Le persone che hanno partecipato

Luca Schilirò

Luca Schilirò

Laureato in Geologia Applicata all’Ingegneria e alla Pianificazione Territoriale nel 2011, Dottore di Ricerca in Scienze della Terra dal 2015, è titolare di Assegni di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “La Sapienza” da Aprile 2015, nonché collaboratore all’attività didattica presso il medesimo dipartimento per il settore scientifico disciplinare GEO/05. Nel 2016 è stato visiting researcher pressi l’NGI (Norges Geotekniske Institutt) di Oslo nell’ambito del progetto Klima 2050 per lo studio di frane innescate da eventi pluviometrici estremi. Le sue attività di ricerca sono infatti finalizzate alla previsione e prevenzione dei rischi geologici, in particolare modo del rischio idrogeologico. Su queste tematiche è autore di 12 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.

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Ha partecipato a:

Le frane, elementi di fragilità delle aree interne montane

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

Circa un terzo del totale delle frane che si verificano nel nostro Paese è costituito da fenomeni a cinematismo rapido (crolli, scorrimenti e valanghe di roccia, colate rapide e scorrimenti di fango e detrito) che, per via delle elevate velocità ed energie in gioco, spesso comportano gravi conseguenze anche in termini di perdita di vite umane. Stante la variabilità dei movimenti franosi in questione, risulta necessario sviluppare un approccio multi-metodologico che, al variare della tipologia di dissesto, sia di supporto alla definizione di misure efficaci volte alla riduzione del rischio connesso. Per quanto concerne le grandi frane in roccia, assume un ruolo fondamentale la corretta previsione dello sviluppo nel tempo dei processi deformativi di versante. Per questo motivo, in questo studio si stanno effettuando analisi di serie temporali di deformazione/spostamento, dedotte da immagini satellitari ottenute tramite tecniche avanzate di interferometria SAR, con l’obiettivo di stimare il tempo di rottura del versante in tre differenti casi di studio: Monte Vettore e Vettoretto (RI), Poggio Baldi (FC) e Mount Lamet presso Moncenisio (TO). Nel caso di movimenti franosi superficiali indotti da pioggia assume invece particolare rilevanza l’attività di ricerca volta alla definizione di scenari d’innesco. Nel presente lavoro i suddetti scenari si stanno valutando tramite analisi di suscettibilità alla scala di bacino effettuate con l’ausilio di modelli numerici fisicamente basati, supportati da prove di laboratorio in canaletta sperimentale su modelli di pendio in condizioni parzialmente sature. Per questa serie di analisi è stata scelta come area di studio quella del bacino idrografico di Monterosso (SP), situato nel Parco nazionale delle Cinque Terre e particolarmente propenso al verificarsi di questi processi di instabilità gravitativa.