Le persone che hanno partecipato

Daniela Intravaia

Daniela Intravaia

Dal gennaio 2016, Responsabile del Coordinamento Attività Internazionali e della Trasparenza e Anticorruzione presso l’Agenzia per l’Italia Digitale. Con un’esperienza trentennale sui temi del governo e dei diritti digitali, dall’ottobre 2018 è anche responsabile ad interim dell’Ufficio Segreteria tecnica, supporto agli organi e comunicazione e per i temi dell’open government.

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Ha partecipato a:

Giustizia riforme @tecnologie

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 10:00

La giornata del convegno, costituisce per il Ministero della Giustizia- Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del personale e dei servizi- l’occasione di presentare alcuni dei progetti di importanza strategica per l’Amministrazione, quali Processo Civile telematico, SIAMM e i progetti europei. Si prevede anche la presentazione del progetto “Portale trascrizioni verbali dibattimentali”, per il quale il Dipartimento ha indetto una gara e che costituisce un obiettivo importante per il futuro dell’Amministrazione.

Detti progetti hanno in comune l’innovazione della giustizia attraverso le tecnologie.

I servizi telematici di proprietà dell'Amministrazione della giustizia mirano ad automatizzare, nell'ambito del processo civile e secondo precise regole tecnico operative, i flussi informativi e documentali tra soggetti esterni (avvocati e ausiliari del giudice) e Uffici giudiziari, nonché all’interno degli Uffici (magistrati e cancellerie), consentendo sia la consultazione da remoto di atti giudiziari, sia il loro deposito, sia i pagamenti. Il punto di partenza è costituito dall’automazione dei registri di Cancelleria che costituiscono il fondamento architetturale nel sistema. Essi, dopo essere stati oggetto di una reingegnerizzazione in tecnologia web-based, attualmente sono funzionanti in tutti gli Uffici giudiziari civili italiani.

Tali sistemi riguardano la cognizione ordinaria, il rito del lavoro e la volontaria giurisdizione (SICID), nonché le esecuzioni ed i fallimenti (SIECIC).

I servizi telematici di proprietà dell'Amministrazione si dividono in sistemi di:

• Consultazione (POLISWEB) diffusi in tutto il Paese;

• Deposito (PCT) attivi in circa n. 50 uffici giudiziari per riti ed atti diversi;

• Comunicazione (ex art. 51 Legge 133/2008 e nuovo testo art. 136 c.p.c.) diffusi complessivamente in circa 140 sedi giudiziarie);

• Pagamento elettronico (c.d. Pagamenti Telematici), in corso di avvio secondo le regole del

Processo Civile Telematico.

Il sistema Liquidazione Spese di Giustizia on-line è un sistema web che consente di inviare la richiesta dei compensi relativi alle indennità spettanti agli ausiliari del Giudice (consulenti tecnici, i testimoni o i gestori di servizi telefonici/noleggio apparati), direttamente all’Ufficio giudiziario presso il quale si celebra il processo. Le liquidazioni di pagamento deliberate dal Magistrato sono liquidate dall’Ufficio del Funzionario delegato alla spesa.

L’utente/beneficiario, per inviare le richieste di liquidazione, accede a mezzo del sito WWW.GIUSTIZIA.IT, ai servizi on-line/liquidazioni spese di giustizia, si registra e, al termine, accede al sistema e potrà utilizzare le seguenti funzionalità:

- inserimento e gestione dei propri dati anagrafici e fiscali

- inserimento di un’istanza di liquidazione digitale

- monitoraggio dello stato delle istanze (cartacee e digitali) già presentate agli Uffici giudiziari

- visualizzazione e stampa della certificazione dei redditi corrisposti nell’anno di riferimento

Il servizio visualizzazione e stampa delle certificazioni dei redditi corrisposti nell’anno è costituito da un processo, che su richiesta on-line del Beneficiario, consente di produrre in formato PDF tutti i provvedimenti a suo favore, pagati nell’anno fiscale di riferimento, al netto delle ritenute operate, nonchè il relativo CUD.

Il Ministero della Giustizia italiano è partner nel progetto europeo denominato “e-CODEX”, un progetto a larga scala (LSP), co-finanziato dalla Commissione Europea e inquadrato nel programma CIP-ICP, che mira a realizzare un sistema di interoperabilità tra i diversi sistemi presso gli Stati Membri dell’Unione Europea. L’obiettivo specifico è quello di consentire la gestione in formato elettronico di alcuni procedimenti transfrontalieri.

Il Ministero della Giustizia è responsabile del Work Package 7 del progetto, che riguarda le scelte architetturali.

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.e-codex.eu.

Seguirà la presentazione del progetto “Portale trascrizioni verbali dibattimentali”, in corso di gara.

Verso la giustizia elettronica transfrontaliera

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 14:30

Towards cross-border e-Justice

La giustizia elettronica (e-Justice) in Europa è un’iniziativa a livello comunitario portata avanti dal Consiglio dell’Unione (Giustizia e Affari Interni) e dalla Commissione Europea (Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza) nell’ambito della quale è stato definito un apposito Piano di Azione; tale piano prevede, tra le altre cose, la realizzazione del Portale Europeo (“European e-Justice Portal”) quale integratore delle iniziative di informatizzazione dei singoli Stati Membri e “punto di accesso” privilegiato alle informazioni, alle applicazioni e alla giurisprudenza da parte di cittadini, imprese, professionisti e autorità giudiziarie.

