Le persone che hanno partecipato

Felice Balsamo

Felice Balsamo

Felice Balsamo, nasce a Napoli si dedica all'informatica dall'età di 9 anni dai tempi del Commodore 64. Nel 1998 da studente universitario esegue la sua prima configurazione di un router CISCO con modem 33,6 K, attivando uno dei primi internet provider di Napoli.

Nel 2001 internet cambia, si specializza nella realizzazione di portali web ottimizzati per i motori di ricerca. Si è interessato ad applicazioni che prevedono l'utilizzo di SOAP, WSDL per i BlackBerry della RIM, per la remotizzazione delle informazioni aziendali (oggi chiamato cloud). Segue un progetto perennemente in fase embrionale finalizzato a portare sul DTT (Digitale Terrestre), servizi di interconnessione tra siti web e TV utilizzando il protocollo MHP . Divertente esperienza come programmatore in Linden Scripting Language, per la creazione di nuovi mondi e script in Second Life.

Consigliere Nazionale di Assoprovider ( www.assoprovider.net ), carica ricoperta per 2 mandati consecutivi dal 2008 al 2012. Da l Febbraio 2011 coordina la comunicazione web e social per la campagna a Sindaco di Napoli di Luigi de Magistris, eletto sindaco nel 2011 e nuovamente nel 2016. Da Luglio 2011 segue le attività di informatizzazione, razionalizzazione delle risorse economiche, contrasto all'evasione e comunicazione per il Comune di Napoli. Dal Luglio 2016 si è occupato dell'introduzione della CIE 3.0 (carta d'identità elettronica) nella città di Napoli e ha fatto parte del gruppo di lavoro per la sperimentazione e introduzione dell'ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), collaborando con AgID e Poligrafico dello Stato per il Comune di Napoli.

Ha promosso e coordina dal 2018 per il Comune di Napoli il progetto "Napoli Blockchain" finalizzato alla diffusione e sperimentazione di soluzioni per il pagamento in criptovalute presso le attività commerciali e pubbliche, la creazione di una blockchain finalizzata all'introduzione di un sistema di premiazione in token per cittadini virtuosi, l'utilizzo per la certificazione documentale della pubblica amministrazione e sistemi di votazione elettronica basati su blockchain.

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Ha partecipato a:

La blockchain per una gestione distribuita e condivisa dei servizi pubblici

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Secondo il World Economic Forum, entro il 2025 il 10% del PIL mondiale sarà sviluppato attraverso la blockchain. L’applicazione di tecnologie basate su registri condivisi acquisirà infatti sempre maggiore importanza nei processi di innovazione di imprese, organizzazioni e pubbliche amministrazioni. Una consapevolezza che inizia a farsi largo anche nel nostro Paese.

Con la Legge di Bilancio 2019, viene previsto per prima volta lo stanziamento di fondi per la promozione e lo sviluppo di progetti basati sulla Blockchain. Viene istituito un fondo ad hoc con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, con l’obiettivo di accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, in linea con quanto stabilito nel programma Industria 4.0. L’attenzione del governo sul tema è confermata anche dalla costituzione del gruppo di esperti del MISE, chiamati ad elaborare la nuova strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

Il convegno, articolato in due momenti, si propone di restituire uno scenario del mercato e delle opportunità offerte da questa tecnologia, nonché del ruolo della PA nella nuova strategia nazionale, attraverso il confronto con alcuni membri della task force del MISE e l’analisi di casi di applicazione e sperimentazione in atto in ambito pubblico.

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