Le persone che hanno partecipato

Pierluigi Biondi

Pierluigi Biondi

E' nato all’Aquila il 1° dicembre 1974, è giornalista pubblicista dal 2005 e in passato ha collaborato con testate locali e nazionali. Dal 2013 è dipendente di ruolo del Comune di Ocre (AQ). E' sposato e ha una figlia. Gli anni del liceo sono stati dedicati al volontariato e al movimentismo politico giovanile. Nei primi anni Duemila è stato eletto rappresentante degli studenti nell’Azienda per il diritto agli studi dell’Aquila e nello stesso periodo è entrato nel Consiglio nazionale degli studenti universitari risultando il più votato in assoluto nel collegio Abruzzo, Lazio, Umbria e Toscana e quello con il maggior consenso tra i candidati nelle liste di centrodestra di tutta Italia. Poi è arrivata la prima esperienza da amministratore: dopo cinque anni passati tra i banchi dell’opposizione, nel 2004, all’età di 30 anni, è diventato Sindaco di Villa Sant’Angelo (AQ), comune drammaticamente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009. Nel 2010 è stato riconfermato a larghissima maggioranza guidando Villa Sant'Angelo fino al 2015 e avviandolo verso la sua ricostruzione, materiale e sociale. Il 25 giugno 2017, a soli 43 anni, è stato eletto Sindaco dell'Aquila. È il più giovane tra i primi cittadini del capoguolo abruzzese da quando, con la legge 81/1993, è stata introdotta l'elezione diretta del Sindaco. In particolare, è il quarto Sindaco proclamato con l'elezione diretta, dopo Antonio Centi (1994-1998), Biagio Tempesta (1998-2002 e 2002-2007), Massimo Cialente (2007-2012 e 2012-2017) ed è il diciannovesimo dal dopoguerra.

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Ha partecipato a:

Connettività: le amministrazioni e i territori verso la sfida del 5G

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

Nel suo Action Plan per il 5G la Commissione europea ha invitato gli stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la sperimentazione del 5G. L’Italia ha risposto con cinque città (Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera) e un approccio verticale su tutti gli ambiti legati alla sperimentazione. Infatti attraverso l’invito agli operatori di farsi promotori di consorzi che tenessero insieme mondo della ricerca, operatori TLC e il tessuto imprenditoriale, il Mise ha inteso promuovere non singole sperimentazioni ma veri e propri laboratori urbani in cui coniugare offerta e domanda di connettività con lo sviluppo e la sperimentazione di servizi digitali in linea con le esigenze dei territori.

Con la Legge di Bilancio 2018 il Governo ha inoltre messo a disposizione del mercato non solo le frequenze 700MHz, ma anche 200 MHz di spettro della banda 3.6-3.8 e 1GHz di spettro nella banda 26.5-27.5 GHz. Siamo il primo Paese europeo a farlo. Infine recentemente, con progetti paralleli, anche Roma, Torino e Genova hanno avviato le proprie sperimentazioni.

L’Italia si è quindi avviata e sembra pronta a sfruttare le nuove opportunità di sviluppo offerte da una tecnologia che si pone in forte discontinuità con il passato. I servizi potranno cambiare profondamente, così come le abitudini dei cittadini, la loro mobilità e il modo di vivere la città. Anche la robotica e intelligenza artificiale saranno più vicine, come la realtà aumentata che ci permetterà di interagire in modo nuovo con l’ambiente che ci circonda.