informazione come garanzia ed opportunità per il cittadino, le strutture sanitarie, le imprese

Roma, 20 Settembre, 2017 | 10:30

L’aumentata circolazione di dati tra paziente e operatori sanitari, all’interno delle strutture del nostro SSN fino a arrivare ai terzi che con il sistema di assistenza e cura non hanno relazioni funzionali, pone la necessità della protezione e della sicurezza di questi dati.

Quando la trasformazione digitale si mette al servizio della salute e incrementa l’efficacia dell’atto medico o assistenziale, protezione e sicurezza dei dati deve essere la filosofia che guida la progettazione di un sistema complesso in cui le aspettative, le ansie delle persone incontrano l’attività dei professionisti sanitari.

Anzitutto, garantendo la persona e la sua dignità, con la rapida e piena applicazione del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. In secondo luogo, assicurando ai professionisti sanitari dati certi, nel giusto tempo e sicuri, nel senso che siano autorizzati. In sostanza vi deve essere un flusso ordinato che guarda alle esigenze della persona ma anche agli aspetti organizzativi delle strutture erogatrici (sia essa un ospedale o sul territorio).

Nel progettare si deve porre attenzione ai processi organizzativi ed alle esigenze degli operatori e si dovrebbero sentire i cittadini. Quindi privacy e security by design diventa un’urgenza quando si costruiscono i processi e i flussi; per stabilire insieme a tutti gli interessati cosa far “vedere” in modo diffuso su tutto il territorio nazionale decidendo anche sulla semantica. La sintesi delle operazioni semplici dovrebbe portare ad informazioni generali usabili per la programmazione aziendale, regionale, nazionale. E il FSE diventerà un pilastro fondamentale perché sta portando, diventando nazionale, ad una armonizzazione sentita da tutti gli operatori.

Cruciale poi il ruolo del Mercato. Le imprese di tecnologia avanzata, nel rispetto e nella condivisione delle esigenze soprariportate, investono nella ricerca, costruiscono il “prodotto” (qui entra in gioco AgID e la struttura di Piacentini per infrastrutture e standard). Alfine il prodotto è reso disponibile alle strutture pubbliche attraverso i processi di procurement governati dalle centrali di acquisto e ANAC.

La nota finale va alla considerazione che ogni nuovo processo, flusso o procedura che rende disponibili o consente di raccogliere dati dovrebbe rispettare il principio dell’efficacia e della sostenibilità quindi del valore prodotto. La ricerca tecnologica ci ha già portati sulla frontiera, nuovi dati possono essere disponibili: machine learning, realtà aumentata, teleassistenza, riabilitazione motoria e cognitiva, serious games. Siamo in grado di misurare il valore prodotto?