Le persone che hanno partecipato

Lorenzo Benussi

Lorenzo Benussi

Dopo aver conseguito la laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione e il Dottorato di Ricerca in Economia dell’Innovazione presso l’Università degli Studi di Torino e di Manchester, dal 2007 lavoro presso il Consorzio TOP-IX sviluppando progetti e politiche per l'innovazione e aiutando nascita e sviluppo di startup innovative. 

Sono fellow del Centro NEXA per Internet & Società del Politecnico di Torino con cui ho collaborato alla nascita di Creative Commons Italia e del movimento Open Data europeo.
All'interno della mia esperienza accademica ho svolto attività di ricerca e insegnamento in economia della conoscenza ed economia e management dell’innovazione presso l’Università di Torino, l’Università di Manchester, i politecnici di Torino e di Milano. 
Sono membro del Comitato Strategico per l’Innovazione del Gruppo IREN e del Comitato Tecnico Scientifico di OpenCoesione, progetto del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica della Presidenza del Consiglio.  
Sono stato consigliere del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo e ho realizzato progetti di innovazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto il governo Letta, e con il Ministero degli Affari Esteri, sotto il Min. Bonino. 
Sono membro del Tavolo Permanente per l’Innovazione e l’Agenda Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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Ha partecipato a:

Quanto è verde il mio computer?

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

L’attualità del clima nell’agenda internazionale impone al settore ICT di adeguarsi e di tenere in giusta considerazione se e come possa contribuire alla sostenibilità ambientale di se stessa e di altri settori. L’ICT gioca un duplice ruolo rispetto all’ambiente. E’ una sorgente di CO2, soprattutto a causa dei consumi energetici dei computer, ma è anche e soprattutto un formidabile motore ridurre le emisioni di CO2  mediante la realizzazione di servizi web che riducano spostamenti, ottimizzino attività  e consentano la de materializzazione. Questo secondo aspetto è considerato potenzialmente superiore al quello negativo di quattro  o  volte da qui al 2020. 

Il green computing si occupa di progettare e costruire computer meno inquinanti e meno energivori, tenendo conto di ogni fase del ciclo di vita, incluso dunque lo smaltimento. Per le Pubbliche Amministrazioni un elemento di sempre maggior importanza è rappresentato da acquisti green, ma anche dalle riduzione dei consumi energetici delle infrastrutture ICT.

Un elemento di crescente attenzione sono i Data Center e come renderli più efficienti dal punto di vista energetico, come suggerito anche dalla Commissione Europea nel codice di condotta proposto.  All’efficienza energetica dei data center verrà dedicata una  prima riflessione nel convegno, efficienza energetica consentita da una serie di fattori hardware, ma anche software.

La virtualizzazione infatti consente di compattare le infrastrutture, facendo risiedere su un serve fisico più server virtuali. E in prospettiva il cloud computing porterà sempre di più a decentralizzare le applicazioni software  presso fornitori di servizi a cui accedere attraverso Internet. Questo significa che sempre di più Internet diventa una infrastruttura chiave anche per accedere a Software visto come un Servizio  (SaaS). In un ottica di green ICT va dunque considerato anche l’aspetto relativo al contributo all’emissioni di GHG dato proprio dai servizi erogati via web. Contributo che è  certamente più basso di quello di molte attività tradizionali o di un’ICT tradizionale , ma non trascurabile, come recenti indagini hanno evidenziato. Vedremo dunque come grossi player lo  tengono in considerazione per mini mizzarlo . Inoltre  considereremo  anche se e come comportamenti responsabili da parte degli utenti su questo tema possano svilupparsi e diffondersi attraverso i social network.  Le PA possono giocare un  ruolo formidabile nello sviluppo di servizi Web, di cui devono sapere prevedere l’impatto e le ricadute ambientali, ma agendo anche sulla consapevolezza dei cittadini a cui  servizi web sono rivolti.

Infine di occuperemo del tema dei rifiuti elettronici, dello stato dell’arte  dell’attuazione della normativa sulla raccolta e smaltimento ambientalmente corretta e sulla possibile evoluzione della normativa verso la sua completa attuazione.

