Le persone che hanno partecipato

Roberto Venturini

Roberto Venturini

Funzionario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dal 1981, dopo le prime esperienze lavorative di assistenza tecnica in agricoltura montana è passato alla sperimentazione agraria in frutticoltura e viticoltura negli anni ’80. Successivamente l’interesse personale per l’informatica congiuntamente alle necessità dell’Ente in cui operava hanno provocato un lungo periodo di studio e riqualificazione tecnico informatica dopo il quale ha assunto il ruolo di responsabile informatico dell’Ente di sviluppo dell’agricoltura del FVG e successivamente, dal 1998, del sistema informativo agricolo regionale per le Direzione Regionale dell’agricoltura.

Responsabile dello sportello AGEA per il Friuli Venezia Giulia fino al 2014. Successivamente si dedicava allo sviluppo di strategie per l’innovazione in agricoltura nell’ambito delle nuove politiche di Strategia di Specializzazione Intelligente lanciate dalla Commissione Europea. (European Commission/Smart Specialisation Platform/Sections/Thematic Platforms/Agri-Food/Thematic Areas/Traceability & Big Data) In questo’ambito, nella partnership capitanata dalla regione spagnola dell’Andalusia, la Regione FVG coordina due aree di lavoro: WA3: Incorporating consumer experience & different operators in food chain decision making processes. WA4: Open data, interoperability, data governance and information security, cyber security.

Una prima sperimentazione per la tracciabilità sulla filiera del vino, presentata al Vinitaly 2018, realizzata in collaborazione con AGEA, Almamviva e il MIPAAFT , ha sfruttato le potenzialità offerte dalle tecnologie dell’ RFID e delle Bolockchain per una gestione condivisa dei servizi pubblici.

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Ha partecipato a:

La blockchain per una gestione distribuita e condivisa dei servizi pubblici

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Secondo il World Economic Forum, entro il 2025 il 10% del PIL mondiale sarà sviluppato attraverso la blockchain. L’applicazione di tecnologie basate su registri condivisi acquisirà infatti sempre maggiore importanza nei processi di innovazione di imprese, organizzazioni e pubbliche amministrazioni. Una consapevolezza che inizia a farsi largo anche nel nostro Paese.

Con la Legge di Bilancio 2019, viene previsto per prima volta lo stanziamento di fondi per la promozione e lo sviluppo di progetti basati sulla Blockchain. Viene istituito un fondo ad hoc con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, con l’obiettivo di accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, in linea con quanto stabilito nel programma Industria 4.0. L’attenzione del governo sul tema è confermata anche dalla costituzione del gruppo di esperti del MISE, chiamati ad elaborare la nuova strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

Il convegno, articolato in due momenti, si propone di restituire uno scenario del mercato e delle opportunità offerte da questa tecnologia, nonché del ruolo della PA nella nuova strategia nazionale, attraverso il confronto con alcuni membri della task force del MISE e l’analisi di casi di applicazione e sperimentazione in atto in ambito pubblico.

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