Le persone che hanno partecipato

Ferdinando Mulas

Ferdinando Mulas

Dal 1993, in qualità di Dirigente informatico, ricopre il ruolo di Direttore dell’Ufficio per lo Sviluppo e la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria presso il Ministero della Giustizia. Da responsabile del CED dell’Amministrazione Penitenziaria nel 1978 a Responsabile del servizio informatico presso l’Ufficio per la Giustizia Minorile nel 1984; Analista di sistemi presso l’Ufficio Automazione del Ministero della Giustizia dal 1987 al 1990. Numerosi i progetti di automatizzazione avviati e realizzati sia a supporto delle attività istituzionali dell’Amministrazione nel settore dell’Esecuzione Penale (Sistema SIAP/Afis per la gestione dei detenuti ed applicazioni complementari collegate) sia a supporto dell’attività di gestione delle risorse in dotazione all’Amministrazione (sistema per la gestione del personale; sistema per la gestione dei beni strumentali; sistema per la gestione economico-patrimoniale e finanziaria; sistemi per la gestione dei processi documentali). Ha avviato e realizzato il sistema informativo direzionale (SIDAP) e il Data Warehouse dell’Amministrazione Penitenziaria. Coinvolto in importanti attività sia dall’Autorità per l’Informatica nella P.A., nella valutazione dei Piani Triennali presentati dalle Amministrazioni Pubbliche e nella partecipazione a Gruppi di Lavoro tecnici, sia da CONSIP, quale componente in varie Commissioni di Aggiudicazione in gare d’appalto per la P.A.

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Ha partecipato a:

Il documento elettronico e la dematerializzazione: il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

La bozza del “nuovo” Codice dell’amministrazione digitale in via di approvazione è già stata oggetto di molteplici commenti.

In particolare molte attese sono concentrate sugli aspetti del CAD cruciali per la gestione dei documenti in una fase caratterizzata in questo settore da molta confusione per l’opacità dei diversi - e non sempre dichiarati - interessi in gioco e per le complicazioni inutili che hanno segnato, fino ad oggi,  la razionalizzazione di questo processo. Solo per dare fare due esempi:

  • la sequenza obbligatoria di firme digitali e procedure complicate e inapplicabili previste dalla prima normativa tecnica del 1994 e dalle disposizioni del 1998;
  • la altrettanto inapplicabile (e inapplicata) distinzione tra originale unico e non unico stabilita dalla delibera Cnipa 11/2004,  un nodo che si è cercato nel corso del 2009 di risolvere con un taglio netto approvando nell'ambito del dlgs 185/2009 sulle misure anticrisi una norma per cui sarebbe sufficiente la firma digitale di chi detiene l’originale del documento analogico per digitalizzarlo in modalità sostitutiva.

Come interviene l’attuale CAD in questo ginepraio di disposizioni all’interno del quale è sempre più difficile orientarsi con certezza dei risultati? Il convegno intende affrontare le criticità da superare per far si che le potenzialità intrinseche al processo di demataerializzazione diventi uno degli assett di una Pubblica Amministrazione moderna.

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