Le persone che hanno partecipato

Cecilia Del Re

Cecilia Del Re

Cecilia Del Re è nata a Firenze il 7 Novembre 1982. Avvocato del lavoro, Dottore di ricerca in Diritto comparato presso l'Università di Firenze, si è laureata a Firenze con il massimo dei voti e lode, ma ha intervallato i suoi studi con alcuni semestri all'estero: all'University of Leicester, Inghilterra, con il programma Erasmus; alla Georgetown University, Washington DC, vincendo una borsa di studio bandita dall'Ateneo fiorentino; ed infine alla New York University, NYC, per un periodo di ricerca durante gli anni del dottorato. E', altresì, Giornalistapubblicista. E' stata eletta Consigliere Comunale alle elezioni amministrative del 25 Maggio 2014, ed è stata Presidente della Prima Commissione consiliare "Affari generali, Organizzazione, Bilancio e Tributi" fino al Febbraio del 2017. Nel Febbraio 2017 è stata infatti poi nominata dal Sindaco Assessore allo Sviluppo

Economico e Turismo del Comune di Firenze. A seguito delle elezioni Amministrative del 26 maggio 2019, il Sindaco le ha conferito le deleghe dell’Urbanistica, Ambiente, Agricoltura Urbana, Turismo Ferie e Congressi, Innovazione Tecnologica e Sistemi Informativi, Coordinamento dei Progetti per il Recovery Fund, Smart City e Piano di Gestione Unesco.

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Ha partecipato a:

PA Imprese: alleati per lo sviluppo delle economie territoriali

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

Le amministrazioni pubbliche che vogliono essere al passo con i bisogni di una società complessa e in continuo divenire, devono essere capaci di passare dai remi al timone. Essere così alla regia dello sviluppo locale attraverso un attento “governo con la rete” che le porti a considerare come risorse le forze vitali dei territori, a cominciare dal tessuto imprenditoriale. Questo incontro ha l’obiettivo di presentare casi concreti in cui questa virtuosa alleanza pubblico-privato ha portato a risultati tangibili sulla via dello sviluppo equo e sostenibile delle comunità.

Città e territori: dall’emergenza alla ripresa

Roma, 4 Novembre, 2020 | 14:00

La crisi pandemica e il lockdown hanno prodotto sui nostri contesti urbani e territoriali stress improvvisi e senza precedenti, non solo di natura strettamente sanitaria, con effetti drammatici per i territori più colpiti, ma anche dal punto di vista sociale, economico e funzionale.

Per le amministrazioni locali, “le più esposte dello Stato”, l’emergenza sanitaria si è tradotta sin da subito in un’emergenza organizzativa (mettere in sicurezza il proprio personale consentendo lo svolgimento delle prestazioni da remoto) e amministrativa (garantire l’erogazione dei servizi indifferibili e l’attivazione dei nuovi servizi emergenziali di supporto alla popolazione).

L’attenzione immediata è stata rivolta, in primis, alle fragilità urbane, alle categorie più vulnerabili, colpite dall’aggravamento di pregresse difficoltà di accesso ai beni primari.

Una condizione che, come ha rilevato Aldo Bonomi in occasione del primo convegno sulle città resilienti al FORUM PA di luglio, ha portato tutti gli amministratori “ad abbassare lo sguardo” verso i propri cittadini, incontrando, con sorpresa e conforto, la solidarietà e la mobilitazione straordinaria della “comunità ampia” dei volontari, delle organizzazioni del terzo settore e delle forze di protezione civile.

Durante l’emergenza pandemica il digitale è stato un elemento fondamentale di supporto trasversale a tutti gli ambiti di intervento. I comuni sono intervenuti attivando nuovi servizi digitali, riconvertendone alcuni prima erogati in presenza, accelerando processi di digitalizzazione basati sull’utilizzo dei dati e mettendoli in esercizio. L’“operosità digitale” dei comuni in emergenza, tra l’altro, è documentata dalla capacità di aver erogato in pochi giorni più di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie in difficoltà, una delle azioni istituzionali più efficienti dei 3 mesi di emergenza sanitaria.

Il ricorso massivo al lavoro da remoto sia da parte del settore pubblico che di quello privato ha modificato sensibilmente i tempi, gli spazi, le condizioni d’uso e i flussi di mobilità nelle città. Se, secondo le stime, lo smart working sarà attivato per percentuali sempre più ampie di personale pubblico e privato, modelli urbani consolidati, come quelli basati sulla concentrazione delle funzioni terziarie e sulle polarità territoriali, saranno profondamente alterati, con conseguenze dirompenti in termini di mobilità, flussi di traffico, distribuzione di nuove funzioni, riconversione di attività, economie del mercato immobiliare.

Parti intere di città potrebbero essere “svuotate” di funzioni “storiche”, mentre alla diffusione del lavoro agile nel territorio potrà corrispondere l’emersione di nuovi servizi di prossimità per il soddisfacimento di bisogni non solo essenziali.

L’obiettivo del convegno è quello di “alzare lo sguardo” verso la “ripresa” delle città, provando ad esaminare le conseguenze di lunga durata degli impatti dell’emergenza nel modo di vivere e di concepire la vita urbana: quali sono i mutamenti più profondi e qual è l’“eredità positiva” della crisi da affidare al new normal e consegnare alla governance del futuro?

FORUM PA CITTÀ 2020

Eventi sul territorio, 16 Dicembre, 2020 | 10:00

FORUM PA Città - Presentazione della Ricerca ICity Rank 2020 from FPA on Vimeo.

