Le persone che hanno partecipato

Stefano Epifani

Stefano Epifani

Stefano Epifani è docente universitario e giornalista.

È Presidente del Digital Transformation Institute (http://www.digitaltransformationinstitute.it), istituto di ricerca nato nel 2016 dedicato ai temi della trasformazione digitale fondato - tra gli altri - da Google, Facebook, Cisco ed ENI. In questo ruolo definisce le politiche strategiche dell’Istituto, che si occupa di ricerca sul fronte della trasformazione digitale analizzando per organizzazioni pubbliche e private le dinamiche di questo fenomeno.

Dal 2012 dirige Tech Economy (http://www.techeconomy.it), uno dei principali web magazine italiani sui temi della trasformazione digitale e sugli impatti della tecnologia su economia e società. Insegna Social Media Strategy in Sapienza, Università di Roma e all’Università Carlo Bo di Urbino. Ha insegnato economia dell’innovazione in Italia, in Germania ed in America Latina.

È advisor per le Nazioni Unite sugli impatti della digital transformation nella gestione dei processi di sviluppo urbano sostenibile.

È autore di oltre 100 pubblicazioni sui temi della trasformazione digitale, del knowledge management, dell’e-business e della comunicazione on-line tra i quali: Manuale di comunicazione politica on-line (Istituto di Studi Politici San Pio V, 2011); Decidere l’Innovazione (Sperling & Kupfer, 2006); Learning Community: modelli collaborativi di gestione della conoscenza (Franco Angeli, 2004); Business Community: gestire il capitale intellettuale nell’economia della conoscenza (Franco Angeli, 2003); Internet per chi scrive (Gruppo Editoriale Jackson, 1996).

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Ha partecipato a:

L’open data: dalle parole ai fatti

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 15:00

Open Data: tutti ne parlano, pochi lo fanno
L’Open Data è il tema del momento: anche in Italia sono sempre più coloro che auspicano la “liberazione” dei dati pubblici in modo da accrescere l’efficienza e la trasparenza della PA, migliorare la qualità della vita dei cittadini e fornire alle imprese nuove opportunità di business. Anche le Amministrazioni, sia pur timidamente, iniziano a pensare di adottare politiche di Open Data; molto spesso tali azioni sono frenate dai timori e dalle incertezze legate alle tante dimensioni del fenomeno: giuridica, tecnica, organizzativa.
Per passare dalle parole ai fatti
Proprio per superare tali difficoltà e consentire al maggior numero possibile di Enti di fare realmente Open Data, l’Associazione Italiana per l’Open Government ha organizzato un innovativo workshop che, strutturato secondo la formula del talk show, ha l’obiettivo di spiegare alle amministrazioni “cosa e come” si può fare Open Data.
Verranno esaminati i profili strategici (importanza per cittadini e imprese), giuridici (trasparenza, licenze e privacy), tecnici (formati, cataloghi), organizzativi (performance, monitoraggio, resistenze interne ed esterne). Nel corso dell’evento verrà distribuita la versione aggiornata della pubblicazione ““Come si fa Open Data? Istruzioni per l’uso per Enti e Amministrazioni” e verranno presentate le nuove iniziative dell’Associazione per la liberazione dei dati pubblici e il loro riutilizzo.
Nel corso dell'evento sarà lanciato il concorso  "APPSFORITALY" il contest italiano sui dati pubblici aperti. APPSFORITALY che chiamerà a raccolta i più creativi programmatori italiani, nasce dalla collaborazione tra Associazione italiana per l'Open Government, il Consorzio TOP-IX IWA  (International Webmasters Association) e un ampio gruppo di attori pubblici e privati. 

#forumpa #fpa_data

Sul sito è disponibile la registrazione video dell'evento. Cliccare qui

La strada verso la open city / The path to the open city

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

La città open é una città che dà priorità alla trasparenza del suo operato e dove la comunicazione é orientata a favorire il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica. Dai primi esperimenti di e-democracy alle recenti esperienze di contest pubblici e di wiki- government i cittadini sono chiamati a diventare parte attiva nelle decisioni che riguardano la città ma é con l'adozione del modello degli open data che questo approccio ha trovato la massima espressione.

