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Quanto è verde il mio computer?

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

L’attualità del clima nell’agenda internazionale impone al settore ICT di adeguarsi e di tenere in giusta considerazione se e come possa contribuire alla sostenibilità ambientale di se stessa e di altri settori. L’ICT gioca un duplice ruolo rispetto all’ambiente. E’ una sorgente di CO2, soprattutto a causa dei consumi energetici dei computer, ma è anche e soprattutto un formidabile motore ridurre le emisioni di CO2  mediante la realizzazione di servizi web che riducano spostamenti, ottimizzino attività  e consentano la de materializzazione. Questo secondo aspetto è considerato potenzialmente superiore al quello negativo di quattro  o  volte da qui al 2020. 

Il green computing si occupa di progettare e costruire computer meno inquinanti e meno energivori, tenendo conto di ogni fase del ciclo di vita, incluso dunque lo smaltimento. Per le Pubbliche Amministrazioni un elemento di sempre maggior importanza è rappresentato da acquisti green, ma anche dalle riduzione dei consumi energetici delle infrastrutture ICT.

Un elemento di crescente attenzione sono i Data Center e come renderli più efficienti dal punto di vista energetico, come suggerito anche dalla Commissione Europea nel codice di condotta proposto.  All’efficienza energetica dei data center verrà dedicata una  prima riflessione nel convegno, efficienza energetica consentita da una serie di fattori hardware, ma anche software.

La virtualizzazione infatti consente di compattare le infrastrutture, facendo risiedere su un serve fisico più server virtuali. E in prospettiva il cloud computing porterà sempre di più a decentralizzare le applicazioni software  presso fornitori di servizi a cui accedere attraverso Internet. Questo significa che sempre di più Internet diventa una infrastruttura chiave anche per accedere a Software visto come un Servizio  (SaaS). In un ottica di green ICT va dunque considerato anche l’aspetto relativo al contributo all’emissioni di GHG dato proprio dai servizi erogati via web. Contributo che è  certamente più basso di quello di molte attività tradizionali o di un’ICT tradizionale , ma non trascurabile, come recenti indagini hanno evidenziato. Vedremo dunque come grossi player lo  tengono in considerazione per mini mizzarlo . Inoltre  considereremo  anche se e come comportamenti responsabili da parte degli utenti su questo tema possano svilupparsi e diffondersi attraverso i social network.  Le PA possono giocare un  ruolo formidabile nello sviluppo di servizi Web, di cui devono sapere prevedere l’impatto e le ricadute ambientali, ma agendo anche sulla consapevolezza dei cittadini a cui  servizi web sono rivolti.

Infine di occuperemo del tema dei rifiuti elettronici, dello stato dell’arte  dell’attuazione della normativa sulla raccolta e smaltimento ambientalmente corretta e sulla possibile evoluzione della normativa verso la sua completa attuazione.

Il convegno, proprio per l ricchezza  e varietà di spunti di riflessione sul fronte del Green ICT è rivolto ai vari  stackholder del Green computing : in primis alle PA, anche ai fornitori di hardware  e servizi web, ma anche ai cittadini.