Le persone che hanno partecipato

Corrado Giustiniani

Corrado Giustiniani

Giornalista, saggista e blogger, Corrado Giustiniani ha scritto nel 2015 per Sperling e Kupfer Dinosauri, un viaggio-inchiesta fra le alte retribuzioni e la bassa produttività dei dirigenti pubblici italiani, dai “premi di risultato” distribuiti a tutti, a prescindere dal merito, allo scaricabarile degli adempimenti, alla trasparenza che rimane opaca. Come giornalista, è stato per venticinque anni inviato speciale del Messaggero, conducendo decine di inchieste su temi economico-sociali: dall'evasione fiscale (rivelando quella del tenore Luciano Pavarotti) alla Società italiana autori ed editori (provocandone il commissariamento). Come saggista, ha scritto La casa promessa (Einaudi, 1981) sui problemi edilizio-urbanistici e dell'abitare nel nostro Paese. Fratellastri d'Italia, (Laterza, 2003) sull'immigrazione e, sullo stesso tema, assieme a Valerio Castronovo Vivere insieme (Laterza 2006). Ha poi pubblicato La Balilla di nonno Fabio, storia del "mitico" cinema Palma di Trevignano Romano e ha scritto un capitolo de Gli incappucciati della Finanza (Castelvecchi, 2013) attorno all'economista Federico Caffè, misteriosamente scomparso. Ha tenuto un blog sul Messaggero, uno sul Il Fatto Quotidiano e attualmente è titolare de I nuovi italiani, sull'Espresso.it. Collaboratore prima de “Il Fatto Quotidiano”, poi dell'Espresso e del Secolo XIX, è presidente del Trevignano FilmFest, festival di cinema a tema che a settembre 2017 celebra la sua sesta edizione.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Riforma del pubblico impiego e ruolo della dirigenza

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 09:30

Il convegno parte dall’esame della riforma del lavoro pubblico e della dirigenza contenuta nellla “legge Madia”. E’ infatti una legge che inciderà profondamente sull’assetto della PA e che rivoluziona la dirigenza pubblica introducendo delle modifiche sostanziali.  La legge delega introduce il ruolo unico dei dirigenti, che non saranno più legati quindi alle singole amministrazioni. Poi, abolendo le due fasce in cui attualmente sono divisi i dirigenti, disaccoppia lo status dall’incarico, che dovrà essere sempre assegnato dopo un esame del curricolo, delle competenze, della carriera e dei risultati ottenuti. Perché le scelte non siano arbitrarie la legge prevede anche l’istituzione di una banca dati nella quale inserire il curricolo e un profilo professionale per ciascun dirigente, comprensivo delle valutazioni ottenute nei diversi incarichi ricoperti. Nei fatti quindi si crea un vero e proprio “mercato” della dirigenza pubblica dove idealmente possano essere scelti i migliori e i più adatti per ciascun incarico, su una base oggettiva e trasparente.  Una legge quindi rivoluzionaria e complessa che richiede una “assistenza” continua nel processo della sua attuazione. Il convegno ne esaminerà punti di forza e di debolezza, ma anche le condizioni operative perché non resti lettera morta.

Dirigere, nonostante tutto

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Dopo il travagliato percorso di riforma della dirigenza pubblica e il suo temporaneo (?) blocco restano aperti tutti i punti irrisolti dell’attuale situazione. Con il duplice rischio di far ritenere effettivamente irriformabile questo ruolo (vedi libri di Giustiniani del 2015 e di Giavazzi nel 2017) e di dare un segnale di incoraggiamento alla conservazione e di scoraggiare l’innovazione.

Una analisi dei punti critici che restano da risolvere e una (ri) affermazione di uno spazio che c’è e resta, laddove il dirigente pubblico voglia davvero assumere responsabilità e dignità professionale è l’obiettivo di questo convegno che mette attorno al tavolo alcune figure chiave del processo. Non con l’obiettivo immediato di una nuova ipotesi normativa (che certamente dovrà esserci e dovrà essere più solida e coerente) ma per provare a definire quali principi e criteri debbano accompagnare il processo di riforma con o senza interventi normativi ulteriori.