Le persone che hanno partecipato

Andrea Maffeis

Andrea Maffeis

Andrea Maffeis, 35 anni, vive e lavora a Bergamo. Dopo la Laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio al Politecnico di Milano, ha collaborato, in qualità di assegnista di ricerca, con un dipartimento dello stesso ateneo occupandosi di GIS, Database Topografici e controlli di qualità di dati geografici. 
Dal 2009 è funzionario del Comune di Bergamo dove ha curato la realizzazione del geoportale comunale e del portale di servizi online della direzione Territorio. Da sempre entusiasta di mappe e dati geografici, nel corso del tempo si appassiona, seguendone alcuni progetti, anche a tematiche innovative riguardanti e-government, digitalizzazione ed open data. 
Attualmente è responsabile del Servizio Sistema Informativo Territoriale e Statistica del Comune di Bergamo. 

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Ha partecipato a:

La posta elettronica certificata: opportunità per i cittadini e obblighi per le pubbliche amministrazioni

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 10:00

La posta elettronica certificata è uno degli elementi essenziali del processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione. Il recento lancio della PEC è occasione per fare un'analisi delle potenzialità e delle resistenze alla diffusione di questo strumento.

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Per ascoltare la registrazione completa  dell'evento cliccare QUI

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".