Obiettivo del laboratorio é analizzare le diverse esperienze in essere in Italia mettendo in evidenza gli aspetti critici e problematici così come le soluzioni migliori da condividere.

The open city is a city that makes transparency a priority and puts emphasis on citizen's participation. From the first e-democracy experiments to the more recent public contest and wiki-government experiences, citizens have been actively contributing to city decisions. This approach found the maximum expression with the use of open data model. The goal of this lab is to analyze the different experiences currently going on in Italy, assessing critical issues and best practices.

Open Government: prospettive e opportunità

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 15:00

 

L’incontro rappresenterà un’ulteriore occasione per portare avanti ed approfondire i temi e le problematiche emerse nel corso del terzo meeting europeo dell’Open Government Partnership, tenutosi a Roma, presso il Dipartimento della funzione pubblica, lo scorso 10 dicembre e  a cui hanno preso parte numerosi delegati provenienti da Governi, organizzazioni internazionali e rappresentanti della società civile italiani e stranieri  (http://www.funzionepubblica.gov.it/lazione-del-ministro/ogp/open-government-partnership-3°-meeting-europeo-.aspx ).
 
Tutti i Paesi che fanno parte della piattaforma internazionale dedicata all’apertura dei Governi hanno ormai consegnato i Piani d’azione contenenti, tra l’altro, gli impegni presi relativamente alle politiche da portare avanti per una Pubblica Amministrazione aperta.
 
L’Italia, che è stato uno dei primi Paesi a consegnare il proprio documento programmatico  nel quadro dell’Open Government Partnership, ha rispettato gran parte degli impegni presi e in vista della stesura di un nuovo Piano d’azione per i prossimi anni, intende avviare un processo di ascolto della società civile partendo proprio dagli spunti che potranno emergere nel corso del prossimo incontro di Forum PA nonché da quanto emerso nel corso dalla consultazione online e dal confronto avuto a partire dal mese di aprile 2012, quando il primo documento italiano è stato presentato.

L'incontro sarà dunque anche un’importante occasione per discutere dell’implementazione del Piano di azione nazionale italiano per l’Open Government Partnership e ciò anche in vista della realizzazione della valutazione del Piano da realizzarsi nel quadro OGP nel corso dei prossimi mesi.

La sfida dell’Open Government: strumenti, progetti, risultati

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 09:30

Open government significa trasparenza dell’amministrazione, collaborazione interistituzionale e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Senza tralasciare l’importanza dei primi due pilastri, vogliamo provare a soffermarci sulla partecipazione civica e sui molteplici valori di cui essa è portatrice.  Se è vero infatti che la trasparenza costruisce fiducia, va sottolineato come la partecipazione spesso possa fare da collante fra la trasparenza stessa e le diverse forme di accountability.
La sfida diviene quella di incorporare  (embedding, se vogliamo prendere a prestito un termine anglosassone ormai noto) la partecipazione civica nelle azioni di governo. Si tratta non solo di aprirsi ai cittadini, ma di coinvolgerli attivamente nelle decisioni e soprattutto di rispondere alle loro sollecitazioni. 
Dobbiamo quindi senso porci alcuni interrogativi, come ad esempio: che cosa crea la partecipazione attiva? Come la si sostiene nel tempo? Come si esercita e quali differenze esistono fra la partecipazione individuale e quella sociale? Esistono dei collegamenti o dei rapporti di causalità fra le diverse forme di partecipazione? Quali cambiamenti culturali ed organizzativi sono richiesti alle amministrazioni per mettere i cittadini al centro delle loro azioni?
Proviamo a parlarne con autorevoli esponenti delle istituzioni e con portatori di esperienze di effettiva partecipazione civica in ambito nazionale ed internazionale.
 

