Le persone che hanno partecipato

Anna Trovò

Anna Trovò

Nata a Racconigi il 4 dicembre  1963.

Dal 2015 è Dirigente CISL Confederale responsabile della promozione e gestione della bilateralità nei settori sanitario, previdenziale, sostegno al reddito, formazione continua, mutualità. 

Tra i vari incarichi: 
Vicepresidente Fondo Sanitario Integrativo San.Arti
Consigliera di Amministrazione Fondo Sanitario Integrativo metaSalute  Consigliera di Amministrazione Fondo Formazione Fondartigianato
Consigliera di Amministrazione Ente Bilaterale Nazionale Artigianato 
Consigliera di Amministrazione Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigianato 
Consigliera di Amministrazione MEFOP SpA 
Consigliera di Amministrazione Unipol Gruppo Finanziario SpA
Presidente Fondo Pensione CISL 

E' Coautrice del volume “Bilateralità e lavoro”, edita nell’ ottobre 2015 da Edizioni Lavoro ed autrice di numerosi articoli pubblicati su riviste specializzate in materia contrattuale e sindacale. 

 

 

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Ha partecipato a:

Nuovi modelli e nuovi servizi di welfare aziendale: come creare benessere e salute per i lavoratori e per le comunità

Roma, 21 Settembre, 2017 | 15:00

Le giornate della nostra vita quotidiana sono occupate in maniera importante dal lavoro, inteso come orario in cui svolgiamo la nostra professione e come coda provocata dai pensieri che ci portiamo a casa e dagli strumenti che il progresso ci ha regalato e che hanno dilatato il tempo lavoro (telefono cellulare, posta elettronica, social).

Per fortuna, negli ultimi anni, da parte delle imprese, è cresciuta la sensibilità nei confronti della qualità del lavoro e della vita dei lavoratori. Ciò ha prodotto una maggiore flessibilità e un’offerta di benefici e servizi di vario genere.

Con la legge di stabilità 2016, tale sensibilità è stata recepita dalle Istituzioni e trasformata in sostegni allo sviluppo del welfare aziendale, i cui servizi possono variare da azienda e azienda in base all’analisi delle effettive necessità dei dipendenti: scuola, salute, flessibilità e sostegno alla genitorialità sembrano essere gli interventi più graditi.

Forse si sta colmando il ritardo che l’Italia aveva rispetto ad altri paesi europei, nel riconoscere l’importanza del welfare aziendale e la necessità di fornire questi servizi ai lavoratori.

Si diffondono servizi family-friendly che partono dal conciliare genitorialità e lavoro (soprattutto maternità, visto che per ISTAT il 30% delle donne lascia il lavoro dopo una gravidanza) e arrivano fino a quando i figli crescono: baby sitter e asili nido; flessibilità dell’orario di lavoro, concessione del part time, telelavoro; vacanze studio; testi scolastici.

Ma la prima preoccupazione dei dipendenti è la salute: in particolare l’ambito dei servizi per la prevenzione, la sanità integrativa e il sostegno previdenziale.

Nell’ambito di S@lute2017, approfondiremo le varie misure che si sono diffuse con le politiche di welfare aziendale e ci chiederemo: “per fare ulteriori passi in avanti, quali misure possono entrare nella prossima Legge di stabilità, che inizierà a breve il suo percorso, in termini di agevolazioni fiscali per le componenti delle retribuzioni legate ad incrementi di produttività, le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa e l’erogazione di benefits in senso ampio da parte delle aziende?”

E’ necessario aprirsi a nuovi scenari e prepararsi a attuare modelli innovativi di welfare, evidenziando i molteplici benefici che saranno l’effetto diretto e indiretto all’interno delle nostre comunità di queste forme sussidiarie, spinte dalla crisi dei sistemi di welfare pubblico, divenuti insostenibili per fattori demografici e geopolitici.