Le persone che hanno partecipato

Eugenio Gallozzi

Eugenio Gallozzi

Eugenio Gallozzi, consigliere dei ruoli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie dal 6 novembre 2018 e, dalla medesima data, ricopre l’incarico di Segretario della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata. Nel medesimo Dipartimento, dal 2014, è stato Direttore generale dell’Ufficio per l’esame di legittimità costituzionale della legislazione regionale e delle Province autonome.

Laureato in Giurisprudenza, possiede una consolidata esperienza in materia di pubblico impiego e attività di negoziazione e contrattazione pubblica. Dopo un primo periodo di lavoro presso la l’Intendenza di finanza di Roma- demanio, è entrato, nel 1991 al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali, presso l’Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni e presso l’Ufficio Relazioni sindacali, di cui è diventato Direttore generale nel 2006. Nel 2010, per un anno, è stato anche Direttore generale ad interim dell’Ufficio affari generali e del personale. Dal 2012 al 2013 ha svolto, inoltre, l’incarico di Vice Capo Dipartimento.

Autore di numerosi articoli e membro di numerose commissioni e organismi, anche a livello europeo, è stato rappresentante per l’Italia in ambito EUPAN, e ha partecipato, in qualità di relatore, a numerosi convegni e seminari e svolto incarichi di docenza in materia di tecniche di contrattazione collettiva e di lavoro pubblico.

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Ha partecipato a:

L'impatto della riforma sulla contrattazione

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

 Riguardo alla contrattazione collettiva, nazionale ed integrativa, il decreto legislativo 150/2009 dà vita a un processo di convergenza non solo normativo, ma anche sostanziale, con il settore privato.

Le norme rispondono alla necessità di costituire il dirigente come rappresentante del datore di lavoro pubblico (identificato in modo ampio nei cittadini-utenti e nei contribuenti), e quindi alla necessità di ribadire i poteri del dirigente in quanto responsabile della gestione delle risorse umane e della qualità e quantità del prodotto delle pubbliche amministrazioni, indicando chiaramente, in risposta allo specifico principio di delega contenuto nella legge n.15 del 4 marzo 2009, quali materie rientrano nell’ambito della contrattazione e quali no.
 A tale finalità, del resto, risponde il principio della inderogabilità della legge da parte della contrattazione, a meno di specifica indicazione della legge stessa, posto dal legislatore in apertura della legge n. 15/2009 a tutela della normativa e dell’autonomia e responsabilità dirigenziale nei confronti dell’invadenza di una contrattazione eccedente i limiti della legge nella pratica degli anni recenti.
Le nuove disposizioni creano un legame forte tra contrattazione decentrata, valutazione e premialità: in particolare, viene rafforzato, in coerenza con il settore privato, il condizionamento della contrattazione decentrata, e quindi della retribuzione accessoria, all’effettivo conseguimento di risultati programmati e di risparmi di gestione.

Il convegno, cui parteciperanno anche le Organizzazioni sindacali, propone un confronto aperto sul tema.

L’evento si svolge in memoria di Ubaldo Poti, primo Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, grande e rimpianto esperto delle politiche del lavoro pubblico.

La trasparenza totale dei dati pubblici: Le azioni intraprese e le iniziative in corso ispirate ai principi dell’ “open data government”.

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

 L’operazione trasparenza viaggia su due binari. Da un lato la pubblicazione dei dati sui siti istituzionali per favorire l’accesso alle informazioni da parte del cittadino, dall’altro il flusso informativo amministrazioni-Dipartimento Funzione Pubblica finalizzato a supportare il vertice amministrativo nell’ attività decisionale e a rendere pienamente fruibili i contenuti, coniugando la trasparenza totale con il rispetto della normativa sulla privacy.

