Le persone che hanno partecipato

Roberto Spagnolo

Roberto Spagnolo

Da oltre dieci anni mi occupo di digitalizzazione dei processi della PA e di e-Procurement, prima per la Centrale Regionale Acquisti di Regione Lombardia (ora ARCA SpA) e poi per aziende private. In questo periodo ho fornito consulenza nella gestione delle procedure telematiche di acquisto a centinaia di Pubbliche Amministrazioni. Da ottobre 2017 sono Responsabile della B.U. PRO-Q di Venicecom.

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Ha partecipato a:

Un nuovo procurement pubblico per un'efficace partnership pubblico-privato

Roma, 23 Maggio, 2018 | 09:30

Non è possibile affidare unicamente alle norme il compito di rendere effettivo un nuovo modello di procurement pubblico e non è possibile indicare nelle norme – certamente spesso imperfette e altrettanto imperfettamente applicate – il solo responsabile del mancato raggiungimento di quel modello.

In una fase storica di profonda crisi della finanza pubblica, a cui non corrisponde un uguale declino della domanda, tutt'altro, il Codice degli Appalti moltiplica gli strumenti di possibile collaborazione pubblico privato e incentiva la condivisione delle best-practices al fine di diffondere una nuova cultura del public procurement. I partenariati pubblico-privato si arricchiscono di contenuti e di possibili configurazioni: le consultazioni preliminari di mercato, le nuove procedure “interattive” di dialogo competitivo e partenariato per l’innovazione testimoniano la grande varietà di strumenti che sono previsti dalla normativa vigente. Quello che occorre ora è la sperimentazione.

Sarà difficile cogliere queste opportunità senza una profonda rivoluzione culturale e il superamento della resistenza al cambiamento. La mancanza di una cultura della partnership, non soltanto tra Amministrazione Pubblica e Operatori economici, ma anche rispetto agli operatori finanziari e ai soggetti (costruttori, fornitori, assicuratori, gestori dei servizi) coinvolti nell’operazione, e la scarsa attenzione agli strumenti contrattuali utilizzati nelle iniziative di PPP sono stati fino ad oggi tra i maggiori freni verso il Public Private Partnership.

Modelli e soluzioni tecnologiche per la gestione della procedura d’acquisto

Roma, 14 Maggio, 2019 | 11:45

Negli ultimi mesi il procurement pubblico è stato interessato da importanti scadenze che hanno segnato il passo verso la completa digitalizzazione dei processi di acquisto e nuove modalità di acquisizione di soluzioni tecnologiche.

Da ottobre 2018, come previsto dal Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016, art. 40 comma 2), tutte le comunicazioni e gli scambi di informazioni inerenti le procedure di affidamento di appalti pubblici devono svolgersi interamente in formato elettronico. Tutto il processo di acquisto è interessato da questa trasformazione, sia la fase pre che post-award. 

Le piattaforme di e-procurement oggi disponibili devono, quindi, dare la possibilità alle amministrazioni di raccogliere tutte le informazioni utili al raggiungimento dei propri obiettivi negoziali, di effettuare una valutazione dei costi e dei fattori di rischio, in una struttura flessibile e certificata secondo standard definiti e integrati tra loro.

Questo appuntamento è un’occasione di confronto e condivisione di esperienze e modelli compliance alle normative, mostrando come tecnologie semplici di rapida implementazione possono aiutare le stazioni appaltanti ad attuare la gestione in digitale del procurement.

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