Le persone che hanno partecipato

Paolo Coppola

Paolo Coppola

Laureato in Scienze dell'Informazione, Paolo Coppola è Professore associato di Informatica all’Università di Udine. Assessore all'Innovazione e e-Government nel Comune di Udine, dal 2016 fino al 2018, è stato presidente della Commissione parlamentare sulla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Ha iniziato a insegnare HTML al corso di laurea in scienze e tecnologie multimediali quando aveva 26 anni. A 32 era direttore del centro di calcolo, a 33 professore associato. Ricercatore di informatica teorica, ha insegnato programmazione, ma anche informatica per i beni culturali e logica matematica. Visiting professor a Parigi XIII e fondatore di uno spin-off universitario che sviluppava software per dispositivi mobili già nel 2006. Pioniere degli open data in Italia, si è fatto promotore di una serie di progetti innovativi come, ad esempio, e-part per le segnalazioni dei disservizi online e openMunicipio per avvicinare i cittadini all’attività del consiglio comunale e della giunta. Alla Camera dei Deputati si è impegnato a 360 gradi sui temi dell’agenda digitale. Insieme a Stefano Quintarelli ha proposto il progetto SPID e ha fondato e promuove l’intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. Nel 2021 viene scelto come Esperto della Presidenza del Consiglio per lavorare alla digitalizzazione della pubblica amministrazione insieme al Ministro per la transizione digitale Vittorio Colao.

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Ha partecipato a:

Barcamp di InnovatoriPA

Fiera di Roma | Roma, 11 Maggio, 2011 | 10:00

La PA scopre il web sociale ma come lo sta presidiando? Si tratta solo di presenza o di vera interazione? A questa e ad altre domande si proverà a rispondere con dei casi concreti di amministrazioni pubbliche che stanno sperimentando il social web e il valore della partecipazione in rete sui Social Network e sui Social Media.  Le aziende del settore, italiane ed estere, proveranno ad interpretare e a suggerire un modello di presidio del web sociale da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Secondo la formula del barcamp amministratori, tecnici, esperti, appasionati e utenti si incontreranno per lavorare insieme sul tema e sulle soulzioni della PA sul web sociale. Il format usato per le presentazioni dei progetti delle amministrazioni e per le soluzioni delle aziende è quello di IGNITE.

Ricordiamo che mentre per l’iscrizione al Barcamp si  deve usare il Wiki dedicato,  per entrare in Fiera è comunque necessario accreditarsi a FORUM PA 2011. (vi consigliamo di farlo on line per evitare le code in ingresso).

Le amministrazioni che volessero presentare il proprio progetto possono mandare una breve desrcizione tramite la form a questo link.

hashtag
#innovatoripa#forumpa

guarda la presentazione di Gigi Cogo, Community Network Regione Veneto, InnovatorePA

Il Barcamp InnovatoriPA è realizzato con il sostegno di REGIONE LOMBARDIA.

Amministrare 2.0

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 16:00

Innovazione sociale e smart city / Social innovation and smart city

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 09:30

Mettere al centro il tema dell'innovazione sociale è indispensabile per non ridurre il dibattito sulla smart city alla mera dimensione tecnologica dell'innovazione. Le smart city devono essere considerate, infatti, come un sistema sociotecnico dove le diverse dimensioni  e gli attori sociali ed economici si complementano per trovare soluzioni innovative (ma soprattutto efficaci e sostenibili) alle questioni avvertite come importanti e urgenti dai cittadini. La città rappresenta un laboratorio naturale per l'emersione e il consolidamento delle soluzioni innovative, in quanto luogo di incontro delle energie, delle competenze e delle opportunità. L'Italia è il Paese dei mille laboratori di innovazione sociale, per la sua storia e le sue caratteristiche, con le sue migliaia di piccole, medie e grandi città. In questo convegno alcune città italiane presentano i laboratori aperti sui loro territori e si confrontano tra loro, alla ricerca di un nuovo modello di governo e di strumenti concreti per renderlo operativo. Dalla gestione dello spazio pubblico ai servizi alla persona, dal sostegno alle imprese sociali e innovative alla gestione dei rifiuti, la differenza è nel "come" .

When analyzing a smart city, the debate needs to focus on the role of social innovation rather than the mere technological innovation. Smart cities may be described as a socio-technical system, where the different elements come together to identify innovative solutions to address unresolved issues related to quality life, economical growth, unemployment.

