Le persone che hanno partecipato

Sebastiano Leo

Sebastiano Leo

Nato il 28 febbraio 1961 a Copertino dove risiede, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Bologna. È docente negli Istituti Superiori e dottore commercialista. E’ stato eletto al Consiglio regionale pugliese per la circoscrizione di Lecce nella lista Noi a Sinistra per la Puglia. È stato nominato assessore al lavoro, formazione professionale, diritto allo studio, istruzione ed università. La politica ha rappresento da sempre una grande passione da vivere tra le persone, ascoltando le istanze di tutti e provando a tradurle in buone pratiche. E' stato per due volte assessore comunale nella sua città. Presidente regionale del Movimento la Puglia per Vendola, ha assunto in seguito la carica di coordinatore provinciale del movimento “La Puglia in Più” per la provincia di Lecce.

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Ha partecipato a:

Il lavoro che cambia il lavoro

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

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A fronte di una disoccupazione complessivamente in discesa e di un incremento sia pure limitato dell’occupazione, che non ha però coinvolto sufficientemente né i giovani né il Meridione del Paese, le politiche attive del lavoro si trovano a fronteggiare sfide importanti. La rivoluzione tecnologica presenta infatti grandi opportunità, ma mette in evidenza anche due gravi problemi: il primo è evidentemente il rischio di uno sviluppo senza incremento dell’occupazione che potremmo semplificare nella “paura dei robot”; il secondo, speculare e in dialettica con il primo è lo “skill shortage”, ossia la carenza di competenze spendibili sul mercato del lavoro da parte di molta parte dei giovani disoccupati o dei disoccupati di ritorno che non sono così in grado di cogliere positivamente le occasioni che pure la trasformazione digitale propone.

Il convegno, a cui sono invitati i principali protagonisti pubblici e privati responsabili della progettazione e dell’attuazione delle politiche per il lavoro (Ministeri del lavoro, dell’Istruzione e dello sviluppo economico, Agenzie, Regioni, Enti Locali, agenzie formative, agenzie di lavoro interinale, ecc.), si propone di fare il punto, all’inizio di una nuova legislatura, di quanto di buono è stato già realizzato e che quindi costituisce un punto di partenza utile, di quanto rimane da fare (pensiamo ad esempio all’incerta situazione dei centri dell’impiego dopo la bocciatura della riforma costituzionale), delle lezioni apprese che possono indirizzarci, anche con l’onesto esame dei fallimenti, verso strade in tutto o in parte nuove.