Le persone che hanno partecipato

Bruno Bartoloni

Bruno Bartoloni

Sono nato a Viterbo nel 1964 e subito dopo la maturità scientifica ho frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza. Sono laureato in Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze della Sicurezza economico-finanziaria. Ho conseguito un master in “Ingegneria per le pubbliche amministrazioni” (Università di Tor Vergata) ed uno in “Diritto tributario dell’impresa” (università Bocconi). Sono revisore contabile e abilitato alla professione forense. Ho svolto vari incarichi di comando territoriale nonché, presso il Comando Generale, ho ricoperto l’incarico di capo Sezione criminalità economica e riciclaggio del Reparto Operazioni e di Capo Ufficio Pianificazione, Programmazione e Controllo. Attualmente comando il Nucleo Speciale che si occupa della tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria e sono presidente del Consiglio di rappresentanza del personale (COCER) . Ho avuto modo di sviluppare esperienze a livello internazionale presso il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI/FATF), task force istituita alla fine degli anni ’80 dal G7 per contrastare il riciclaggio di denaro. Sempre nel settore del contrasto al riciclaggio ho svolto attività per il Consiglio d’Europa. Ho fatto altresì parte di numerosi gruppi di lavoro interministeriali che si sono occupati del recepimento nell’ordinamento italiano degli standard internazionali antiriciclaggio e sono stato consulente della Commissione parlamentare antimafia. Sono docente presso la Scuola di Polizia Tributaria e l’Accademia del Corpo. Altresì, collaboro con il NETCAP (network conti e controlli nelle Amministrazioni Pubbliche) di SDA Bocconi e svolgo attività di insegnamento in vari master. Curo la rubrica relativa alla spesa pubblica della Rivista della Guardia di Finanza.

 

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Ha partecipato a:

"Analisi predittive e controlli collaborativi" come strumenti di modernizzazione dell’azione amministrativa

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 16:00

Al centro dell’azione di INAIL, ormai da anni vi è una problematica antica, ma sempre nuova: quella della prevenzione del rischio di illegalità nella pubblica amministrazione e di nuove modalità e strumenti per la realizzazione di una macchina amministrativa sempre più efficiente e tesa al miglioramento del livello dei servizi erogati al cittadino.

A partire dal 2014 l’Istituto si è dotato di un sistema dei controlli interni assistito da funzioni informatiche altamente specialistiche che ha permesso, gradualmente, di passare da una dimensione di contrasto meramente repressiva ad una strategia di tipo predittivo, da realizzare secondo modalità “collaborative” e quindi capaci di responsabilizzare, aggregare e rendere partecipi del problema anche i controllati (o parte di essi).

Evoluzione naturale è stata la definizione di una specifica funzione informatica, di supporto alle attività di controllo interno, capace di ricavare dalle informazioni contenute negli archivi di INAIL alcuni indici utili ad individuare punti di anomalia delle procedure che potrebbero essere indicativi di criticità operative (Arco Data Analysis).

L’alimentazione del sistema ARCO con le risultanze derivanti, anche, dalla Data Analysis ha consentito la riconduzione ad unità di tutte le informazioni derivanti dal sistema dei controlli interni e le informazioni di contesto esterno, con la creazione di un’area di condivisione i cui output permetteranno di individuare il posizionamento dell’Istituto rispetto ad un assetto ritenuto possibile standard di riferimento interno (Arco Context Analysis).