Modelli di gestione pubblico-privata dei progetti Smart City / Private and public management models for smart city projects

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

Le iscrizioni sono chiuse, per chi fosse interessato si suggerisce la partecipazione al  convegno co.11.

Il laboratorio, a cui partecipano città, esperti ed imprese, continua idealmente i lavori iniziati con il convegno che lo precede e ha l'obiettivo di produrre nuove ipotesi e considerazioni su modalità inesplorate per finanziare le smart city e governare la gestione pubblico/privata dei progetti.
Following the previous conference the lab explores new strategies for smart city financing and public-private governance.

 

 

 

Progettare lo spazio pubblico intelligente / Planning intelligent urban space

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 11:30

Aziende fornitrici di prodotti e servizi ed esperti smart sono invitati ad un incontro su tre casi di studio relativi a spazi pubblici per i quali si pone la domanda: procedure e tecnologie "smart" sono in grado di rendere questi spazi più gestibili, sicuri, fruibili, in una parola più intelligenti?

Il Comune di Torino  presenterà l'area di Porta Palazzo nella quale si registrano elementi di criticità (degrado, pluralità di funzioni, multiculturalità) ma anche grandi opportunità quale spazio urbano dell'incontro di mondi, odori e sapori con elevatissima dinamicità.
( collaborazione dell'arch. Giacomo Leonardi)

Il Comune di Bolognapresenterà "Piazza Verdi", intervento di riqualificazione in corso di completamento, che registra aspetti problematici in relazione alla compatibilità di usi, alla fruizione da parte di soggetti molto diversi e al necessario ampliamento del processo di rigenerazione ad un'area più vasta.

Il dott. Simone Tani, Dirigente della Promozione Economica del Comune di Firenze, presenterà le problematiche relative alla mobilità del Centro Storico, in particolare della zona dell'Oltrarno nella quale é in corso una sperimentazione che cerca di conciliare la protezione di una zona delicata con le esigenze di mobilità dei cittadini.

La conduzione del laboratorio é a cura dell'arch. Chiara Pignaris e dell'arch. Giovanni Ginocchini

IN COLLABORATION WITH "BIENNALE PUBLIC SPACE"
Can smart technologies and procedures enable public spaces more efficient, secure, livable, in a word, more intelligent?
Products and services providers and smart experts will debate on urban innovation issues analyzing three case studies.

City of Turin will bring the attention on the Porta Palazzo case were urban conflicts, social exclusion  and integration dynamics with new immigrants present problems and opportunities.
(collaboration of arch. Giacomo Leonardi)

City  of  Bologna will show how the regeneration project of Piazza Verdi is going on, how the development strategies sensitive to social and functional diversity are being faced and why the process must be expanded.

Simone Tani, Head of Economic Promotion for Florence, will present the issues related to the mobility in the Old Town, particularly in the Oltr’arno area where has been carried out an experiment that tries to reconcile the “protected zone” with mobility needs of citizens.

The laboratory is run by the arch. Chiara Pignaris and arch. Giovanni Ginocchini

 

PA digitale per l’Italia digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

La digitalizzazione della PA, che ha un peso centrale negli obiettivi di risparmio e di rilancio del sistema Paese, ha ormai una linea condivisa e una struttura dalle gambe robuste su cui poggiare. Quale è il ruolo riservato all’agenda digitale all’interno delle politiche di riforma avviate dal governo? In che modo il lavoro che sta portando avanti l’Agenzia per l’Italia Digitale e della struttura di missione di Francesco Caio si integra con gli indirizzi della Politica nazionale? Quale sarà il modello di convolgimento degli enti locali nell'attuazione dei piani di passaggio al digitale? Al centro dell’evento il confronto tra AgID, Politica e big player chiamati ad un rapporto di vera partnership per raggiungere un obiettivo a cui si lavoro da tempo.

Competenze digitali in Italia: come colmare un vuoto che rischia di minare il nostro sviluppo

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 09:30

Le Linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale sono lo strumento strategico ed operativo fondamentale l’innesco di un circolo virtuoso tra la domanda di servizi, di partecipazione, l’offerta da parte delle organizzazioni pubbliche e private e lo sviluppo di professionalità innovative e adeguate per la rivoluzione digitale. Il Programma Nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali, promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale, presenta a FORUM PA 2014 la versione definitiva delle Linee guida dopo la conusltazione pubblica degli scorsi mesi.