 

 

La città senziente: l'internet delle cose per una città connessa

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 14:30

Finalizzata prioritariamente a migliorare l'efficienza operativa e la sostenibilità dello sviluppo la città senziente crea le condizioni infrastrutturali per produrre e gestire le informazioni sul suo funzionamento negli ambiti prioritari delle sue funzione come la mobilità, le risorse energetiche, la qualità dell'ambiente. I cittadini non sono solo consumatori di informazioni ma produttori essi stessi creando cosi le condizioni per una migliore conoscenza dei flussi urbani.

Startup e Startupper per la PA digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 15:00

Quello tra start up e innovazione della PA è un matrimonio possibile? Sì, a giudicare dai risultati della “FORUM PA Call4ideas 2015  - Startup e Startupper per la PA digitale”, iniziativa promossa da FORUM PA in collaborazione con Camera di Commercio di Roma e PoliHub – l’incubatore del Politecnico di Milano: in un solo mese sono arrivate oltre 100 candidature, tra cui verranno selezionate le dieci più interessanti e innovative.

Parte esattamente da qui l'evento, che ha l'obiettivo di riflettere e far riflettere sulla relazione tra il mondo imprenditoriale delle imprese innovative e delle startup ed il mondo della pubblica amministrazione. Come si possono incontrare realtà così distanti? Una dinamica orientata al risultato e alle competenze, l'altra fondata sul rispetto formale della norma e chiusa tra vincoli di bilancio, procedure di acquisto vincolate, e controlli pressanti della magistratura contabile?

Le piccole realtà territoriali, da sempre fucina di sperimentazione, possono rappresentare un buon punto di incontro? Quali gli ambiti tecnologici più promettenti?

A discuterne rappresentanti della nuova economia digitale, investitori e venture capitalist, mondo dell'Accademia e imprenditori che sono riusciti a "fare il salto" e a passare da startup a aziende avviate. Nel corso dell'evento i 12 progetti selezionati dalla giuria della Call si presenteranno utilizzando la formula dell'elevator pitch: tre minuti di tempo per raccontare la propria soluzione innovativa a una platea di potenziali clienti e investitori.

Tutte le soluzione candidate sono disponibili sul portale www.forumpachallenge.it

Che fine ha fatto la Spending Review?

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:00

Presentando il libro “Il vincolo stupido” di Marcello Degni e di Paolo De Ioanna, il convegno si propone di affrontare con gli autori ed altri autorevoli relatori il tema della spending review sotto il profilo metodologico e del suo intreccio con la decisione di bilancio. La tesi degli autori è che esista un nesso imprescindibile tra crescita dell’economia e controllo dell’equilibrio della finanza pubblica. E che questa connessione sia offuscata da un assetto procedurale dominato da categorie giuridico-contabili che non riescono mai a coniugarsi con una valutazione fine e nitida degli obiettivi e dei risultati economici e finanziari che le diverse politiche settoriali intendono conseguire.

La città trasparente: Open Data Government

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

Le informazioni sono ovunque, l’uomo moderno ha scoperto un’accessibilità e una disponibilità di dataset, anche altamente specializzati, finora impensabile. Le tradizionali élite politiche hanno perso la loro centralità e gli esperti vengono spesso bypassati, a favore di una conoscenza condivisa i cui attori sono i semplici cittadini. Arriviamo da soli alle informazioni che ci interessano grazie all’interazione con altri individui on line. “Questa crescente trasparenza della società stessa sta ponendo nuove domande politiche” secondo Lévy, che non ha dubbi, il futuro è di uno “Stato trasparente” in cui solo una amministrazione flessibile e aperta al dialogo che si sforzi di promuovere l'intelligenza collettiva nella società a ogni scala e livello può vincere la sfida con le istanze emergenti (sociali, culturali, economiche ecc). Istanze molto più complesse di quelle a cui il passato ci ha abituato. Per questo è necessario pensare e creare nuove forme di governance e di statualità i cui obiettivi dovranno orientarsi verso la giustizia, la gestione del mercato e delle finanze pubbliche, la protezione della salute pubblica e dell'ambiente, il controllo delle biotecnologie. Obiettivi realizzabile solo con la partecipazione dei cittadini, in un'ottica di engagement e miglioramento continuo dei servizi.

