Le persone che hanno partecipato

Giulio De Petra

Giulio De Petra

Esperto di innovazione tecnologica nelle pubbliche amministrazioni, ha maturato una pluriennale esperienza ricoprendo ruoli di direzione nell’Amministrazione centrale dello Stato e nelle Amministrazioni pubbliche regionali e locali. E’ stato Dirigente della Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA), Direttore generale per l’e-government del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, Direttore dell’area Enti Locali del Centro Nazionale per l’Innovazione della Pubblica Amministrazione (CNIPA), Direttore generale per l’Innovazione della Regione Autonoma della Sardegna e della Regione Calabria, Dirigente di Informatica Trentina, società pubblica della Provincia Autonoma di Trento. E’ stato inoltre membro della Commissione per la Garanzia della Informazione Statistica della Presidenza del Consiglio. E’ attualmente fellow del centro di ricerche Nexa del Politecnico di Torino, membro del direttivo della Fondazione Astrid e membro della direzione del Centro per la Riforma dello Stato, nell’ambito del quale coordina il progetto “Scuola critica del digitale”.

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Ha partecipato a:

SPC, interoperabilità e cooperazione tra le regioni

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

L’idea di consentire che i sistemi siano capaci di “parlarsi” e condividere dati, in modo automatico e secondo regole e standard condivisi, riconosciuti e monitorati, in modo sempre più pervasivo rispetto alle esigenze degli utenti coinvolti (le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le imprese) rappresenta un contenuto chiave delle attuali “policy” in tema di e-government perché tale logica è riconosciuta come indispensabile per la realizzazione di servizi pienamente innovativi.

Si riconosce infatti che l’interoperabilità e la cooperazione applicativa aggiungono qualità ai servizi offerti, consentono di risolvere in molti casi il problema della duplicazione dei servizi e delle informazioni e di superare il rischio che dietro ai servizi non si realizzi un reale cambiamento nel back office dell’amministrazione.

Contribuiscono ovviamente a questa attenzione i progressi fatti sulla strada dell’SPCoop e le regole definite nel Codice dell’Amministrazione Digitale. Ma è anche in una prospettiva di cooperazione interregionale che viene descritto il futuro del prossimo decennio di e-government in Italia, in termini non solo strategici ma anche concretamente operativi. L’integrazione ha consentito alle Regioni di assumere un ruolo attivo nei confronti delle azioni definite a livello nazionale. A livello territoriale, parimenti, sono state sperimentate forme di coordinamento stabili con gli Enti locali che stanno contribuendo al consolidamento dei sistemi regionali

Democrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappresentativa ed aprono nuove opportunità di partecipazione democratica

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Sempre più diffusamente negli ultimi anni, anche in Italia, é cresciuta la richiesta da parte dei cittadini di una più estesa e diretta partecipazione alle decisioni della politica, al loro formarsi ed al loro attuarsi. Questa richiesta si è inestricabilmente collegata al rapidissimo diffondersi dei nuovi strumenti tecnologici di informazione e di comunicazione che hanno così larganente modificato abitudini cognitive, modalità di relazione sociale, stili di vita, tanto da rendere spesso indistinguibili i due fenomeni.

La spinta alla partecipazione ed al rinnovamento della politica si è giovata di strumenti  potenti di mobilitazione e di discussione, e, nello stesso tempo, i nuovi media di relazione sociale hanno abilitato forme inedite di partecipazione e di decisione collettiva, che non sarebbero stati nemmeno immaginabili senza tali strumenti.

Come risposta a questa sempre più forte sollecitazione è cresciuta la consapevolezza delle istituzioni politiche della necessità di una profonda riforma dell’esercizio della azione politica, delle sue procedure, della sua relazione con la società, e, di conseguenza, degli strumenti necessari a sostenere queste intenzioni di riforma, delle tecnologie capaci di abilitare un effettivo rinnovamento della politica.

E’ in questo contesto che può essere collocata l’indicazione che Stefano Rodotà ha fornito  in Tecnopolitica (Laterza 1997) per definire questo rinnovamento, utilizzando il termine di “democrazia continua” : “Parlando di democrazia continua si fa riferimento a strumenti che si differenziano da quelli di tipo rappresentativo perchè vengono adoperati dai cittadini senza ricorrere ad alcuna mediazione...L’accento viene posto sulla fine dell’intermittenza del processo politico per quanto riguarda la presenza dei cittadini, e sul fatto che la nuova continuità non è resa possibile da impulsi o stimoli provenienti dall’alto, ma è affidata anche, o soprattutto, all’iniziativa diretta degli interessati. Ma la continuità non riguarda soltanto la dimensione temporale. Si distende nello spazio dove le reti creano appunto la fine delle interruzioni determinate dalla distanza, aprendo la prospettiva di una face-to-face democracy senza più confini. Proprio questo continuum spazio temporale individua la dimensione istituzionale dell’agire politico e della costruzione della cittadinanza.

Nel corso del convegno sarà presentato il rapporto di ricerca "I media civici in ambito parlamentare: strumenti disponibili e possibili scenari d'uso" realizzato dalla Fondazione Ahref in collaborazione con il Servizio Informatica del Senato.