Il risultato ambizioso che si vuole conseguire nel prossimo triennio è lo sviluppo delle competenze digitali italiane almeno ai livelli medi europei, valorizzando e rendendo prassi comune le eccellenze che già ci sono ed una tale impresa non può che avere responsabilità condivise, tutti sono chiamati in causa: istituzioni, pubbliche amministrazioni, mondo delle imprese, mondo della scuola e delle università, organizzazioni sindacali. Ma ciò che è più importante è che un progetto così ambizioso non può fare a meno di un forte e continuo endorsement politico che collochi le competenze digitali come chiave di volta di qualunque politica di sviluppo ed innovazione del nostro Paese.

Il Paese riparte dalle città. Smart City, Agenda Digitale e Agenda Urbana.

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 14:30

Le idee, i progetti e le singole iniziative che si sono sviluppate in questi anni sul tema della smart city devono essere collocate all’interno di una strategia di sviluppo territoriale chiara e di un quadro tecnologico coerente. Il tema della governance della smart city è perciò cruciale, come modalità di collaborazione tra gli attori locali e la cittadinanza attiva. Dalle città può venire un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi nazionali della strategia Europa 2020 sia per quanto riguarda l’Agenda digitale (interoperabilità, identità digitale, cloud, patromonio informativo pubblico, mercato unico); sia per quanto riguarda l’Agenda urbana nazionale intesa come insieme di politiche di occupazione, ricerca e sviluppo, clima ed energia, istruzione e formazione e lotta povertà. L’Italia è chiamata dall’UE ad elaborare una nuova politica a carattere ordinario per le città.

Pensare digitale. La visione strategica del futuro

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 10:30

Le tecnologie digitali, sempre più pervasive, obbligano i governi e la politica a riconoscere la necessità di cambiare profondamente paradigmi sociali ed economici che si erano consolidati. Diventa così necessario, soprattutto per i decisori, “pensare digitale”, agire nel digitale, tenendo conto dei cambiamenti prodotti e producibili nelle relazioni e negli scambi sociali ed economici.
Il passaggio che stiamo vivendo in questi mesi, in cui si sdoganano le tecnologie digitali riconoscendo loro un’importanza che va oltre il semplice “efficientamento” dei processi e la riduzione dei costi delle attività, è un passaggio obbligato, ma è preliminare e insufficiente.

Nella Carta d’intenti per l’innovazione, che ha raccolto l’adesione di decine di cittadini e di parlamentari, promossa dall’associazione SGI, si sono identificati alcuni concetti di base per lo sviluppo strategico: la sostenibilità, l’openness, la centralità territoriale, suggerendo così una direzione di marcia.

La proposta è così portare i diversi attori (politica nazionale, istituzioni territoriali, associazioni,  imprese) ad un confronto strategico su due punti:

  • quali caratteristiche/parole chiave devono definire lo scenario che si vuole realizzare;
  • quali condizioni deve realizzare la politica per costruire il percorso di realizzazione.

Il Piano di Crescita digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 10:00

“Le policies dell’innovazione italiana hanno tradizionalmente pensato più a digitalizzare processi esistenti, invece di utilizzare il digitale come leva di trasformazione economica e sociale.

Ma l’agenda digitale è invece un’occasione di trasformazione essenziale per perseguire i grandi obiettivi della crescita, dell’occupazione, della qualità della vita, della rigenerazione democratica nel paese. E se si mettono al centro delle azioni i cittadini e le imprese, l’innovazione digitale diventa è un investimento pubblico che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese.”
Con questa lucida introduzione comincia il documento sulla Strategia italiana per la Crescita digitale  che il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato e che è lo sfondo di questo convegno che vuole tracciarne i profili di fattibilità e le linee di attuazione assieme ai responsabili delle politiche: Agid, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regioni, aziende ICT e loro associazioni.