L'apertura dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, si inserisce quindi in un contesto che debba leggere questa azione come un'opportunità di sviluppo e non come un mero adempimento normativo.

http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-trasparente-open-data-government

La città sensibile: internet delle cose

BolognaFiere | Bologna, 15 Ottobre, 2015 | 15:00

Come afferma il Politecnico di Milano, nei mesi scorsi abbiamo assistito ad una vera e propria svolta per l’internet of things, con la discesa in campo di grandi attori in grado imprimere un cambiamento di passo e traghettare verso il mercato di massa quella che fino ad oggi è stata una tecnologia considerata di nicchia o di avanguardia.

Automotive, utility, manifattura e logistica e distribuzione saranno i settori più direttamente coinvolti nei prossimi mesi. I primi perchè direttamente chiamati in causa da direttive europee che impongono entro il 2018 l’utilizzo di contatori e sensori “intelligenti” per il monitoraggio, il controllo dei consumi e la sicurezza; gli altri perchè sono quelli su cui la Dg Connect della Commissione Uesta costruendo un programma di investimenti massicci in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di assumere un ruolo di leadership internazionale: 51 milioni per l’anno corrente che raddoppieranno nel 2016 (100 milioni destinati prevalentemente a progetti pilota su larga scala).

Le nostre città sono, quindi, destinate a cambiare nel giro di pochi anni, e con esse il nostro tessuto produttivo ed industriale ed il valore del mercato dell’IoT nel nostro Paese, che crescerà ancora (dopo aver toccato un +28% nel 2014), trainando i molti settori collegati: la sensoristica di base e gli strumenti di concentrazione dei dati; le infrastrutture per far viaggiare le informazioni; le tecnologie e i terminali mobile; le piattaforme software per la gestione degli oggetti connessi; le tecnologie di integrazione e per la cyber security.

L’evento si muoverà su due linee di lavoro: da una parte presentare e far conoscere ai decisori pubblici, ma soprattutto privati le opportunità da cogliere; dall’altra promuovere la logica delle “alleanze” tra diversi attori per riuscire a competere in un settore cruciale per la nostra economia e certamente tra i più promettenti del prossimo futuro.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-sensibile-internet-delle-cose

Social network, sentiment analisys, piattaforme di comunicazione interattiva: nuovi strumenti per l'ascolto dei cittadini

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 11:45

La legge 150/2000 invita le Amministrazioni pubbliche a sviluppare e migliorare le relazioni bi-direzionali con i cittadini e le imprese, mediante modalità di interazione, opportunità di partecipazione ed accesso agli atti pubblici. In quest’ottica, i Social Network rappresentano uno strumento strategico per il miglioramento della relazione tra amministrazione e cittadino grazie alle essenziali caratteristiche di  accessibilità e possibilità di interagire in tempo reale con gli utenti.

Attraverso gli strumenti di sentiment analysis, inoltre, le Amministrazioni hanno a disposizione una enorme mole di dati per orientare efficacemente le proprie azioni.

Data Driven Decision: Open data, Business Intelligence, Big data & Analitics come guida alle politiche

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 15:00

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Una strategia integrata di trasparenza, openess e accountability basata sul rilascio di dati aperti si fonda su quattro condizione che sono anche obiettivi dell’azione: l’Empowerment dell’amministrazione che impara ad usare i dati per prendere decisioni attraverso i moderni strumenti tecnologici di analisi dei dati, l’Endorsement della politica che considera la trasparenza un obiettivo di mandato, l’Engagement dei cittadini che devono essere coinvolti e messi nella condizione di conoscere e usare i dati, anche attraverso semplici strumenti di analisi e visualizzazione, l’Enforcement delle regole che crei un quadro certo per gli investimenti anche privati.

