Le persone che hanno partecipato

Roberto Mollica

Roberto Mollica

Laurea in medicina e Chirurgia e specializzazione in Medicina Interna presso l’Università Statale di Milano, nel corso degli studi accademici si è occupato di allergologia e immunologia.
 
Dal 1993 opera nel campo delle dipendenze patologiche come clinico dedicandosi poi dal 1997 ad aspetti organizzativi, epidemiologici e di ricerca nell’ambito del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche della ASL di Milano e come consulente per lo stesso settore presso Regione Lombardia dove ha collaborato allo sviluppo di sistemi informativi gestionali (cartella clinica informatizzata e flussi).
 
Dal 2009 al 2014 ha avuto l’incarico di Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale presso il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri dove ha curato l’editing delle relazioni Annuali al Parlamento, ha collaborato alla stesura di manuali nazionali ed è stato selezionato come esperto nazionale presso l’Osservatorio Europeo di Lisbona per due indicatori chiave.
 
Ha seguito e supervisionato circa 250 progetti nazionali e dal 2011 al 2013 è stato Coordinatore Scientifico della Scuola Nazionale Dipendenze come docente temporaneo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione delle Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
Dal 2014 si occupa in modo particolare dell’implementazione delle nuove tecnologie (e-health, m-health) nel settore delle Dipendenze in ottica Population Health Management.
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Ha partecipato a:

L’accesso ai servizi sanitari: scenari di evoluzione

Palazzo Lombardia | Milano, 10 Novembre, 2016 | 10:30

Con il supporto incondizionato di  GPI e S.IN.CO.S. Applications

 

Come evolvono i servizi e le piattaforme per l’accesso e l’accoglienza dei cittadini/assistiti/pazienti?

Il nuovo modello di cura primaria, l’evoluzione del CUP e dei servizi di Patient Relationship Management, le centrali per l’emergenza e l’emergenza non urgenza, il Pronto Soccorso, i PDTA, l’accesso ai servizi per le dipendenze.

Un sistema disegnato «addosso» al paziente e alle sue esigenze, tenendo conto della sua storia clinica e dei suoi bisogni. Il futuro dell’accesso ai servizi sanitari passa anche attraverso la capacità di «predire» l’insorgere di criticità e riacutizzazioni, partendo dall’analisi dei dati del cittadino/assistito/paziente.