Digital first: costruire una vera cittadinanza digitale per cittadini e imprese

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 09:30

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Esiste un cittadino digitale? Chi è? Quali sono i suoi bisogni e le sue aspettative? Cosa significa PA digitale oggi? In realtà possiamo dire che la distinzione tra una PA digitale e una “PA non digitale” non ha più molto senso: il digitale non è uno strumento né un settore della nostra vita economica, sociale, relazionale, culturale ma è l’ecosistema in cui è immersa la nostra vita, almeno nei paesi ad economia avanzata. In questo senso l’Agenda digitale è l’agenda dello sviluppo del Paese e la PA digitale è semplicemente una PA migliore, più veloce, più semplice, più vicina ai cittadini, più adatta a produrre “valore pubblico” per i contribuenti. Questa la riflessione da cui parte il convegno di scenario sul tema, diretto dal direttore dell’AgID Antonio Samaritani, con l’obiettivo di evidenziare i passi ancora da compiere (in tema di norme e linee guida, competenze, processi e modelli organizzativi,  tecnologie, comportamenti) per ottenere un reale cambiamento che si rifletta nella vita dei cittadini e delle imprese. Con un presupposto: la cittadinanza digitale non è possibile senza la partecipazione attiva, per cui i nuovi modelli di amministrazione dovrebbero considerare i cittadini e le imprese non come semplici consumatori ma come co-designer dei servizi.

Il convegno si svolge in collaborazione con Agendadigitale.eu 

Il valore pubblico nella riforma della PA

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 09:30

Il Valore Pubblico può divenire la nuova frontiera delle performance? Questa la domanda – guida di questo convegno in cui il confronto partirà da un principio cardine: la missione istituzionale di ogni PA è la creazione di Valore Pubblico a favore dei propri cittadini.

Un ente genera Valore Pubblico quando riesce a gestire in maniera razionale le risorse a disposizione, valorizzando il proprio patrimonio intangibile in modo funzionale al soddisfacimento delle esigenze dei cittadini e della comunità di riferimento.

Come può una PA, nella pratica, mettere le proprio performance a sistema e finalizzarle verso lo scopo nobile del mantenimento delle promesse di mandato e del miglioramento delle condizioni di vita dell’ente e dei suoi utenti e stakeholder?

Occorre mettere a sistema le performance programmate per evitare che l’inseguimento delle centinaia di performance attese, ad opera dei tanti dipendenti e dirigenti di un ente per il tramite delle molte unità organizzative di appartenenza, si trasformi in tante attività scomposte e tra loro scoordinate. Bisogna conferire alle performance una direzione e un senso. Il concetto di Valore Pubblico potrebbe guidare quello delle performance, divenendone la “stella polare”. E le performance potrebbero venire valutate per il loro contributo individuale, organizzativo o istituzionale al Valore Pubblico.

Come declinare questo nobile concetto in azioni operative e misurazioni concrete? Sul tema si confronteranno le prospettive di accademici, operatori e amministratori delle PA.

Per approfondiemnti leggi il dossier "Valore pubblico: cosa è, come si crea, misura e applica", a cura di Enrico Deidda Gagliardo su www.forumpa.it. 

Il convegno sarà anche l'occasione per lanciare un Laboratorio virtuale, su scala nazionale, sul tema del "Valore Pubblico", coordinato dal Direttore Scientifico del Master PERFET, Prof. Enrico Deidda Gagliardo, dell'Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con FPA.

Il futuro del lavoro, Il lavoro del futuro

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

La crescita economica ha comportato per secoli l’incremento dell’occupazione e maggiori opportunità di un lavoro stabile. Questo binomio in questi anni si sta spezzando e sempre più spesso vediamo segni di ripresa che non coinvolgono però il lavoro, anzi, a volte lo riducono ulteriormente. Anche lo sviluppo tecnologico è stato visto sino ad ora come crescita di opportunità, ma anche in questo caso il futuro disegna incertezze e paure. Robotica, Intelligenza artificiale, Industria 4.0 vorranno dire minori opportunità di occupazione o solo occupazione diversa e più qualificata? E in questo caso sarà per tutti o le disparità aumenteranno e una fascia sempre più consistente di popolazione si troverà ai margini?

L’amministrazione pubblica è un attore fondamentale, anche se non unico, delle politiche attive del lavoro, ma ancora prima delle misure per favorire l’occupazione è necessario che si interroghi su quale sarà il futuro del lavoro nella società dei dati e dell’informazione.

Questo evento di “scenario” si propone di investigare il tema da tre punti di vista: quello della sostenibilità sociale ed economica di uno sviluppo slegato dall’occupazione; quello della partecipazione dei cittadini e delle forze sociali per disegnare uno sviluppo equo ed inclusivo; quello delle tecnologie che sono insieme fonte di speranza e d’inquietudine.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 8, "SBuona occupazione e crescita economica", ma parleremo anche di "Innovazione e infrastrutture".

