Le persone che hanno partecipato

Stefano Antonetti

Stefano Antonetti

Stefano é un Ingegnere Spaziale formatosi in Italia, presso l'Universitá "La Sapienza" di Roma, e nei Paesi Bassi, presso la Delft University of Technology. Dopo un breve periodo in Irlanda e negli UK, Stefano ha lavorato per piú di 6 anni in 4SPACE a Parigi, lavorando come System Engineer per studi di fattibilitá per l'Agenzia Spaziale Europea, e conducendo il primo studio di Sostenibilitá delle Attivitá Spaziali a livello Europeo. Nel 2014 Stefano si é invece unito al team di D-Orbit. Al tempo D-Orbit era una piccola start-up innovativa che contava molto meno di 10 persone. Ora D-Orbit ha tra le sue fila circa 40 collaboratori, ed é un affermato leader nel mercato della mitigatione e rimedio degli Space Debris e del trasporto spaziale. In D-Orbit Stefano é responsabile delle vendite e del marketing nel mercato istituzionale.

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Ha partecipato a:

Lo spazio sostenibile: dai detriti spaziali ai satelliti intelligenti

Roma, 24 Maggio, 2018 | 11:45

Come possono i satelliti contribuire al perseguimento di uno sviluppo sostenibile? È questo il tema del convegno organizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, che spiegherà come una governance dello spazio efficiente sia fondamentale per il raggiungimento  dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
 
Da Sputnik 1, il primo satellite artificiale spedito in orbita intorno alla Terra, nel corso degli ultimi 60 anni i satelliti si sono sempre più evoluti. È grazie ai satelliti, infatti, che ad oggi si riesce ad avere una visione chiara ed in tempo reale di ogni area del globo, anche quelle più remote e difficilmente raggiungibili altrimenti. Per tale ragione, l’evoluzione digitale dei satelliti ha consentito nel tempo una migliore gestione dei rischi e delle calamità, così come tanti sono stati i miglioramenti nelle pianificazioni delle attività agricole, ambientali ed urbane. Per le molteplici aree interessate, un ambiente spazio intelligente sembra essere un driver fondamentale per il raggiungimento dei 17 SDGs, viste anche le funzioni di controllo dell’atmosfera, dell’inquinamento e del riscaldamento globale.
 
Se da un lato può essere forte il contributo dei satelliti alle iniziative tese al perseguimento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e quindi allo sviluppo sostenibile, dall’altro sono i satelliti stessi ad evolversi continuamente, facendo lo spazio sempre più accessibile.