Le persone che hanno partecipato

Francesco Cottone

Francesco Cottone

Francesco Cottone è nato a Roma il 16 gennaio del 1971.

Ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’università di Roma “La Sapienza” nel 1994.

Ha conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato nel 1997 ed ha lavorato presso la Pubblica Amministrazione dal 1996 al 1998.

É stato nominato giudice nel 1999 ed ha svolto le funzioni di giudice civile prevalentemente presso il Tribunale di Roma occupandosi di procedure esecutive e di insolvenza.

Dal 2004 si occupa di tecnologie applicate al processo e di organizzazione degli uffici giudiziari facendo parte di numerose commissioni di analisi e sviluppo dei sistemi attualmente in uso presso gli uffici giudiziari.

Dal 2013 al 2015 è stato componente della Struttura Tecnica per l’Organizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura (struttura di supporto all’organismo di autogoverno della magistratura italiana).

Dal 2015 è Coordinatore dell'area civile della Direzione Generale per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia e segue anche i progetti del tavolo E-justice in seno alla Commissione Europea.

 

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Ha partecipato a:

I processi telematici civile e amministrativo: organizzazione e tecnologie

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 11:45

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Dalle famigerate "copie di cortesia" all'opposizione di alcuni giudici la carta sembra non poter sparire dal Processo Civile così come previsto dalla legge.

E’ necessario accompagnare un coraggioso switchoff al digitale con tecnologie abilitanti ed amichevoli che rassicurino e garantiscano tutti i soggetti coinvolti: cittadini, avvocati, giudici, cancellieri.

Inoltre, nel complesso universo della cosiddetta "Giustizia digitale", assume sempre maggiore rilevanza il nuovo Processo Amministrativo telematico, entrato in vigore con Decreto pubblicato recentemente in G.U. e che contiene il Regolamento recante le regole tecnico-operative per l'attuazione del processo stesso.

PON Governance, una PA più forte per contribuire alla ripresa. L’efficienza del sistema giudiziario. Sinergie tra il Pon Governance e il PNRR

Roma, 21 Giugno, 2021 | 15:30

Il tema dell’efficienza della giustizia è oggi quanto mai attuale. Un sistema giudiziario moderno ed efficacie contribuisce a rendere più competitivo il Paese e, pertanto, ha un effetto trainante sugli investimenti e sulla crescita. Da anni il Ministero della giustizia ha posto in essere una serie di attività finalizzare, da un lato, a migliorare il quadro normativo e, dall’altro, a potenziare l’organizzazione.

L’obiettivo è quello di avere processi, che mantenendo la qualità del servizio, siano trattati in tempi ragionevoli,  nonché quello di garantire un servizio omogeno su tutto il territorio nazionale.

Per far questo occorre un Piano straordinario per la giustizia che individui gli elementi riformatori determinati ma allo stesso tempo aggredisca in nodi critici organizzativi che tendono a vanificare gli sforzi di razionalizzazione del sistema e con esso il rischio di infruttuosità delle risorse appostate.

Ripresa delle politiche di rafforzamento degli organici, con oltre 8.000 assunzioni di personale amministrativo effettuate negli ultimi anni, digitalizzazione avanzata del processo, con il completamento del processo civile telematico e l’avvio del processo penale telematico,  nonché attenzione alla riqualificazione degli spazi lavorativi sono alcune delle più importante linee di investimento nel settore organizzativo che il Ministero ha portato avanti da qualche tempo. 

Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Ministero della giustizia ha scelto di proseguire su tali direttrici ma con rafforzamento di investimenti specie sul capitale umano attraverso: il potenziamento dell’Ufficio per il processo, come nuova struttura organizzativa degli uffici giudiziari è il cuore del PNRR per il Ministero della giustizia.

Uno strumento collaborativo che tende a valorizzare le competenze offrendo al giudice la possibilità di concentrarsi sulla decisione ricevendo un ausilio nelle attività di ricerca giurisprudenziale, gestione del ruolo e/o predisposizione dei provvedimenti.

Per consentire che tutto questo abbia effetti permanenti è tuttavia necessario impostare sin d’ora un progetto di medio periodo che consenta non solo di indagare le ragioni che hanno generato le criticità del sistema ma anche di sperimentare modelli previsionali e gestionali innovativi. Un progetto, inoltre, che punti sulla costruzione delle competenze e che, quindi, ponga al centro il sistema universitario offrendo anche a tale sistema la possibilità di crescere e rendersi più rispondente alle esigenze del sistema produttivo.

Per far questo Il PNRR è stato costruito in stretto rapporto con il PON Governance e Capacità istituzionale nell’ambito del quale è previsto un progetto di supporto all’avvio dell’ufficio per il processo e di miglioramento della govenance del sistema dei saperi.