Le persone che hanno partecipato

Giuseppe Provenzano

Giuseppe Provenzano

Giuseppe Provenzano è nato a Milena (CL) il 23 luglio 1982, dal 6 settembre 2019 è Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Laureato e dottorato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa nel 2008, nel 2010 entra in SVIMEZ come ricercatore, nel 2018 viene nominato vice direttore.

Il suo lavoro di ricerca si è concentrato sul Mezzogiorno e sulle  politiche di coesione.

Ha scritto, tra gli altri, su Le Ragioni del Socialismo, l'Unità, Il Riformista (durante la direzione di Emanuele Macaluso) e HuffPost. È membro del Comitato di redazione della Rivista economica del Mezzogiorno.
È stato capo della segreteria dell’Assessore per l’Economia della Regione Siciliana Luca Bianchi nella giunta Crocetta (dicembre 2012- marzo 2014) e consulente del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (giugno 2013- febbraio 2014).

Membro della direzione nazionale del Partito democratico, a giugno 2019 viene nominato dal segretario Nicola Zingaretti responsabile delle politiche del lavoro della Segreteria del Partito Democratico.

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Ha partecipato a:

La proposta della Commissione europea per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027 e le linee generali di riforma per la politica di coesione

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

Lo scorso 2 maggio la Commissione europea ha presentato la proposta per il Quadro Finanziario Pluriennale, che fa seguito al pacchetto di comunicazioni del dicembre 2017 con il quale è stata designata la tabella di marcia per il rafforzamento dell'Unione economica e monetaria.

Il futuro bilancio dell’Unione è presentato quale strumento moderno, concepito per rendere più efficace l’intervento dell’Unione e per affrontare in maniera adeguata le nuove sfide (sicurezza, migrazioni, cambiamenti climatici).

In questo quadro, la Commissione ha riconosciuto il valore aggiunto della politica di coesione, quale principale politica di investimento dell’Unione e strumento di convergenza economica e sociale tra le regioni, ipotizzandone un percorso di rafforzamento e di ammodernamento orientato alla semplificandone e un legame più stretto con il Semestre europeo.

Allo stesso tempo, la politica di coesione, così come la politica agricola comune, subiscono un importante ridimensionamento in termini di risorse finanziarie ad esse destinate, anche in considerazione della riduzione delle entrate dovute alla Brexit.

L’incontro avrà lo scopo di illustrare le riflessioni preliminari sulla proposta della Commissione europea, tenuto conto della posizione già espressa dal Governo italiano sulla politica di coesione post-2020, e di raccogliere le prime sollecitazioni, anche in vista della presentazione del pacchetto legislativo sulla coesione attesa entro la fine di maggio.

Il sostegno dei sistemi regionali del Mezzogiorno all’innovazione sostenibile del paese

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 13 Novembre, 2019 | 09:30

Pur in un contesto di decennale ritardo di sviluppo, il Mezzogiorno, grazie alle risorse della Coesione, rappresenta la grande opportunità per sperimentare un nuovo modello di crescita sostenibile del Paese in termini di innovazione e di competitività. Tale modello deve puntare al superamento dei divari con il profondo coinvolgimento del sistema sociale oltre che economico, delle sue competenze e delle conoscenze, dei suoi fabbisogni e della sua volontà di promuovere e percorrere sentieri di crescita.

In una logica di prossimità e di politiche place-based, le Regioni devono riappropriarsi del ruolo di promotori di sviluppo e crescita produttiva, cogliendo anche le opportunità che arrivano da nuovi provvedimenti, come l’istituzione delle ZES, che passando dalle vie del mediterraneo, possono aprire al mondo il Mezzogiorno e favorire nuovi investimenti, la creazione di nuove imprese, l'incentivazione della ricerca applicata e dello sviluppo innovativo.

Dopo il Covid19 una nuova idea di Mezzogiorno: il Piano Sud 2030 e le opportunità della politica di coesione

Roma, 8 Luglio, 2020 | 11:20

L’allentamento del lockdown e la fine dell’emergenza sanitaria impongono nuove sfide per il Mezzogiorno. La prima è connessa alla necessità di avviare in tempi brevissimi la ripresa economica per imprese e territori, cercando di superare gli indici di crescita negativi comparsi in questi mesi. Il contesto economico-sociale dei prossimi mesi sarà particolarmente complesso per il Mezzogiorno.

Un supporto concreto al superamento della crisi potrà arrivare dalle risorse delle politiche di coesione (fondi europei e fondi nazionali) e dalla cornice offerta dal Piano Sud 2030. Questi due elementi potrebbero delineare un’idea di Mezzogiorno del futuro che, superate le evidenti difficoltà post-Covid19, sia in grado di superare la crisi e costruire una nuova ripresa economica e sociale. Per potenziare l’idea di un Mezzogiorno resiliente e caratterizzato da un progetto di crescita inclusiva e sostenibile, si potrebbe sottolineare anche l’apporto dell’Agenda ONU 2030, soprattutto in quei punti di contatto con il Piano Sud.

Il dibattito sarebbe strutturato intorno ai contenuti e alle previsioni delle 5 missioni del Piano sud:

  • Un Sud rivolto ai giovani
  • Un Sud connesso e inclusivo
  • Un Sud per la svolta ecologica
  • Un Sud frontiera dell’innovazione
  • Un Sud aperto al mondo nel Mediterraneo 

Un ulteriore spunto di dibattito è caratterizzato dal rafforzamento del ruolo del partenariato economico e sociale nella individuazione e nella realizzazione degli investimenti.

Partenariato e sviluppo. Il metodo cooperativo per l’efficacia della politica di coesione

Roma, 4 Novembre, 2020 | 12:00

Il partenariato, principio trasversale nella programmazione e attuazione della politica di coesione, è uno dei temi centrali dell’impianto strategico del Piano Sud 2030 che fa leva sul coinvolgimento permanente delle parti economiche e sociali e definisce un vero e proprio metodo cooperativo di attuazione rafforzata per l’implementazione delle politiche di sviluppo.

A un approfondimento sul tema è dedicato questa edizione dell’evento annuale di informazione e comunicazione il PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 che ha tra le proprie finalità strategiche il rafforzamento della capacità delle PA di attuare politiche per lo sviluppo e di migliorare la gestione dei Programmi finanziati dai Fondi Ue attraverso un migliore coordinamento tra i diversi livelli di governo.

Nella prima parte dell’evento il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, si confronterà con referenti delle parti economico sociali in un dialogo aperto sul partenariato attivo quale leva per una programmazione e attuazione della politica di coesione attenta ai bisogni dei territori e come opportunità per trasferire innovazione nei processi di rilancio della competitività del Paese.

Nella seconda parte l’Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, Riccardo Monaco, farà il punto sull'azione del Programma Operativo per offrire strumenti e metodologie a supporto di processi collaborativi nella programmazione dei fondi SIE insieme alla Commissione europea ed esperti di politiche partenariali.

Conclude i lavori il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Massimo Sabatini