Dalla trasparenza alla partecipazione civica

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 15:00

Il processo di apertura della pubblica amministrazione italiana è ormai inarrestabile e alla base di un nuovo modo di intendere il rapporto tra governanti e cittadini.  La cultura che si sta diffondendo, infatti, considera le azioni di trasparenza della P.A. non più come un’ulteriore incombenza o un processo calato dall’alto, ma come un percorso consapevole per qualificare un’attiva partecipazione civica. Da questa diversa prospettiva, i cittadini non appaiono portatori di bisogni, bensì di competenze e di idee e,  in quanto tali, sono abilitati a partecipare alle attività di progettazione e di gestione della “cosa pubblica”.   Si vengono così a sviluppare le condizioni per la piena applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto  dalla  nostra Costituzione.

Partendo da questi presupposti e dalle esperienze già realizzate, l’incontro intende creare un’occasione per riflettere sulle  prospettive offerte dai processi di partecipazione civica per la creazione di valore pubblico.

“Think Digi Tank” Strumenti digitali per la ricerca politico-culturale

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 16:30

L'incontro e' dedicato ai think tank italiani, alle loro caratteristiche, al cambiamento e alle prospettive del loro ruolo e, con particolare attenzione, al loro utilizzo degli strumenti digitali e al progetto/concorso avviato dal Centro per la Riforma dello Stato su questo tema.

Obiettivo del convegno e' descrivere la varieta', le potenzialità ed il ruolo che i think tank italiani – fondazioni, centri di ricerca, ma anche associazioni e operatori “organizzati” della conoscenza - possono svolgere per contrastare la crescente debolezza della elaborazione politica e della proposta di policy, e le opportunità offerte in questa prospettiva da un utilizzo consapevole degli strumenti digitali coerenti con questo scopo.

Open data in ambito parlamentare

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 09:30

Nel convegno sarà presentato il dossier "Gli Open Data in ambito parlamentare" in corso di pubblicazione e a breve disponibile on-line  sui siti di Camera e Senato. 
Il dossier è il risultato di uno studio condotto dal Centro Nexa Internet & Società del Politecnico di Torino in cooperazione con i Servizi Informatica della Camera e del Senato.
Lo studio è finalizzato ad analizzare il "fenomeno Open Data" dal particolare punto di vista del Parlamento che, per le sue finalità istituzionali, è sia fruitore che produttore di dati aperti e a diffonderne la conoscenza presso i cittadini, i soggetti interessati ai temi parlamentari e i potenziali sviluppatori di applicazioni web che possano approfondire aspetti diversi e specifici della vita parlamentare. 
Una maggiore conoscenza da parte dei parlamentari - ed in generale di tutti i "decisori pubblici" - delle potenzialità dell'apertura dei dati nel settore pubblico è peraltro fondamentale perché la crescente regolazione normativa in materia non sia da ostacolo ma favorisca uno sviluppo equilibrato e proficuo, anche sul piano economico, dei dati aperti.

 

Sharing e Servizi Pubblici Locali

Roma, 23 Maggio, 2017 | 09:30

La sharing economy è qui per restare. Si sono sviluppate prassi, iniziative e progetti molto promettenti (i.e. car sharing, car pooling, wi-fi di comunità, bike sharing, smart grids, ecc.), così come applicazioni controverse e soprattutto interpretazioni insostenibili dal punto di vista economico. E’ iniziata una fase in cui le politiche pubbliche cominciano a introiettare l’idea dello sharing all’interno delle attività di programmazione delle pubbliche amministrazioni, in particolare quelle locali e territoriali. 

Stanno nascendo nuovi modelli di organizzazione dei servizi pubblici locali, nuove formule per coinvolgere l’utente e abilitare la fruizione consapevole o la co-produzione. In alcuni casi la stessa governance di utilities locali viene ripensata per abilitare la condivisione, collaborazione e cooperazione delle comunità e degli utenti. Come si stanno attrezzando le aziende erogatrici di servizi pubblici locali? Quali accorgimenti organizzativi stanno introducendo nelle proprie strutture aziendali? Che tipo di preparazione e formazione serve per affrontare un cambio di paradigma che si preannuncia dirompente? In che modo questo nuovo approccio può modificare, migliorando o peggiorando, la stessa redditività delle aziende e il modello di business dei servizi pubblici locali?

Alcuni settori, come il trasporto pubblico locale e la distribuzione di energia elettrica, sembrano essere i più toccati da questo cambiamento, anche per effetto dell’utilizzo di nuove tecnologie. Quali sono le migliori prassi e i migliori processi in questi ambiti? Altri ambiti come il settore idrico e quello dei rifiuti sembrano viaggiare con un passo meno accelerato. E’ proprio così?

Ne parleremo con alti dirigenti di pubbliche amministrazioni coinvolte nella programmazione dei servizi pubblici locali, così come con top executives di utilities locali. 

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 2, "Sconfiggere la fame", ma parleremo anche di "Innovazione e infrastrutture", "Città e comunità sostenibili" e "Consumo e produzione responsabili"