Le persone che hanno partecipato

Fabrizio D'Alessandri

Fabrizio D'Alessandri

Magistrato del T.A.R. Lazio e Giudice tributario presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli, nonché magistrato addetto al Servizio per l'informatica della Giustizia amministrativa.

Prima di divenire magistrato è stato avvocato iscritto all’albo speciale per le pubbliche amministrazioni e ha lavorato in diversi enti pubblici e realtà aziendali private, quali Fiat Ferroviaria, ACI, Enel Produzione, Acea, AceaElectrabel Produzione.

Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in materia di diritto amministrativo. Collabora da anni con le riviste on line “il Quotidiano Giuridico” e “il Quotidiano della P.A.” e con le banche dati “Repertorio di giurisprudenza” e “Orientamenti giurisprudenziali” di Leggi d’Italia della Wolters Kluwer.

Ha pubblicato nel 2015 il volume “Il giudizio di ottemperanza”, nel 2016, come coautore, il volume “Il silenzio inadempimento – Profili sostanziali e processuali”, nel 2017, come coautore, il volume “I titoli abilitativi edilizi” e ha contribuito in diversi volumi di autori vari.

Ha tenuto corsi di giustizia costituzionale e presso la Scuola di specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli studi Federico II di Napoli e lezioni al master di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi LUMSA. Ha partecipato, in qualità di relatore, a numerosi convegni e corsi di formazione.

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Ha partecipato a:

Migliorare la produttività attraverso l’innovazione: strumenti di work efficiency per una Pubblica amministrazione digitale

Roma, 23 Maggio, 2017 | 10:30

In un mondo sempre più connesso e digitale, è fondamentale per la Pubblica Amministrazione centrale e locale utilizzare gli strumenti più innovativi e, al contempo, più immediati anche nella gestione quotidiana di atti e procedimenti amministrativi:

  • Come interpretare velocemente un documento word o pdf con citazioni di norme e giurisprudenza?
  • Come controllare la correttezza dei riferimenti normativi e giurisprudenziali riportati in un documento word o pdf?

Il workshop si propone, tramite dimostrazioni pratiche e testimonianze concrete degli “addetti ai lavori” della PA, di illustrare come, attraverso l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, si possano migliorare sia la qualità del lavoro che i processi produttivi. A tale proposito, sarà effettuata anche una panoramica sullo stato di avanzamento del Processo Amministrativo Telematico (PAT) grazie al quale il sistema giudiziario ha compiuto un notevole passo in direzione della digitalizzazione.

Interverrà Fabrizio D’Alessandri, Magistrato addetto al Servizio per l'informatica  – Consiglio di Stato

Il goal numero 8, approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in ottemperanza all’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile, punta ad incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso attraverso vari target. L’obiettivo del raggiungimento di livelli più elevati di produttività economica attraverso l'aggiornamento tecnologico e l'innovazione è cruciale e sfidante ma al tempo stesso conseguibile.

La informatizzazione del processo tributario, civile e amministrativo– evoluzioni e strategie per un modello condiviso

Roma, 24 Maggio, 2018 | 11:45

La informatizzazione del processo è oramai una realtà per tutti gli operatori della giustizia. Attualmente, l’utilizzo delle modalità telematiche è obbligatorio nel  processo civile e in quello amministrativo, mentre risulta ancora facoltativo nel processo tributario. Inoltre, a fronte di riti processuali distinti, nell’ordinamento esistono altrettante modalità telematiche di  notifica e deposito degli atti processuali. La frammentarietà delle regole tecniche nei processi, i mutamenti costanti del codice dell’amministrazione digitale, la giurisprudenza ondivaga in materia di “questioni digitale”, creano rilevanti criticità. Ciò fa sorgere l’esigenza per gli attori del processo di definire un modello di processo telematico comune a tutte le giurisdizioni. In particolare,  si tratta di individuare  istituti comuni a tutti i processi che consentano una disciplina uniforme delle procedure informatiche. Il riferimento non può che riguardare le notifiche a mezzo posta elettronica certificata, le modalità di deposito telematico degli atti processuali presso le Corti adite, e quindi la scelta tra sistemi di download o di upload, l’utilizzo della firma digitale, ecc. Lo studio di un modello condiviso si dovrebbe, infine, tradurre  nella predisposizione di principi fissati in una legge delega sui processi telematici e conseguente adozione dei decreti attuativi.