Il convegno è  l’occasione per illustrare le iniziative intraprese dal Dipartimento per abilitare la trasparenza e per presentare il progetto PERLA PA, sistema integrato per la gestione degli adempimenti di responsabilità del Dipartimento. Uno strumento essenziale per la governance dei dati, delle informazioni e della conoscenza, con il quale,  il cittadino può partecipare attivamente alla definizione delle politiche pubbliche. 

Presentazione del 13° Rapporto annuale sulla formazione nella pubblica amministrazione 2009 - SSPA

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 12:00

Il Rapporto annuale sulla formazione nella Pubblica Amministrazione, realizzato on line, è il risultato di una intensa attività di rete e di compartecipazione con le pubbliche amministrazioni.

Rappresenta uno strumento importante di cui la ScuolaSuperioredella Pubblica Amministrazione si serve per porsi al “centro” della formazione pubblica.

La banca dati creata con la fattiva collaborazione delle amministrazioni che partecipano al Rapporto annuale, è utile strumento per estrarre e misurare i comportamenti organizzativi e per alimentare riflessioni, progetti e strategie su basi fattuali e documentate.

In più i dati e le informazioni che riguardano la formazione pubblica raccolti negli anni, costituiscono utile strumento di riflessione e possono contribuire ad orientare le scelte ed a migliorare il sistema formativo.

La Scuola, inoltre, si è già attivata per applicare i principi della recente riforma della pubblica amministrazione ed il Rapporto sulla formazione ha previsto uno specifico approfondimento statistico sulle risultanze degli interventi formativi delle PA centrali sui temi della riforma.

Il Rapporto evidenzia altresì che la percentuale dei corsi valutati cresce del 10% rispetto a quella del 2008, arrivando all’80%; cresce la partecipazione di funzionari e dirigenti ai corsi di formazione, a testimonianza dell’importanza del ruolo della formazione: i funzionari passano dal 44% a 55%, mentre i dirigenti  da 5,7% a 7,2%, nonostante la partecipazione totale nelle Amministrazioni centrali si sia fermata, nel 2009, a239.724 unità (ossia il 13, 19% in meno rispetto all’anno precedente). A ciò si aggiunge il calo del 27% della spesa per la formazione rispetto allo scorso anno, che arriva quindi a 141.174.030 Euro e vale lo 0,65% della massa salariale, mentre nel 2008 era lo 0,77%.

Il lavoro prodotto rafforza la convinzione che la formazione pubblica costituisca lo strumento più importante per sostenere e per contribuire a migliorare i servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni ai cittadini, con uno sguardo attento al mercato, sia interno che internazionale.

La contrattazione integrativa

Fiera di Roma | Roma, 11 Maggio, 2011 | 15:00

Il convegno ha ad oggetto una delle principali linee di riforma su cui si è esercitato il legislatore del 2009: la contrattazione integrativa. Prendendo atto delle deviazioni del modello nella previgente esperienza - soprattutto sotto il versante dell'erogazione, prevalentemente indifferenziata, delle risorse destinate alla retribuzione accessoria - la contrattazione integrativa è  stata sottoposta dal d.lgs. n. 150 del 2009 ad un più rigido complesso di vincoli e controlli ed è stata espressamente finalizzata, ex lege, a merito, risultati, impegno, produttività individuale e collettiva. Con la piena operatività dell'art. 65, comma 1, del d.lgs. n. 150 del 2009, il complesso normativo in materia è ora concretamente entrato a regime.

In questo convegno si affronteranno le principali problematiche applicative della contrattazione integrativa, alla luce degli adempimenti imposti dalle norme di legge, delle circolari emanate in tema dal Dipartimento della funzione pubblica (nn. 7/2010; 1/2011; 7/2011), nonché dell'intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali il 4 febbraio 2011.
L’apertura dei lavori sarà dedicata alla presentazione della Relazione 2011 della Corte dei conti sul costo del lavoro pubblico, che analizza i risultati di insieme conseguiti, oltre che in materia di contenimento della spesa, anche di programmazione del fabbisogno, di correlazione tra trattamenti accessori e recupero di produttività, di regolazione del ricorso a rapporti di lavoro flessibile, di mobilità dei dipendenti. In particolare, la Relazione effettua una analisi critica sull’andamento dell’ultima tornata contrattuale e rappresenta una significativa occasione per un complessivo approfondimento sugli esiti e sulle criticità degli strumenti contrattuali e sulle prospettive di attuazione del nuovo quadro normativo.