Verso una strategia nazionale sulle competenze dei dipendenti pubblici

Roma, 15 Maggio, 2019 | 15:00

Per affrontare il tema della grave carenza di competenze digitali del personale delle pubbliche amministrazioni è in corso un intervento organico da parte del Dipartimento della funzione pubblica per la definizione di un framework, e le relative azioni di valutazione e formazione in tema di competenze digitali, rivolto a tutto il personale del pubblico impiego.

L’introduzione del Syllabus quale strumento guida in questo processo è sicuramente un’ottima base per il lavoro di diffusione capillare delle competenze digitali nella PA, ma quali sono i prossimi passi e quali strategie saranno messe in campo per sostenere con maggiore forza una necessaria accelerazione al cambiamento? Quali azioni e quali spinte saranno attivate per porre rimedio a uno dei principali ostacoli al programma di trasformazione digitale della PA?

A partire dalle finalità e dalla struttura del Syllabus, l’incontro vuole essere un’occasione di confronto con i responsabili delle risorse umane, della formazione, della transizione digitale delle PA, ma anche con tutti i dipendenti pubblici e i cittadini a vario titolo interessati al tema delle competenze digitali.

 

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

Un nuovo orizzonte per le performance delle PA: il valore pubblico

Roma, 14 Maggio, 2019 | 15:00

A 10 anni dall’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/09 e dalla conseguente introduzione nelle amministrazioni pubbliche del cosiddetto “ciclo della performance” appare ormai evidente come il fine ultimo di tale ciclo sia rappresentato dalla misurazione e valutazione del valore pubblico che le amministrazioni riescono a generare con il loro operato. Il concetto di valore pubblico ha trovato una prima definizione “istituzionale” nelle Linee Guida del Dipartimento della Funzione Pubblica: il vero successo di una PA può essere espresso dalla sua capacità di migliorare il livello di benessere percepito dalla sua utenza o dalla sua comunità di riferimento rispetto alle condizioni di partenza (impatto esterno).

Per conseguire questo traguardo, le PA dovrebbero finalizzare verso il Valore Pubblico: - sia la propria performance organizzativa che la performance individuale (performance di ente), finora perseguite con approccio adempimentale e autoreferenziale, prendendosi cura della salute delle proprie risorse economico-finanziarie, strumentali e, soprattutto, umane (impatto interno). - sia i rapporti multi-livello tra diversi enti e con soggetti privati (performance di filiera), finora gestiti in maniera intermittente e valutati in modo inadeguato tramite indicatori propedeutici (ad es. i finanziamenti alla nascita di Unioni di Comuni o di partnership pubblico-privato) o intermedi (ad es. la capacità di spesa dei finanziamenti europei).

Occorre spostare il baricentro della valutazione della performance di filiera sugli indicatori finali, ovvero sulle ricadute nei confronti degli utenti, delle comunità, dei territori sia in termini di quantità e qualità dei servizi che, soprattutto, di effetti prodotti (ad es. l’infrastrutturazione di un territorio; l’indotto economico o il livello occupazionale dei progetti di sviluppo; il livello di salute professionale; la qualità ambientale, ecc). E ciò, ricordandoci che al cittadino non interessa quale Ente o quale suo ufficio eroghi il servizio, ma solo come si sia modificato il proprio stato di bisogno (se si sta meglio o si sta peggio).

Per generare valore pubblico oggi, aumentando la probabilità di crearlo anche domani a favore delle generazioni future, occorre che le azioni di miglioramento della performance di ente e di filiera siano accompagnate dalla cura delle c.d. condizioni abilitanti quali la digital transformation, la formazione delle competenze, la partecipazione civica, la spinta gentile al cambiamento, la gamification, ecc..

Il Convegno si articolerà in 3 sessioni:

- nella I sessione ci si chiederà che cosa è il valore pubblico? Come si crea? Come si misura? Quale rapporto con la performance?

- nella II sessione si cercherà di declinare il concetto di valore pubblico con riferimento al ciclo delle performance delle PA dei 4 diversi comparti.

- nella III sessione si esploreranno alcune condizioni abilitanti per creare valore pubblico.

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 14 Giugno, 2022 | 09:00