Le persone che hanno partecipato

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Una governance di sistema per la valorizzazione dei beni culturali.

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

I beni culturali possono rappresentare una opportunità competitiva importante per il nostro Paese, a condizione che si definisca e si attui una compiuta strategia di valorizzazione dell’immenso, e per molti versi unico, patrimonio culturale.

Tuttavia, per evitare che il discorso dei “beni culturali come risorsa” rimanga pura retorica (se ne parla da almeno un decennio), è necessario cominciare a ragionare, mettendo insieme tutti gli attori della filiera di competenze istituzionali, su un modello, su obiettivi, su strumenti condivisi. Oggi assistiamo invece ad una frammentazione delle politiche per la valorizzazione dei beni culturali, con le regioni che perseguono un proprio modello, enti locali che spesso non inseriscono i beni e le attività culturali nel quadro di politiche integrate di sviluppo del territorio, beni culturali di enorme valore che soffrono della mancanza di fondi adeguati per la loro conservazione e promozione e risorse potenzialmente disponibili (ad esempio i fondi strutturali) che non vengono adeguatamente impiegate per il raggiungimento di obiettivi di sistema.

Nell’Italia del federalismo un “progetto-paese” sui beni culturali può nascere soltanto sulla base di meccanismi di governance. Attraverso forme di coordinamento e concertazione occorre trovare gli assetti per un dialogo centro-territorio nel quale individuare priorità, obiettivi, modelli.

Il convegno è l’occasione per incontrare alcuni degli interlocutori chiave con i quali avviare un primo confronto sulla governance dei beni culturali, da cui far scaturire, in seguito, un modello – anche sfaccettato ma definito nel suo impianto – per la valorizzazione dei beni culturali, evitando una dispersione di risorse che il Paese non può permettersi.

Nuova progettualità tra cultura e sviluppo economico “sostenibile”

Fiera di Roma | Roma, 9 Maggio, 2011 | 15:00

In un momento delicato per l’Italia, in cui gli analisti evidenziano uno scenario di non-crescitaper effetto della crisi che stiamo attraversando, la presenza del MiBAC al FORUM PA diventa un’occasione per avvalorare il ruolo propulsore della Cultura, determinante nello stimolare riflessioni sulle possibili strade della ripresa economicaesociale. E’ dunque, indispensabile creare una sinergia che, attraverso progetti e idee, trovi soluzioni innovative volte a migliorare i rapporti tra pubblico e privato per promuovere lo sviluppo delle economie territoriali ed una migliore qualità della vita. Spetta allo Stato raccogliere la sfida di armonizzare e conciliare il mondo della cultura con quello dell’economia, la crescita del territorio con la salvaguardia dell’ambiente, il recupero delle nostre radici culturali con il progresso futuro. Proprio la cultura con la “C” maiuscola può contribuire a rilanciare l’economia del Paese, realizzando un sodalizio inedito che potrà armonizzare la vocazione culturale/turistica con la vocazione industriale. In questo contesto il MiBAC intende porre l’attenzione sulle diverse strategie, volte a raggiungere risultati duraturi e visibili, che invertano la tendenza diffusa di considerare la Pubblica Amministrazionecome un peso per la collettività, anche attraverso l’impiego e la sperimentazione di nuovi strumenti e pratiche che garantiscano una maggiore flessibilità nella gestione di risorse finanziarie, come le sponsorizzazioni, le erogazioni liberali, il fund–raising, il project financing.