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Evidence Based Medicine: il contrasto agli eccessi della medicina difensiva

Palazzo Lombardia | Milano, 11 Novembre, 2016 | 11:45

La medicina difensiva, secondo i più accreditati analisti, genera sovracosti a carico del SSN per almeno 10 miliardi di Euro all’anno: poco meno del 10% della spesa sanitaria complessiva.

Le tecnologie dell’informazione, e in particolar modo i «Clinical Decision Support System» possono diventare un formidabile alleato del medico, il quale può prendere decisioni cliniche con maggiore serenità validandole e potendo quindi dimostrare in sede di eventuale successivo contenzioso di aver agito in maniera conforme alla normativa («Legge Balduzzi»).

L’accountability dell’innovazione in Sanità

Roma, 21 Settembre, 2017 | 11:45

Anche l’innovazione tecnologica di matrice “informatica”, in Sanità, deve seguire logiche e modelli ampiamente consolidati in ambiti come quello relativo ai farmaci e ai dispositivi.
Innovare tanto per farlo o per seguire un trend, non conduce da nessuna parte se non lungo il versante dello spreco di risorse sempre più scarse.
Occorre definire e implementare meccanismi di valutazione ex-ante ed ex-post per tutte le iniziative di digitalizzazione in ambito sanitario, mutuando modelli quali l’Health Technology Assessment.

È anche necessario, ed ormai improcrastinabile, affrontare il tema del procurement innovativo: non è forse più possibile comprare innovazione tecnologica seguendo le regole che governano l’acquisto di beni “ordinari”, in un contesto ad elevatissima natalità di soluzioni e paradigmi rivoluzionari.

Partenariato pubblico-privato, contratti basati sul raggiungimento di performances condivise ex-ante, operazioni di finanza di progetto e affidamento in concessione sono alcune delle “parole d’ordine” più utilizzate in teoria e meno nella prassi quotidiana. Occorre superare la liturgia della parola, passando ai fatti: per farlo, è necessario che tutte le parti in causa (a partire da ANAC e Corte dei Conti) si confrontino con l’obiettivo di giungere in tempi stretti all’emanazione di linee guida capaci di affrancare le stazioni appaltanti dall’ansia del “foglio bianco”, della decisione presa in assenza di punti di riferimento sicuri.