Le persone che hanno partecipato

Giuseppe Maddalena

Giuseppe Maddalena

Il Dott. Giuseppe Maddalena è nato a Napoli il 09.07.1947. Laureato in Giurisprudenza, è Procuratore legale ed è specializzato in diritto penale e processuale penale. Entra in Polizia nel 1971 e viene assegnato, come prima sede, alla Questura di Reggio Emilia poi ad Alessandria, dove ricopre vari incarichi, tra cui quello di Capo di Gabinetto. Questo periodo lo vede impegnato in una intensa attività investigativa antiterrorismo di contrasto alle Brigate Rosse. Negli anni 1986 – 87, trasferito alla Criminalpol della Liguria si interessa di criminalità organizzata per lunghi periodi in Calabria, Puglia e Sicilia per lo svolgimento di indagini relative a omicidi e sequestri di persona riconducibili ad associazioni per delinquere di stampo mafioso, culminate anche con alcune delle prime operazioni di sequestro di patrimoni illegali.

Primo Dirigente dal 1988, nel 1992, viene assegnato alla neonata Direzione Investigativa Antimafia, dove, precorrendo i tempi, crea l’Ufficio Informatico, con l’applicazione dell’informatica nelle attività di indagine. Dirigente Superiore nel 1995 dirige il servizio di analisi criminale, nel 1997 viene nominato Direttore del Servizio Polizia Scientifica avvia una profonda ristrutturazione di tutta l’attività tecnica a supporto delle investigazioni di polizia giudiziaria, instaurando stabili rapporti di collaborazione con i più importati Organi collaterali stranieri, tra i quali spiccano l’F.B.I., il Bundeskriminalamt tedesco, Scotland Yard e la Polizia Giudiziaria francese.

Da una sua l’idea nasce lo S.P.A.I.D. (Sottosistema Periferico per l’Assunzione su strada delle Impronte Digitali), idea apprezzata dalla Comunità Europea che ne ha finanziato addirittura il prototipo, sue sono le progettualità sulla banca dati dei volti, su sistemi di telesorveglianza “intelligente” a distanza Nel 2000 è Direttore del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”, nel gennaio 2001, promosso alla qualifica di Dirigente Generale di livello C. è nominato questore di Reggio Calabria dove coordina con efficacia la lotta alla ‘ndrangheta, con la cattura di 36 latitanti, riuscendo a ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

Rientrato a Roma, ricopre numerosi incarichi di vertice – tra cui la direzione degli Ispettorati di Pubblica Sicurezza presso il Viminale e presso la Camera dei Deputati – , fino al 2005, quando promosso alla qualifica di Dirigente Generale di livello B e nominato Direttore della Direzione Interregionale della Polizia di Stato per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria. Il 1 gennaio 2008 viene nominato Prefetto e, dopo aver guidato la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione della Polizia di Stato, viene destinato a svolgere le funzioni di Direttore Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale, incarico che ricopre attualmente.

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Ha partecipato a:

Sicurezza e privacy

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 10:00

Non c’è dubbio che in questo preciso momento temporale il tema della sicurezza rappresenta la prima priorità della società e dell’economia italiana. Occorre, però, spendere qualche parola in più per chiarire i termini della parola “sicurezza”, ricordando come il concetto di “sicurezza” abbia sfaccettature molto diverse tra loro. Così come altrettanto numerosi sono gli attori impegnati sul tema: Ministeri, Forze dell’Ordine, Forze armate, Protezione Civile, Autonomie Locali, Imprese.

In ognuno dei diversi aspetti, la sicurezza è un tema che suscita grande preoccupazione perché attiene alla vita personale di tutti. Le tecnologie, in questo senso, rappresentano un valido supporto , soprattutto quando si parla di prevenzione: ci hanno consegnato la possibilità di prevedere, di prevenire, di monitorare, di proteggere persone, cose e informazioni.

Ma le tecnologie devono essere governate dall'uomo: vanno scelte e utilizzate sulla base di obiettivi, regole e processi ben definiti. L’appuntamento mette al centro la riflessione su quanto di quello che la tecnologia consente è anche giuridicamente nel rispetto della normativa sulla privacy?

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