Le persone che hanno partecipato

Max Bindi

Max Bindi

Negli ultimi 14 anni ha lavorato con Marcegaglia, FIAT, Mercedes-Benz, Finmeccanica, Saint Gobain, Ferrovie dello Stato, Azimut Yacths, Brioni, Microsoft, Altran, Unisys, Seven Invicta, Re/Max, Pirelli RE, MPS, INA Assitalia, Allianz, Euler Hermes e molte altre.

Nel 1995 è entrato nel modo della crescita personale con Roberto Re e HRD, che ha contribuito a sviluppare per quasi 20 anni. Poi ha capito sulla propria pelle che qualcosa non andava, che quello che pensava di sapere sulla #leadership e sul #potere non gli avrebbe mai permesso di evolvere… ed ha rimesso in discussione tutto ricominciando da Resonate.

“Molte persone continuano a cercare sicurezza o motivazione nella soluzione del leader o del guru di turno, e invece abbiamo bisogno di collective mindfulness o, come ho scelto di chiamarla, di #teamfulness… di un modo di pensare in gruppo che metta il singolo tra parentesi”

Quello che fa con i Team è #facilitazione del cambiamento e della trasformazione: aiuta persone e organizzazioni a ottenere più risultati, più facilmente, in modo più sostenibile. Li aiuta a sviluppare #teamfulness: consapevolezza, leadership del profondo, capacità di accogliere ciò che emerge, osservare, confrontarsi, ragionare, lavorare insieme, disegnare il futuro.

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Ha partecipato a:

Sharitories_Palermo intraprende

Eventi sul territorio, 12 Ottobre, 2017 | 12:00

Strutturato come un gioco-serio, in collaborazione con OUISHARE, il Toolkit per Territori Collaborativi ha l’obiettivo di promuovere le pratiche dell’economia collaborativa all’interno dei sistemi territoriali, coinvolgendo in maniera diretta la stessa pubblica amministrazione al fine di rendere le pratiche collaborative parte integrante delle strategie di sviluppo locale. Il CTT è articolato in tre fasi, a cui corrispondono specifici obiettivi:

• Comprendere, ovvero trasferire conoscenza alle comunità locali su temi e pratiche dell’economia collaborativa e su come queste possano essere di supporto a specifiche iniziative di sviluppo locale;
• Facilitare ovvero co-creare soluzioni in risposta ai bisogni locali, coinvolgendo gli attori chiave di un territorio;
• Costruire ovvero offrire supporto concreto all’implementazione delle politiche collaborative territoriali, disegnando e avviando strategie collaborative territoriali, in risposta alle esigenze specifiche espresse dal territorio.

Nel dettaglio, l’applicazione del CTT secondo il modello sperimentato a FORUM PA 2015 e riadattato in diversi contesti territoriali, prevede l’organizzazione di uno o più workshop, a cui sono invitati a partecipare stakeholder precedentemente individuati: Società Civile e Communities territoriali; Aziende e operatori economici; Amministrazioni locali; Reti di Esperti, Istituti di ricerca, Scuole e Studenti; Innovatori, Startup, Makers e gestori di Spazi collaborativi.

Il lavoro, facilitato dal team, ripercorre 6 tappe avvalendosi di materiale grafico e di metodologie interattive : 1) Immaginare una città o un aspetto della vita urbana in chiave collaborativa e condividere la propria visione;  2) Mettere a fuoco e condividere le principali sfide che la città affronta in relazione a quel determinato aspetto;  3) Diventare “ESPERTI” di economia collaborativa; 4) Applicare le soluzioni collaborative alle sfide individuate; 5)  Co-creare la mappa degli attori territoriali 6) Individuare i primi passi per attuare le soluzioni.

I facilitatori dettano il timing di elaborazione e restituzione in relazione alle diverse fasi del
workshop

1. Emersione di una immagine condivisa degli asset palermitani
2. Individuazione delle principali sfide che la città affronta in relazione all’attrattività economica ed imprenditoriale
3. Studio nei tavoli degli scenari dell’economia collaborativa
4. Emersione nei tavoli di soluzioni collaborative alle sfide individuate e restituzione in plenaria
5. Co-creazione nei tavoli della mappa degli attori territoriali per le soluzioni più promettenti
6. Prima valutazione in plenaria in termini di fattibilità.

Sharitories_Palermo Arabo-Normanna

Eventi sul territorio, 13 Ottobre, 2017 | 12:00

Strutturato come un gioco-serio, in collaborazione con OUISHARE, il Toolkit per Territori Collaborativi ha l’obiettivo di promuovere le pratiche dell’economia collaborativa all’interno dei sistemi territoriali, coinvolgendo in maniera diretta la stessa pubblica amministrazione al fine di rendere le pratiche collaborative parte integrante delle strategie di sviluppo locale. Il CTT è articolato in tre fasi, a cui corrispondono specifici obiettivi:

• Comprendere, ovvero trasferire conoscenza alle comunità locali su temi e pratiche dell’economia collaborativa e su come queste possano essere di supporto a specifiche iniziative di sviluppo locale;
• Facilitare ovvero co-creare soluzioni in risposta ai bisogni locali, coinvolgendo gli attori chiave di un territorio;
• Costruire ovvero offrire supporto concreto all’implementazione delle politiche collaborative territoriali, disegnando e avviando strategie collaborative territoriali, in risposta alle esigenze specifiche espresse dal territorio.

Nel dettaglio, l’applicazione del CTT secondo il modello sperimentato a FORUM PA 2015 e riadattato in diversi contesti territoriali, prevede l’organizzazione di uno o più workshop, a cui sono invitati a partecipare stakeholder precedentemente individuati: Società Civile e Communities territoriali; Aziende e operatori economici; Amministrazioni locali; Reti di Esperti, Istituti di ricerca, Scuole e Studenti; Innovatori, Startup, Makers e gestori di Spazi collaborativi.

Il lavoro, facilitato dal team, ripercorre 6 tappe avvalendosi di materiale grafico e di metodologie interattive : 1) Immaginare una città o un aspetto della vita urbana in chiave collaborativa e condividere la propria visione;  2) Mettere a fuoco e condividere le principali sfide che la città affronta in relazione a quel determinato aspetto;  3) Diventare “ESPERTI” di economia collaborativa; 4) Applicare le soluzioni collaborative alle sfide individuate; 5)  Co-creare la mappa degli attori territoriali 6) Individuare i primi passi per attuare le soluzioni.

I facilitatori dettano il timing di elaborazione e restituzione in relazione alle diverse fasi del
workshop

1. Emersione di una immagine condivisa della Palermo Arabo-Normanna
2. Individuazione delle principali sfide che la città affronta in relazione alla Palermo Arabo-Normanna
3. Studio nei tavoli degli scenari dell’economia collaborativa
4. Emersione nei tavoli di soluzioni collaborative alle sfide individuate e restituzione in plenaria
5. Co-creazione nei tavoli della mappa degli attori territoriali per le soluzioni più promettenti
6. Prima valutazione in plenaria in termini di fattibilità.