Le persone che hanno partecipato

Paolo Cascione

Paolo Cascione

Si è laureato nel 2004 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano, discutendo la tesi dal titolo “I crimini dei colletti bianchi e le attività lesive della par-condicio creditorum”. Nel Maggio del 2005, all’età di 25 anni, si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri ed ha frequentato la Scuola Ufficiali di Roma. Al termine del corso ha conseguito la promozione a Tenente del Ruolo Tecnico, nella specialità di Amministrazione.

Nell’ottobre 2005 ha assunto l’incarico di Capo Gestione Patrimoniale e, successivamente, di Capo Gestione Finanziaria presso il Servizio Amministrativo del “Comando Regione Carabinieri Basilicata” in Potenza. Nel 2009, dopo aver frequentato un secondo periodo di formazione presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri in Roma, ha conseguito la nomina a Capitano, per essere destinato a Vicenza, presso il Centro di Eccellenza per le Unità di Polizia di Stabilità, con l’incarico di Capo Gestione Finanziaria. Fra i sui compiti principali la preparazione e dell’esecuzione del bilancio, l’attività contrattuale nonché di controllo finanziario interno. Dal 2010 al 2016, ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Bilancio e Finanza presso il Quartier Generale Permanente della Forza di Gendarmeria Europea in Vicenza, una organizzazione multinazionale nata per partecipare alla stabilizzazione di aree esterne all’Unione Europea, colpite da crisi o da conflitti. Sotto la sua responsabilità la direzione, la supervisione, l’esecuzione ed il controllo di tutti gli aspetti finanziari e di bilancio correlati alle attività sviluppate dall’Ente.

Dal luglio 2016, svolge la funzione di “Financial Controller” e Capo Sezione Bilancio e Finanza del Centro di Eccellenza NATO per la Polizia di Stabilità, occupandosi di tutti gli aspetti finanziari e di bilancio relativi alla gestione di un Centro di Eccellenza NATO con struttura ed organigramma multinazionale. Durante la sua carriera militare ha altresì frequentato diversi corsi formativi, tra i quali lo “UN Contingent Own Equipment Course” presso il Centro Internazionale della Difesa norvegese; il “Mission Administration and Field Support Course” presso il Collegio militare della Difesa Tedesca; il “Core Course for Peace Operations” organizzato presso il Centro di Addestramento delle Nazioni Unite delle Forze Armate Tedesche.

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Ha partecipato a:

Un nuovo procurement pubblico per un'efficace partnership pubblico-privato

Roma, 23 Maggio, 2018 | 09:30

Non è possibile affidare unicamente alle norme il compito di rendere effettivo un nuovo modello di procurement pubblico e non è possibile indicare nelle norme – certamente spesso imperfette e altrettanto imperfettamente applicate – il solo responsabile del mancato raggiungimento di quel modello.

In una fase storica di profonda crisi della finanza pubblica, a cui non corrisponde un uguale declino della domanda, tutt'altro, il Codice degli Appalti moltiplica gli strumenti di possibile collaborazione pubblico privato e incentiva la condivisione delle best-practices al fine di diffondere una nuova cultura del public procurement. I partenariati pubblico-privato si arricchiscono di contenuti e di possibili configurazioni: le consultazioni preliminari di mercato, le nuove procedure “interattive” di dialogo competitivo e partenariato per l’innovazione testimoniano la grande varietà di strumenti che sono previsti dalla normativa vigente. Quello che occorre ora è la sperimentazione.

Sarà difficile cogliere queste opportunità senza una profonda rivoluzione culturale e il superamento della resistenza al cambiamento. La mancanza di una cultura della partnership, non soltanto tra Amministrazione Pubblica e Operatori economici, ma anche rispetto agli operatori finanziari e ai soggetti (costruttori, fornitori, assicuratori, gestori dei servizi) coinvolti nell’operazione, e la scarsa attenzione agli strumenti contrattuali utilizzati nelle iniziative di PPP sono stati fino ad oggi tra i maggiori freni verso il Public Private Partnership.