Le persone che hanno partecipato

Miriam Cipriani

Miriam Cipriani

Laureata in Economia presso “La Sapienza” - Università degli studi di Roma”; Specialista con lode in Statistica sanitaria ad indirizzo di programmazione socio-sanitaria; ha conseguito il Diploma di perfezionamento universitario in “Organizzazione e gestione delle Aziende sanitarie” presso l'Università Cattolica sacro Cuore di Roma. Nel 1990 ha iniziato la sua carriera al servizio della PA presso la Regione Lazio.

Nel 2007 è Direttore della Direzione regionale Servizi sociali. Nel 2010 è Direttore presso l’assessorato alla sanità - Direzione regionale Assetto Istituzionale, Prevenzione e Assistenza territoriale. Dal 2013 è Direttore della Direzione regionale Cultura, Politiche giovanili e Lazio Creativo.

E’ stato relatore e docente in materia di innovazione negli approvvigionamenti della PA nel settore sanitario, di management e innovazione tecnologica nella gestione dei Beni culturali.

Attualmente si occupa di valorizzazione del patrimonio culturale e promozione del territorio regionale tramite lo spettacolo dal vivo, la promozione e la produzione audiovisiva, l’arte contemporanea, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio edilizio, inclusi teatri, musei, biblioteche, archivi storici, istituti culturali.  Sostiene la promozione delle identità locali, dei piccoli comuni, la valorizzazione delle tradizioni, la rete regionale dei parchi, ville e giardini storici, come elementi di competitività del territorio anche in rapporto allo sviluppo del turismo culturale.

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Ha partecipato a:

Le startup per innovare la PA

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 09:30

Internet of Things, sanità elettronica, cloud computing, promozione del settore turistico, SPID: sono solo alcune degli ambiti in cui la PA di oggi si trova ad affrontare importanti sfide tecnologie e di innovazione e per le quali necessita sempre di più della collaborazione e della creatività di realtà vivaci e competenti in grado di proporre soluzioni innovative per una gestione della cosa pubblica efficace, efficiente e di qualità.

È proprio dalla convinzione che il passaggio al digitale – a cui la PA non può sottrarsi – sia realmente possibile grazie alla spinta all’innovazione proposta dalle imprese, e prima di tutto dalle giovani startup, che nasce la “FORUM PA Call4ideas 2016: Le startup per innovare la PA”. L’iniziativa giunta quest’anno alla seconda edizione, organizzata da FPA con la collaborazione di Startupbusiness, PoliHub e Camera di Commercio Roma, è finalizzata a individuare e supportare i progetti imprenditoriali più interessanti e innovativi che propongono tecnologie e soluzioni per la Pubblica Amministrazione italiana.

A partire da queste premesse, l’evento “Le startup per innovare la PA” collegato alla call ha l’obiettivo di approfondire il rapporto tra mondo delle startup e Pubblica Amministrazione, di mettere a confronto esigenze e idee di due mondi che appaiono ancora distanti per favorire la nascita di nuove opportunità per lo sviluppo dei territori e per il miglioramento del rapporto della PA con cittadini e imprese.

Nel corso dell'evento i progetti selezionati dalla giuria della call si presenteranno ai potenziali clienti e investitori utilizzando la formula dell'elevator pitch (cinque minuti di tempo per raccontare in maniera rapida ed efficace la propria soluzione innovativa).

Tutte le soluzione candidate sono disponibili sul portale www.forumpachallenge.it

Lazio, futuro in corso. Transizione verde

Roma, 24 Giugno, 2021 | 14:30

Digitalizzazione della sanità e delle gare di appalto, informatizzazione delle procedure e public procurement, smart working, nuove tecnologie per la cultura, reti per rispondere alla domanda sociale, modelli innovativi nell’istruzione: la Regione Lazio ha intrapreso con determinazione la strada verso un’idea contemporanea di Pubblica Amministrazione, orientata alla trasformazione delle proprie attività grazie ai servizi digitalizzati e alla semplificazione. L’obiettivo è quello di garantire, attraverso l’utilizzo delle tecnologie e di nuovi modelli organizzativi, lo sviluppo di un territorio sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, con maggiore efficienza e più diritti, a fronte di un minor spreco di risorse.