Il 2020 è stato per le città – come luoghi di concentrazione delle sfide globali e delle opportunità di crescita e di innovazione - un anno “iconico”, mostrando la rilevanza degli enti di prossimità nella gestione della crisi pandemica, ma anche mettendo in luce nuove “fragilità” proprio nelle città più avanzate dal punto di vista economico e della capacità attrattiva.

I comuni hanno mostrato una capacità adattiva e di reazione senza precedenti, erogando, ad esempio, più di 400 milioni di buoni spesa in pochissimi giorni, ma anche attivando rapidamente reti di solidarietà con il coinvolgimento delle forze di protezione civile e del volontariato locale per il sostegno alle categorie più vulnerabili, accelerando importanti processi di digitalizzazione per garantire continuità ai servizi essenziali e non essenziali.

Lo smart working attivato nella prima ondata e poi consolidato con quote sempre più consistenti nella seconda ondata ha avviato processi di ri-disegno delle geografie territoriali, che rendono molto meno nette le dicotomie territoriali di centro e periferia, grandi polarità e aree interne, nord e sud.

Al termine di quest’anno straordinario, FORUM PA Città si candida a divenire il luogo digitale ideale di riflessione sui cambiamenti in atto e sulle sfide e i trend emergenti in grado di caratterizzare il futuro delle città e del modo di vivere e di concepire la vita urbana.

Nell’ambito della manifestazione saranno presentati i risultati della ricerca ICity Rank 2020, in un’edizione completamente rinnovata.

Tenendo conto delle particolari contingenze, piuttosto che il ranking tradizionale, basato sull’analisi di 6 ambiti di policy, la ricerca propone un approfondimento della dimensione della trasformazione digitale, registrando il posizionamento dei capoluoghi attraverso dati e indicatori aggiornati al 2020.

Nell’ambito dell’evento, in collaborazione di Enel X, un digital talk sarà dedicato alla riflessione sulle soluzioni abilitanti per l’implementazione di modelli integrati di presidio territoriale e di strategie e interventi data driven, attraverso le tecnologie di rete.

Riflettere sul futuro delle città significa riflettere sul modello di sviluppo che si intende perseguire, in uno scenario trasformato e già condizionato dall’accelerata dell’altra “sfida pandemica”- che è quella dell’emergenza climatica - per la quale tutti sono chiamati a mobilitarsi e ad agire come player di cambiamento.

Città innovatrici: affrontare insieme il cambiamento. 

On web, 22 Marzo, 2021 | 12:00

 

Se il 2020 è stato per le città un anno “iconico”, mostrando la rilevanza degli enti di prossimità nella gestione della crisi pandemica, ma anche mettendone in luce nuove fragilità e il ruolo di assoluto protagonismo nelle sfide globali e per le opportunità di crescita e di innovazione, il 2021 è e sarà un anno chiave per la digitalizzazione della PA con una roadmap densa di appuntamenti per la semplificazione dei rapporti fra istituzioni e cittadini attraverso l’uso di tecnologie digitali.

Tra le sfide e le opportunità per le PA vi sono gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede 11,5 miliardi di euro per la digitalizzazione e la modernizzazione della PA.

In tale contesto, FPA inaugura ICity Club, l’Osservatorio della trasformazione digitale urbana, una proposta rinnovata per città e capoluoghi impegnati in processi e percorsi di innovazione, un luogo digitale ideale di analisi, di riflessione, di confronto, di apprendimento per sostenere e valorizzare il protagonismo delle istituzioni locali come player nodali del cambiamento. 

Durante l’evento saranno illustrate nel dettaglio tutte le attività e le iniziative previste nel percorso di ICity Club per il 2021. 

 

   

 

 

FORUM PA CITTÀ 2021

Eventi sul territorio, 23 Novembre, 2021 | 10:00

Segui lo streaming dell'evento su diretta.fpa.it

Dopo essere state in prima linea nella risposta all’emergenza pandemica, le città, nel 2021, hanno continuato a rivestire un ruolo chiave nella ripresa delle attività economiche, nella gestione delle “riaperture” contestuale all’avanzamento della campagna vaccinale e, non da ultimo, nell’abilitazione dei cittadini ai servizi digitali e alle piattaforme nazionali (SPID, CIE, PagoPA etc.) anche in virtù delle stringenti scadenze previste dal CAD che si sono succedute durante l’anno. 

Alle soglie del “decennio digitale europeo”, le istituzioni locali rappresentano, dunque, le porte di ingresso per la partecipazione attiva, autonoma e responsabile di cittadini e imprese a nuove forme di prosperità sostenibile e resiliente mentre il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina 6,74 miliardi di euro per “lo sviluppo di una PA capace, competente, semplice e connessa

Nel quadro degli obiettivi che informano le strategie nazionali e comunitarie di sviluppo e di ripartenza e nel solco del dialogo e del confronto che FPA ha realizzato con i protagonisti dell’innovazione urbana (sindaci, assessori comunali e responsabili della transizione digitale) durante il 2021, FORUM PA Città offre uno spazio di riflessione e di confronto sull’azione svolta e sul cambiamento realizzato dalle città italiane.  

Nel corso dell’evento saranno presentati gli esiti della ricerca ICity Rank 2021 che, confermando l’approccio metodologico inaugurato lo scorso anno, restituisce l’avanzamento dei capoluoghi italiani nell’indice di trasformazione digitale e negli indici settoriali che lo compongono (servizi online, app municipali, digital pa, social pa, open data, trasparenza, wi fi, IoT e tecnologie di rete).  

 

 

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 15 Giugno, 2022 | 09:00