Le persone che hanno partecipato

Michele De Lazzari

Michele De Lazzari

Michele De Lazzari, classe 1970, dal 2007 è in InfoCert, azienda di cui oggi è il Responsabile dell’Unità Operativa “Identità Digitale”.  Tale incarico è giunto a culmine di un percorso pluriennale nella gestione di progetti complessi, in ruoli di sempre maggiore responsabilità: dagli esordi quale Consulente Tecnico Commerciale alla nomina a Capo della Consulenza Tecnica Commerciale, dalla designazione a Responsabile della Consulenza Tecnica all’incarico a Capo delle Soluzioni di Dematerializzazione, fino al ruolo odierno. Nel corso della sua carriera, Michele De Lazzari si è focalizzato sulle tematiche relative ai processi di dematerializzazione e digitalizzazione dei processi aziendali, acquisendo competenze sugli aspetti legali e normativi, fondamentali per il corretto orientamento delle soluzioni nel pieno rispetto della normativa vigente.
 
L'inizio della carriera di De Lazzari è avvenuto sempre nell’ambito delle soluzioni ICT per le imprese, dapprima in XXI.it, poi in Wintec e, infine, in InfoCamere. Laureato in Ingegneria Elettronica presso l'Università di Padova, ha successivamente partecipato a corsi perfezionamento presso alcune scuole di management, tra cui “Professione: MANAGER®” (ideata da The European House –Ambrosetti).
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Ha partecipato a:

Le infrastrutture immateriali per garantire la cittadinanza digitale: SPID; ANPR, Domicilio digitale, nuova usabilità dei servizi

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 15:00

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

L’accoppiata tra il Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID) e il domicilio digitale del cittadino promette una radicale semplificazione nei rapporti tra PA, cittadini e imprese.

Questo risultato sarà però reale e quindi veramente percepito dall’opinione pubblica solo se i servizi basati su SPID forniti dagli Internet Service Provider pubblici e privati saranno diffusi e pervasivi, se essi copriranno anche sfere importanti dei rapporti con le imprese e con altri privati, se, in una parola, sarà conveniente per i cittadini dotarsi di questo nuovo strumento.

A questo punto sarà possibile immaginare un business model che permetta la sostenibilità del sistema