Il convegno, proprio per l ricchezza  e varietà di spunti di riflessione sul fronte del Green ICT è rivolto ai vari  stackholder del Green computing : in primis alle PA, anche ai fornitori di hardware  e servizi web, ma anche ai cittadini.

L’open data: dalle parole ai fatti

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 15:00

Open Data: tutti ne parlano, pochi lo fanno
L’Open Data è il tema del momento: anche in Italia sono sempre più coloro che auspicano la “liberazione” dei dati pubblici in modo da accrescere l’efficienza e la trasparenza della PA, migliorare la qualità della vita dei cittadini e fornire alle imprese nuove opportunità di business. Anche le Amministrazioni, sia pur timidamente, iniziano a pensare di adottare politiche di Open Data; molto spesso tali azioni sono frenate dai timori e dalle incertezze legate alle tante dimensioni del fenomeno: giuridica, tecnica, organizzativa.
Per passare dalle parole ai fatti
Proprio per superare tali difficoltà e consentire al maggior numero possibile di Enti di fare realmente Open Data, l’Associazione Italiana per l’Open Government ha organizzato un innovativo workshop che, strutturato secondo la formula del talk show, ha l’obiettivo di spiegare alle amministrazioni “cosa e come” si può fare Open Data.
Verranno esaminati i profili strategici (importanza per cittadini e imprese), giuridici (trasparenza, licenze e privacy), tecnici (formati, cataloghi), organizzativi (performance, monitoraggio, resistenze interne ed esterne). Nel corso dell’evento verrà distribuita la versione aggiornata della pubblicazione ““Come si fa Open Data? Istruzioni per l’uso per Enti e Amministrazioni” e verranno presentate le nuove iniziative dell’Associazione per la liberazione dei dati pubblici e il loro riutilizzo.
Nel corso dell'evento sarà lanciato il concorso  "APPSFORITALY" il contest italiano sui dati pubblici aperti. APPSFORITALY che chiamerà a raccolta i più creativi programmatori italiani, nasce dalla collaborazione tra Associazione italiana per l'Open Government, il Consorzio TOP-IX IWA  (International Webmasters Association) e un ampio gruppo di attori pubblici e privati. 

#forumpa #fpa_data

Sul sito è disponibile la registrazione video dell'evento. Cliccare qui

Agenda Digitale italiana - E-government e Open Data

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 10:00

Le iniziative legate all'e-government e  agli open data rappresentano una grande opportunità per le amministrazioni centrali e locali per sostenere e valorizzare la domanda di trasparenza, di partecipazione e di collaborazione espresse dai cittadini e dalle imprese.

Il Governo ha previsto uno specifico tavolo di lavoro nell'ambito della Cabina di regia su questi temi con i seguenti obiettivi che il convegno intende approfondire:

Regolazione.  Implementazione del CAD e delle altre norme di e-Gov: Implementazione delle regole tecniche, Diffusione del suo utilizzo attraverso la piena applicazione da parte di tutte le PA centrali e locali (PEC, Open Data, linee guida), Diffusione degli strumenti di e-Gov presso le imprese e i professionisti anche attraverso il consolidamento delle strutture materiali che già si sono affermate nel Paese (medici)

Sistema di infrastrutture. Sistemi di comunicazione, Pagamenti elettronici a favore della PA, Identità online, PEC, Firma digitale, Servizi in mobilità

Reti Paese. Key-project, Sistema formativo (scuola e università), Giustizia, Sanità

Definizione di un piano di comunicazione

Agenda Digitale italiana - Lo sviluppo dell’e-commerce

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 15:00

 La strategia di Agenda Digitale Italiana per l’area E-commerce si propone alcuni obiettivi prioritari che saranno alla base del convegno proposto:

 

  • Massimizzare la diffusione della moneta elettronica e dell’e-payment, con conseguente emersione dei capitali nascosti
  • Stimolare l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato online
  • Promuovere presso i cittadini una maggiore certezza complessiva verso l’utilizzo dei canali digitali d’acquisto

Convegno conclusivo (Premiazione di Apps4Italy)

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2012 | 10:00

Ogni giorno sono prodotti milioni di dati molti dei quali sono pubblici e posso essere utilizzati in un grande numero di applicazioni. Alcune di queste hanno lo scopo di aiutarci nelle piccole scelte di ogni giorno come ad esempio prendere l’autobus o fare la spesa, altre ci permettono di raccogliere informazioni su decisioni importanti come acquistare una casa o iscrivere i figli a scuola, altre ancora ci consentono di vedere con maggiore trasparenza le scelte politiche e di prenderne parte.