La prima parte del convegno mira a fornire un quadro complessivo del Piano di Azione e del Portale e-Justice.

Da inizio 2011 numerosi ministeri della giustizia e autorità centrali di vari paesi europei hanno inoltre intrapreso un progetto a larga scala – denominato e-CODEX (http://www.e-codex.eu/) – nel quale sperimentare concretamente talune applicazioni in tema di procedimenti transfrontalieri, a cominciare dall’ordine di pagamento europeo, istituito da apposito regolamento comunitario.

Nella seconda parte del convegno verrà brevemente illustrato il progetto e verrà fornita una dimostrazione pratica di un ordine di pagamento europeo che coinvolge l’Austria e l’Italia.

Il futuro (Europeo) della PEC

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

L'istituzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) risale ormai a dodici anni fa (DPR 11 febbraio 2005, n. 68): nonostante le diffidenze e resistenze che hanno caratterizzato la sua storia, la PEC italiana costituisce ancora oggi un unicum nel panorama europeo, con oltre otto milioni di utilizzatori che producono circa duecento milioni di messaggi l’anno.

La PEC continua infatti a garantire notevoli vantaggi rispetto alla tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento, sia in termini di risparmio economico che di funzionalità in grado di snellire in maniera significativa il flusso di lavorazione dei documenti e semplificare notevolmente l'interazione con il pubblico, con vantaggi evidenti per cittadini, imprese e ordini professionali.

Si pensi, a titolo esemplificativo, al sistema delle notificazioni per via telematica eseguite dagli avvocati, che con l’eliminazione delle notifiche cartacee a favore della PEC ha consentito un risparmio in termini economici di circa 60 milioni di euro all’anno.

Per garantire un funzionamento ottimale del sistema è tuttavia necessario garantire l’integrazione e l’interoperabilità tra posta certificata e protocollo delle amministrazioni, nonché assicurare la compliance della PEC ai requisiti previsti dal regolamento eIDAS per i servizi elettronici di recapito certificato qualificato.

Sicurezza ICT nella PA

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Il triennio 2016-2018 sarà probabilmente ricordato come quello della presa di coscienza del rischio cyber. Non è infatti un caso che la legislatura appena conclusa sia stata caratterizzata da una produzione normativa e regolamentare senza precedenti che, anche per effetto dell’accelerazione impressa dall’adozione di importanti provvedimenti in ambito UE (Direttiva NIS su tutti), ha portato non solo alla ridefinizione dell’architettura nazionale e della strategia italiana per la sicurezza, ma anche a una nuova centralità del tema nel percorso evolutivo dell’informatica pubblica.

Dall’adozione delle misure minime di sicurezza ICT per la PA al rilascio delle linee guida di sviluppo sicuro del software da parte di AGID, passando per l’obbligo di adozione dei piani di continuità operativa, prima eliminati e poi reintrodotti (con modifiche) nelle ultime due revisioni del CAD: sono tutte testimonianze di una rinnovata attenzione del settore pubblico per il tema. Una centralità sancita dallo stesso Piano Triennale di AgID, che non si limita ad annoverare il tema tra le sue componenti, ma identifica la digital security della PA come un elemento di garanzia dell’intero modello evolutivo dell’informatica pubblica.

Tuttavia, il delicato momento di transizione (elezioni politiche, scadenza del mandato del DG di AgID, futuro accorpamento del CERT-PA al nuovo CSIRT Italiano) ha forse contribuito a rallentare il processo di attuazione del Piano. Ad oggi mancano infatti all’appello sia le Linee guida del modello architetturale di gestione dei servizi critici che le Regole tecniche per la sicurezza ICT delle PA, due importanti provvedimenti, originariamente previsti per l’autunno 2017. Le regole tecniche, in particolare, forniranno indicazioni sulle misure da adottare in ciascuna componente della Mappa del Modello strategico, obbligando tutte le amministrazioni a dotarsi di un Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (SGSI) e della relativa struttura organizzativa, come anticipato dallo stesso Piano.

In attesa della ripresa del percorso attuativo, il convegno rappresenterà un’importante occasione per discutere delle possibili soluzioni per approntare capacità di prevenzione e risposta adeguate alle nuove sfide, mettendo a fattor comune competenze, condividendo risorse e abilitando forme di collaborazione pubblico-privato.

Confronto aperto sul 4° Piano d’azione nazionale per l’open government 2019-2021 e le esperienze internazionali

Roma, 15 Maggio, 2019 | 14:00

  • Presentazione delle azioni del 4 Piano d’azione nazionale per l’open government 2019-2021
  • Confronto con esperti OCSE sui principali trend internazionali di innovazione sui temi dell’apertura, trasparenza, partecipazione e cittadinanza digitale.

Seconda conferenza nazionale dei Responsabili della Transizione Digitale

Roma, 15 Maggio, 2019 | 10:00

A FORUM PA 2019 AgID riunisce i Responsabili per la Transizione al Digitale: l’incontro dei RTD si svolgerà il 15 maggio prossimo al Roma Convention Center La Nuvola.

Una giornata dedicata al dialogo e al lavoro collaborativo per far emergere fabbisogni, esigenze e indicazioni su alcuni temi chiave della trasformazione digitale del Paese. L’incontro, prevede una sessione plenaria di presentazione del Piano Triennale e delle sfide per la crescita digitale e nel pomeriggio sei tavoli di lavoro paralleli, che richiederanno un contributo dei RTD.