Le persone che hanno partecipato

Valentina Carollo

Valentina Carollo

Avvocato in Rovereto (TN). Laureata con lode al Master di II livello in diritto dell'informatica e teoria e tecnica della normazione – Università La Sapienza di Roma - Ricopre attualmente le cariche di Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Rovereto, Componente della Commissione Informatica dell'Unione Triveneta degli Ordini degli Avvocati, Presidente del Centro Studi Processo Telematico - CSPT.

Ha partecipato a tavoli ministeriali sulla riforma del processo telematico e le sue competenze sono spesso sfruttate in relazione alle riforme normative che interessano l'innovazione. Autrice di numerosi articoli in materia di processo telematico, giustizia elettronica anche internazionale e innovazione PA nonché di alcuni volumi sul Processo Telematico. Svolge, per conto di diverse imprese, corsi di formazione sia rivolti al mondo forense che alla Pubblica Amministrazione (da ultimo, corsi di formazione su GDPR, CAD, Big Data e Social Network nella PA, sulla dematerializzazione, sui contratti di sviluppo software).

Si occupa prevalentemente di diritto dell’informatica, consulenza aziendale, contrattualistica, diritto civile e assicurativo, diritto industriale e diritto d’autore. Assiste le Pubbliche Amministrazioni e le imprese che desiderano dematerializzare i loro processi e contratti ovvero regolamentare efficacemente la loro attività informatica e on line anche in merito alle problematiche relative alla privacy e ai controlli informatici sui lavoratori.

Appassionata di blockchain e Internet of Things e in genere per tutte le possibili applicazioni che offrono gli strumenti informatici. Fondatrice di IusLaw Web Radio, la prima radio per gli avvocati. www.studiocarollo.com

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Ha partecipato a:

I processi telematici civile e amministrativo: organizzazione e tecnologie

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 11:45

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Dalle famigerate "copie di cortesia" all'opposizione di alcuni giudici la carta sembra non poter sparire dal Processo Civile così come previsto dalla legge.

E’ necessario accompagnare un coraggioso switchoff al digitale con tecnologie abilitanti ed amichevoli che rassicurino e garantiscano tutti i soggetti coinvolti: cittadini, avvocati, giudici, cancellieri.

Inoltre, nel complesso universo della cosiddetta "Giustizia digitale", assume sempre maggiore rilevanza il nuovo Processo Amministrativo telematico, entrato in vigore con Decreto pubblicato recentemente in G.U. e che contiene il Regolamento recante le regole tecnico-operative per l'attuazione del processo stesso.

PEC e domicilio digitale

Roma, 23 Maggio, 2018 | 11:45

L’elezione di un domicilio digitale per ogni impresa, professionista o cittadino è considerato un presupposto irrinunciabile per la trasformazione digitale del Paese. Proprio per questo, il domicilio digitale è stato uno dei principali protagonisti del recente intervento di aggiornamento del CAD. Il Decreto correttivo di gennaio 2018 ha infatti stabilito, tra le altre cose, il venir meno del collegamento tra domicilio e ANPR, da più parti considerato come il principale ostacolo all’avvio di questo importante strumento.

Senza attendere il completamento dell’ANPR, le nuove regole del CAD prevedono che ogni cittadino avrà il diritto di eleggere, a partire dalla primavera 2018, un domicilio digitale presso un qualsiasi indirizzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato, garantendosi così anche il diritto di ricevere - solo presso tale indirizzo - ogni notifica o comunicazione avente valore legale dalla Pubblica Amministrazione.

Sono sicuramente molte le cose ancora da fare, dalla costituzione del registro dei domicili digitali dei cittadini alla previsione delle modalità alternative per coloro che non sono in grado di accedere direttamente a un domicilio. Nel frattempo, è fondamentale che le amministrazioni comprendano appieno la portata di questo cambiamento che, oltre a favorire l’abbattimento dei costi delle comunicazioni verso gli utenti, con risparmi di milioni di euro l’anno, contribuirà notevolmente a semplificare l’interlocuzione tra PA e cittadini, che potranno ricevere le comunicazioni che lo riguardano sui propri PC, smartphone e tablet, con effetti positivi anche in termini di effettivo utilizzo dei servizi online della PA.