Lo stato dell’arte della contrattazione integrativa nel pubblico impiego

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

 La contrattazione integrativa costituisce la sede elettiva in cui si misurano le politiche aziendali pubbliche, sia dal punto di vista della produttività, che della verifica ed implementazione degli istituiti del rapporto di lavoro. Dopo il blocco della contrattazione nazionale,  determinato dalle leggi nn. 122 del 2010 e  111 del 2011, anzi, la sede decentrata rimane l’unica abilitata a dettare regole sul rapporto di lavoro tramite accordi collettivi. Anch’essa, peraltro, risulta pesantemente condizionata dai vincoli e dai limiti posti dalle recenti normative di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica ed è regolata in modo innovativo dal d.lgs. n. 150 del 2009. L’occasione annuale del convegno sulla contrattazione integrativa permette, quindi, di esaminare lo stato di attuazione delle nuove regole e l’insieme delle problematicità in essere, anche alla luce delle possibili nuove ipotesi di riforma.

Anche nell’edizione di quest’anno, in apertura sarà presentata la Relazione 2012 della Corte dei conti sul costo del lavoro pubblico

PA e sviluppo del Capitale umano (in memoria di Ubaldo Poti)

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 09:30

Nel corso dei lavori verrà presentato il 6° rapporto sulla " PA. vista da chi la dirige", promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzato da Promo PA.

TAVOLA ROTONDA: Politiche del Personale e Relazioni Sindacali nel quadro della Spending Review

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

In tempi di spending review, con la riduzione del personale in servizio, la contrazione delle dotazioni organiche, ed il blocco sostanziale delle procedure di reclutamento, anche il sistema delle relazioni sindacali, già costretto dal decreto 150/2009 nella forbice tra legge e autonoma responsabilità dei dirigenti, ha subito profonde modificazioni. Oggi, il contenimento della spesa e l’efficientamento della macchina pubblica obbligano le Amministrazioni a ripensare la programmazione dei fabbisogni di personale, il potere di organizzazione. Con quale autonomia? E con quali effetti sulle politiche del personale?

Rapporti tra Stato, Regioni e province Autonome: l’esame della legislazione regionale dalla verifica alla proposta

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 16:30

Dalla riforma costituzionale del 2001 ad oggi, nell’esame della legislazione regionale ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, in mancanza di procedimenti  codificati sono state individuate e sperimentate  procedure  “non scritte” - per questo più duttili - che hanno cercato di tenere insieme le esigenze di trasparenza, certezza e leale collaborazione nei rapporti tra lo Stato e le Regioni. L’attività istruttoria dell’Ufficio II del Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport consente l’elaborazione della proposta al Consiglio dei Ministri di impugnare o non impugnare le leggi regionali dinanzi alla Corte costituzionale. Questo processo ha evidenziato la necessità sempre più rilevante di individuare  un momento  di confronto con le Regioni, che consentisse un’attività di mediazione  interistituzionale.  Da una parte, infatti, è possibile coadiuvare le Regioni a meglio calibrare l’intervento normativo nel rispetto dell’assetto di competenze affermato dalla Costituzione, e dall’altra, determinare un impulso deflattivo del contenzioso costituzionale.  Sono state quindi definite delle “ best practice”  che , hanno  contribuito a conseguire risultati, dimostrandosi  efficienti ed  efficaci. Il seminario presenta casi pratici su temi e materie di maggior interesse ed impatto per le tre fasi del processo di esame delle leggi: verifica, mediazione, proposta.