Apps4Italy è un concorso aperto a cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici, capaci di mostrare a tutta la società il valore del patrimonio informativo pubblico.

Questo concorso nasce come una sfida alla difficoltà di adottare una strategia nazionale sui dati pubblici, con la convinzione che le proposte presentate e gli esempi raccolti rappresentino il miglior modo di mostrare alle pubbliche amministrazioni, ai cittadini e alle imprese il valore del patrimonio informativo pubblico e l’importanza di renderne possibile l’utilizzo.

Big Data nelle Smart Cities

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 16:00

Una città intelligente è una città che considera la conoscenza un bene primario della vita collettiva ma per produrre conoscenza è necessario essere in grado di gestire le informazioni che i sistemi urbani complessi producono e debbono interpretare.

Progetti e servizi delle Smart City italiane: a che punto siamo

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 14:30

Gli oltre 1000 progetti delle Città dell’Osservatorio di ANCI ci raccontano lo stato dell’arte delle Smart City italiane. Su quali ambiti del vivere urbano stanno investendo le amministrazioni locali? Attraverso quali servizi e progettualità le città tentano di dare risposta a bisogni vecchi e nuovi di cittadini, imprese e city user?  Su quali tecnologie e in che misura i territori stanno puntando? Chi sono i protagonisti delle iniziative smart nei contesti urbani e quali le alleanze strategiche per il governo delle città e dei territori?

Il convegno sarà l’occasione per presentare il lavoro di analisi condotto nel 2014 dall’Osservatorio ANCI e discuterne con gli esperti e i protagonisti della “via italiana alla smart city”.

Data driven decision: aumentare la capacità decisionale grazie alla disponibilità e all'interpretazione dei dati

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 14:30

La diffusione di banche dati, le tecnologie Internet of things e la moltitudine di dispositivi utilizzati da cittadini e utenti ovunque e in qualsiasi momento stanno generando un nuovo ecosistema caratterizzato da una enorme mole di dati disponibili alle Amministrazioni come mai in passato. Tale patrimonio informativo può essere un prezioso strumento per la definizione delle proprie politiche e tuttavia, per cogliere tale opportunità, è necessario che i decisori pubblici possano contare non solo su una corretta gestione dei dataset ma soprattutto sulle competenze per saper analizzare le informazioni e poterle trasformare in conoscenza utile.
Obiettivo dell'incontro è quello di analizzare le prospettive per Amministrazioni, cittadini e imprese che derivano da un nuovo, corretto e consapevole utilizzo dei dati.

La città trasparente: Open Data Government

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

Le informazioni sono ovunque, l’uomo moderno ha scoperto un’accessibilità e una disponibilità di dataset, anche altamente specializzati, finora impensabile. Le tradizionali élite politiche hanno perso la loro centralità e gli esperti vengono spesso bypassati, a favore di una conoscenza condivisa i cui attori sono i semplici cittadini. Arriviamo da soli alle informazioni che ci interessano grazie all’interazione con altri individui on line. “Questa crescente trasparenza della società stessa sta ponendo nuove domande politiche” secondo Lévy, che non ha dubbi, il futuro è di uno “Stato trasparente” in cui solo una amministrazione flessibile e aperta al dialogo che si sforzi di promuovere l'intelligenza collettiva nella società a ogni scala e livello può vincere la sfida con le istanze emergenti (sociali, culturali, economiche ecc). Istanze molto più complesse di quelle a cui il passato ci ha abituato. Per questo è necessario pensare e creare nuove forme di governance e di statualità i cui obiettivi dovranno orientarsi verso la giustizia, la gestione del mercato e delle finanze pubbliche, la protezione della salute pubblica e dell'ambiente, il controllo delle biotecnologie. Obiettivi realizzabile solo con la partecipazione dei cittadini, in un'ottica di engagement e miglioramento continuo dei servizi.

L'apertura dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, si inserisce quindi in un contesto che debba leggere questa azione come un'opportunità di sviluppo e non come un mero adempimento normativo.

http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-trasparente-open-data-government