Le persone che hanno partecipato

Franco Bassanini

Franco Bassanini

Nato a Milano nel 1940, ha insegnato nelle Università di Roma, Milano, Firenze, Trento e Sassari. Professore ordinario di Diritto costituzionale e membro del Parlamento italiano dal 1979 al 2006, è stato Presidente della Cassa depositi e prestiti, membro dell'Advisory Board del Segretario generale delle Nazioni Unite per le Ict, e della Commission pour la libération de la croissance française (Commissione Attali). È presidente di Astrid, che ha fondato insieme a Giuliano Amato. Dal 2001 al 2005 ha fatto parte del Cda dell'Ena e dal 2004 al 2006 del Comité d'évaluation des stratégies ministérielles de réforme istituito dal Primo ministro francese. Dal 1996 al 1998, è stato Ministro per la Funzione Pubblica, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo D'Alema quindi ancora Ministro per la Funzione Pubblica dal 1999 al 2001. In questa veste ha avviato un complessivo programma di riforma del sistema amministrativo italiano noto come Riforma Bassanini.

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Ha partecipato a:

Convegno conclusivo I risultati di oggi e le sfide di domani. Un'agenda digitale per una pa che fa di più e spende meno

Fiera di Roma | Roma, 12 Maggio, 2011 | 15:00

 

La 22^ edizione di FORUM PA sarà un momento per riconoscere il merito e i risultati raggiunti delle molte amministrazioni pubbliche virtuose. Ma da qui occorre partire per rilanciare le sfide e i traguardi da porre per i prossimi anni. Il convegno conclusivo di FORUM PA "I risultati di oggi e le sfide di domani. Un'agenda digitale per una pa che fa di più e spende meno",  il 12 maggio alle 15.00 farà esattamente questo:  lanciando la proposta per un'agenda digitale per la PA italiana per i prossimi due anni.

Nel convegno di chiusura il Ministro Renato Brunetta annuncerà un programma di modernizzazione della PA che vedrà come importanti componenti anche le tecnologie più avanzate come il Cloud Computing e gli Open Data. Come sta succedendo in tutte i paesi più avanzati (Usa , UK, Canada, ecc...) anche in Italia questa rivoluzionaria innovazione, che comporta un potenziale enorme di risparmi, ma che implica anche una grande attenzione e consapevolezza, diventa quindi programma politico per i prossimi anni.

Sul sito è disponibile la registrazione video integrale dell'evento. Cliccare qui

La riforma dell’amministrazione: il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti per lo sviluppo e la competitività.

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 16:00

L'amministrazione pubblica può essere un fattore di sviluppo, come una palla al piede del Paese. Franco Bassanini, Ministro della Funzione Pubblica nel primo Governo Prodi, nel secondo Governo D'Alema e nel secondo Governo Amato, Presidente di Astrid, che è il più importante think tank sulla riforma della PA, e Presidente della cassa Depositi e Prestiti spazierà dai temi del cambiamento della macchina pubblica a quelli più che attengono al ruolo della "mano pubblica" in economia.

Convegno Inaugurale "Quale PA per quale Paese?"

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 09:30

Il convegno di apertura di FORUM PA 2013 parte dalla constatazione, ripresa anche nel recente discorso alle Camere del Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, che solo una decisa azione sull’amministrazione pubblica, che coniughi semplificazione, efficienza e innovazione tecnologica, può far sì che la macchina pubblica sia un fattore di sviluppo e di crescita e una garanzia sia di attuazione efficace delle politiche pubbliche, sia di garanzia dei diritti  e dei servizi per tutti i cittadini, soprattutto le fasce più deboli.

Su questa base il convegno sarà l’occasione per presentare le linee guida del nuovo Governo su questi temi, ma anche di confrontarci sui modelli possibili di amministrazione e su quale sia l’organizzazione e il perimetro più utile per far ripartire il Paese.

Le Smart City nell'Agenda Digitale

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 10:00

La recente decisione del Governo di rafforzare la governance dell'Agenda digitale italiana con la nomina di un Commissario di governo dimostra che si vuole dare la massima priorità al tema, destinando anche parte delle nuove potenzialità di investimento recentemente accordate all'Italia in sede europea a partire dal 2014.

Il rapporto doing business 2012 della Banca Mondiale osserva che in Italia si registra un minore contributo di lungo termine del capitale ICT alla crescita, con un investimento di solo il 2 per cento del proprio PIL (ovvero il 10% degli investimenti totali) contro il 3,5% degli USA (che rappresenta il 25% degli investimenti totali).â¨Questo è dunque il settore strategico per la crescita, poiché la rivoluzione digitale si riverbera su tutti i settori dell'economia e anche sul grado di civiltà complessiva di un Paese. I campi riguardano i pilastri dall'Agenda digitale europea i cui obiettivi al 2020 devono essere raggiunti dagli Stati membri con il contributo attivo delle città smart: mercato digitale unico; Internet veloce e superveloce; interoperabilità e standard; fiducia e sicurezza informatica; ricerca e innovazione; alfabetizzazione informatica; ICT per la società.

Presentazione del libro "Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale" di Alfonso Celotto

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 13:00

"Con questa sua sorprendente opera prima, Alfonso Celotto dà vita a un racconto sospeso il tra dramma kafkiano del cittadino intrappolato nella ragnatela delle leggi e un umorismo degno di Totò"

Processi di attuazione della L.56/14 sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:30

La c.d. "legge Delrio" è una riforma ambiziosa e complessa che non può essere ridotta a soli fini di risparmio di qualche poltrona politica. Una riforma non è buona in sé, ma è buona solo se porta buoni frutti. I frutti che dobbiamo perseguire sono sviluppo, benessere, lavoro, coesione sociale. La maggiore efficienza (risparmi) non è un obiettivo in sé, ma una precondizione per creare nuove opportunità. In  questo senso la riforma della governance locale trova il suo senso solo se promuove un’innovazione tesa all’incremento del benessere equo e sostenibile dei territori.

Una riforma complessa e potenzialmente conflittuale come quella prospettata deve essere però sostenuta, accompagnata, monitorata nei suoi output e nei sui outcome.

Meno burocrazia e nuove regole per sbloccare l'Italia

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 14:30

Tra le grandi riforme strutturali di cui ha bisogno l’Italia quella legata agli adempimenti burocratici e alla semplificazione dell’apparato regolatorio (regolatory review) è tra quelle più sentite da imprenditori, cittadini e dalle stesse amministrazioni. Per far funzionare bene il sistema pubblico e impostare correttamente la lotta alla corruzione e all’illegalità non c’è bisogno di ulteriori norme, spesso basta rendere operative quelle che già ci sono, eliminando gli adempimenti formali a favore di un potenziamento del sistema di controllo. I principi cui occorre ispirarsi sono pochi, ma essenziali: semplificazione, trasparenza, riduzione dei tempi delle procedure, responsabilità, certezza delle norme e abbandono del ricorso sistematico alle procedure d’urgenza.