Le persone che hanno partecipato

Elisabetta Schietroma

Elisabetta Schietroma

Elisabetta Schietroma, nata in Roma il 22/05/1950.

Laurea in Giurisprudenza nel 1973.

Conoscenza lingue inglese e francese.

Assunzione in ACI nel 1975, Dirigente nel 1981, qualifica di Dirigente Generale nel 1998.

Direttore della Direzione Studi e Ricerche ACI.

Nel corso della sua carriera, nell’Ente ha ricoperto diverse cariche nell’ambito delle aree di intervento ACI, assumendosi la responsabilità in diversi settori quali: Infomobilità – Turismo – Servizi Delegati (Tasse e PRA)  - Studi e Ricerche.

Ha curato l’organizzazione culturale e scientifica degli eventi culturali ACI (Conferenza del Traffico – Convegni Tecnici ) e promosso progetti ed attività a carattere internazionale con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), dando impulso all’avviamento delle attività della Fondazione Caracciolo  - Centro Studi dell’ACI.

Ha coordinato e collaborato alle principali pubblicazioni scientifiche e tecniche dell’ACI.

Attualmente è Direttore Responsabile della Rivista Giuridica della Circolazione e dei Trasporti edita on-line.

Ha partecipato e partecipa attivamente a Commissioni, gruppi di lavoro, Comitati scientifici attinenti i settori mobilità/sicurezza/trasporti/ambiente; quali ad esempio: Comitato Nazionale per la Sicurezza Stradale c/o il CNEL; Comitato Fondo Garanzie e Vittime della strada; Comitato Scientifico Master di II° livello sulla Mobilità Sostenibile; Comitato Scientifico Rivista “Sistemi di logistica”; Comitato Scientifico Centro di Ricerche interuniversitario Sicurezza Stradale Roma Tre; Comitato ACI Ministero delle Finanze per la riforma delle Tasse automobilistiche; Comitato ACI Rai per la realizzazione della rubrica di Infomobilità Onda Verde.

Membro dei Consigli di Amministrazione di alcune società di settore (Movitrack/ Guida Sicura  etc..).

Segretario e responsabile Studi e Ricerche della Fondazione Caracciolo Centro Studi ACI.

Ha svolto attività formativa e di docenze sia per la funzione manageriale in ACI sui temi della mobilità e sicurezza, sia conducendo seminari su richiesta di Organismi esterni (conducenti professionisti – giornalisti di settore – referenti di educazione stradale ).

Relatore e coordinatore di innumerevoli eventi culturali a carattere locale, nazionale e internazionale.

Ha promosso molteplici iniziative di formazione sui temi della mobilità, sicurezza ed educazione stradale (es. coordinatore scientifico di seminari nel corso post-universitario per la sicurezza stradale c/o l’Università Roma Tre)

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Ha partecipato a:

Politiche e Tecnologie per la sicurezza dei cittadini e del territorio

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

I cittadini chiedono sicurezza. Di fronte alle paure provocate dal cambiamento sociale, aumenta la domanda di sicurezza in tutte le sue declinazioni: sicurezza come vivibilità e contrasto al degrado nelle periferie, sicurezza come ripensamento dello spazio urbano, sicurezza come controllo del territorio dalla microcriminalità, sicurezza nelle strade e sulla strada.  

Alla sfaccettata quanto indefinita domanda sociale di sicurezza, le amministrazioni stanno rispondendo con politiche innovative, basate sull’utilizzo intelligente e forse ineludibile delle nuove tecnologie. In questo contesto, la “sicurezza urbana”, come introdotta nel “Pacchetto Sicurezza”, è certamente la novità rilevante che si sta declinando sul territorio in particolare con l’ausilio degli apparati elettronici. Le nuove tecnologie si stanno diffondendo nelle città e trovano una loro applicazione nella prevenzione e nel controllo del territorio in particolare laddove si stanno sperimentando inedite formule di collaborazione sul tema della sicurezza urbana, tra Polizie Locali, Amministrazioni e Forze dell’Ordine.

A questo riguardo tuttavia, proprio i moderni sistemi tecnologici per il controllo del territorio (che sia per monitorare strade o edifici) pongono interrogativi importanti sul bilanciamento tra l’esigenza di sicurezza e la necessità di tutelare il diritto alla privacy dei cittadini. Il convegno è l’occasione per affrontare i temi paralleli e congiunti degli strumenti e delle politiche per la sicurezza, e della cooperazione tra enti e soggetti, leggendoli nel quadro delle garanzie di diritti che necessariamente deve accompagnare questi ragionamenti.