Le persone che hanno partecipato

Giuliano Poletti

Giuliano Poletti

Giuliano Poletti è nato a Imola il 19 novembre 1951. 

Conseguito il diploma di perito agrario, in gioventù ha esercitato l'attività di tecnico agricolo. Nel 1975 viene eletto consigliere comunale a Imola. Successivamente ha ricoperto l'incarico di assessore alle attività produttive e di consigliere provinciale a Bologna.

All'impegno politico-amministrativo ha affiancato quello professionale, esercitato in qualità di presidente dell'ESAVE (Studi e promozione della viticoltura e dell'enologia per l'Emilia Romagna). Eletto presidente della Legacoop di Imola nel 1989, ha lasciato l'incarico a settembre del 2000 per assumere quello di Presidente Regionale Legacoop e Vicepresidente Nazionale.

Dal 1992 al 2000 è stato, inoltre, presidente di EFESO, l'Ente di Formazione della Legacoop Emilia Romagna.

Prima di assumere l'incarico di Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato Presidente di Legacoop Nazionale, Presidente di Coopfond (fondo per la promozione cooperativa di Legacoop) e Presidente dell'Alleanza delle Cooperative, il coordinamento unitario nazionale costituito dalle organizzazioni di rappresentanza della cooperazione AGCI, Confcooperative e Legacoop.

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Ha partecipato a:

Integrazione sociosanitaria per la presa in carico della cronicità: nuovi modelli di servizio per la qualità e la continuità delle cure

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 10:00

Su 58 milioni di decessi totali del 2005, in tutto il mondo, più di 35 milioni sono dovuti alle patologie croniche e tra queste il 30% è dato dalle malattie cardiovascolari.

Le morti per malattie croniche sono destinate ad aumentare del 17% entro il 2015 se non ci saranno interventi correttivi.

L’assistenza sanitaria territoriale sta cambiando radicalmente negli ultimi decenni e sta diventando sempre più integrata con l’assistenza sociale, proprio  a causa della crescita esponenziale delle patologie croniche.

Si è ribaltato il paradigma assistenziale tradizionale di una medicina di attesa, propria dell’acuzie e del modello ospedaliero, e si è spostata l’attenzione alle strutture e ai servizi socio-sanitari del territorio deputati alla presa in carico dei pazienti cronici e fragili, sia a domicilio che in strutture diagnostiche assistenziali dedicate.

La medicina d’iniziativa, propria dell’assistenza primaria, è la sola modalità operativa efficace per promuovere la salute e modificare gli stili di vita dei singoli e delle comunità.

Il passaggio dall’ospedale al territorio è ormai connesso in maniera inscindibile all’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie e alla loro sostenibilità economica. E, tuttavia, si tratta di un passaggio che, divenuto improcrastinabile, necessita di nuovi modelli di riferimento che devono tenere in considerazione il nuovo welfare di comunità e la necessità di integrazione dei diversi attori.

Le cooperative al servizio dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e dei medici di continuità assistenziale rappresentano un supporto per facilitare il rapporto tra i diversi attori che entrano in gioco quando si parla di continuità delle cure. Dove sono nate, esse rappresentano un modo nuovo di organizzarsi per poter disporre di risorse tecniche e professionali adeguate e coerenti con la domanda di servizio e di salute da parte del cittadino.

Nel Convegno saranno presentate esperienze significative di buona pratica promosse dalla cooperazione di medicina generale sulla promozione e la gestione di banche di dati clinici per la presa in carico delle cronicità e di presidi territoriali di assistenza primaria (ambulatori polifunzionali, Centri Cure Primarie, Unità Complesse di Cure Primarie, ecc.) in diverse realtà regionali.

Garanzia per i Giovani: il Piano italiano per l'occupabilità

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:00

Ha preso avvio il 1° maggio, in tutta Italia, il Piano Nazionale Garanzia Giovani. Oltre 1,5 Miliardi di Euro, provenienti in parte dal Fondo Sociale Europeo e dalla Youth Employment Initiative ed in parte dal cofinanziamento nazionale, per garantire a tutti i giovani tra i 15 ed i 29 anni, disoccupati o Neet (né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio, altra misura di formazione o inserimento nel servizio civile.
È la prima volta che si attiva in Italia e in Europa un'azione sistematica per offrire ad una platea così ampia di giovani un ventaglio di opportunità che li aiuteranno a entrare nel mondo del lavoro. Su queste basi FORUM PA intende promuovere un confronto tra i rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle regioni, delle imprese e del mondo giovanile per discutere delle opportunità, delle misure contenute nel Piano e delle azioni da portare avanti insieme per la sua efficace attuazione.