Le persone che hanno partecipato

Michele Gentile

Michele Gentile

  • Componente della Segreteria Provinciale della Federazione degli Statali di Roma della quale diviene Segretario Generale.
  • Componente della Segreteria Nazionale della FP CGIL fino al 1996.
  • Attualmente è Coordinatore del Dipartimento Settori Pubblici della CGIL.

Ha partecipato ai numerosi e successivi cambiamenti che hanno caratterizzato il lavoro e l’iniziativa sindacale nel Pubblico Impiego: dalla legge 93/83 "Legge quadro del Pubblico Impiego", alla nuova disciplina contrattuale rappresentata prima dal D.lgs n. 29/93, divenuto 165/2001, al dlgs 150/2009.

Ha appena pubblicato 2 volumi dai titoli “Lavoro Pubblico: ritorno al passato?” e “Lavoro Pubblico:il passato ritorna” commentando insieme ad altri studiosi la recente Legge Brunetta (15/2009) ed il decreto attuativo 150/2009.

Il suo lavoro è  fondamentalmente rivolto ad affrontare le tematiche contrattuali relative al lavoro pubblico e alle iniziative di riforma delle Amministrazioni pubbliche interloquendo con il Governo centrale ed il Parlamento.

Ha partecipato attivamente alla definizione dei provvedimenti Bassanini (d.lgs 112/98; legge 59/1997) e alla nuova disciplina del rapporto di lavoro del Pubblico Impiego insieme al Prof. Massimo D’Antona.

Ha curato la pubblicazione “Lavoro, Diritti, Democrazia in difesa della Costituzione” sull’opera di Massimo D’Antona.

Ha contribuito alla definizione degli effetti sul lavoro pubblico, sull’organizzazione, sull’innovazione e sulle politiche occupazionali dei provvedimenti varati dai governi.

Ha svolto, come docente, numerosi corsi formativi per quadri sindacali sui temi della contrattazione e dell’innovazione organizzativa producendo allo scopo varie pubblicazioni.

Attualmente è Consigliere del CNEL.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

L'impatto della riforma sulla contrattazione

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

 Riguardo alla contrattazione collettiva, nazionale ed integrativa, il decreto legislativo 150/2009 dà vita a un processo di convergenza non solo normativo, ma anche sostanziale, con il settore privato.

Le norme rispondono alla necessità di costituire il dirigente come rappresentante del datore di lavoro pubblico (identificato in modo ampio nei cittadini-utenti e nei contribuenti), e quindi alla necessità di ribadire i poteri del dirigente in quanto responsabile della gestione delle risorse umane e della qualità e quantità del prodotto delle pubbliche amministrazioni, indicando chiaramente, in risposta allo specifico principio di delega contenuto nella legge n.15 del 4 marzo 2009, quali materie rientrano nell’ambito della contrattazione e quali no.
 A tale finalità, del resto, risponde il principio della inderogabilità della legge da parte della contrattazione, a meno di specifica indicazione della legge stessa, posto dal legislatore in apertura della legge n. 15/2009 a tutela della normativa e dell’autonomia e responsabilità dirigenziale nei confronti dell’invadenza di una contrattazione eccedente i limiti della legge nella pratica degli anni recenti.
Le nuove disposizioni creano un legame forte tra contrattazione decentrata, valutazione e premialità: in particolare, viene rafforzato, in coerenza con il settore privato, il condizionamento della contrattazione decentrata, e quindi della retribuzione accessoria, all’effettivo conseguimento di risultati programmati e di risparmi di gestione.

Il convegno, cui parteciperanno anche le Organizzazioni sindacali, propone un confronto aperto sul tema.

L’evento si svolge in memoria di Ubaldo Poti, primo Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, grande e rimpianto esperto delle politiche del lavoro pubblico.