Unified communication: un’opportunità per la PA italiana

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:45

La necessità di porre rimedio ad un uso poco razionale e spesso molto dispendioso dei sistemi di comunicazione da parte delle amministrazioni italiane è sempre stato considerato come un elemento critico ed un tema centrale per la razionalizzazione della spesa pubblica. Da qui la necessità di interventi che siano in grado di abbattere strutturalmente i costi delle comunicazioni ed in tal senso dobbiamo interpretare l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di utilizzare i servizi VoIP, introdotto a partire dal 2007 e solo recentemente venuto meno con la riforma del CAD del 2016 e l’abrogazione dell’art. 78.

Nonostante la comprovata efficienza della tecnologia ed i vantaggi ampiamente documentati, il processo di diffusione del VoIP nelle amministrazioni italiane registra ancora forti ritardi, in particolare negli enti locali. Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dall’ISTAT, infatti, la percentuale di Comuni dotati di una connessione internet che adottano sistemi VOIP è ferma al 31% (fonte: Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali - Anno 2015).

Eppure, l’adozione di sistemi di comunicazione integrata garantirebbe alle amministrazioni italiane numerosi vantaggi, che non si limiterebbero alla riduzione dei costi della telefonia e all’aumento dell’efficienza dei flussi di informazione interni ed esterni. La capillare diffusione dei sistemi di unified communication consentirebbe infatti a tutte le PA di accedere ad una gamma di funzionalità in grado di abilitare modalità di lavoro più efficienti, attraverso l’integrazione dei diversi strumenti telematici, con conseguenti effetti positivi sul rapporto con i cittadini e sull’organizzazione interna, migliorando la percezione della relazione con la Pubblica Amminsitrazione e garantendo il superamento di alcuni confini geografici ed organizzativi (riduzione dei costi delle trasferte, accesso a strumenti di lavoro collaborativo, ecc.). Si tratta di abilitare i cittadini (organizzati e non), le imprese e gli attori sociali per porre le migliori condizioni perché questi siano in grado di agire e collaborare tra loro. Consideriamo ad esempio il caso dello strumento Video, inizialmente utilizzato dalle Amministrazioni come efficace modalità di contatto all’interno e che poi, se esteso anche all’esterno, si adegua pienamente al rispetto delle nuove norme in materia di trasparenza che, in tutta Europa, hanno evidenziato l’esigenza di coinvolgere i cittadini nei processi decisionali e facilitare l’accesso ai dati dell’attività amministrativa.

La video collaboration, diventata a pieno titolo parte di un’esperienza di collaborazione integrata, riveste anche un ruolo importante nell’innovazione del posto di lavoro. Lo stesso concetto di posto di lavoro è in continua evoluzione e si è oramai affermata la consapevolezza che anche i dipendenti pubblici devono avere a disposizione soluzioni di collaborazione efficaci e immediate, ovunque si trovino (che siano nella sala riunioni dell’ufficio o fuori sede) realizzando quanto definito dalla legge sul “lavoro agile” che punta ad attuare anche nella PA lo “smart working” .

L’apertura offerta dai sistemi di Comunicazione e Collaborazione innovativi costituirebbe inoltre la base tecnologica e funzionale per consentire l’integrazione con le tecnologie ed i sistemi tipici di contestii specifici (ad es. sanità o gestione emergenza) e per realizzare scenari in grado di migliorare in maniera significativa la vita del cittadino dal punto di vista della prevenzione e della velocizzazione degli interventi.

I sistemi VoIP e di UC&C, quindi, se flessibili, semplici da utilizzare così da velocizzarne l’adozione, correttamente implementati, costituiscono un supporto prezioso al processo di innovazione della Pubblica Amministrazione.   

Attraverso il confronto con le amministrazioni che hanno condotto alcune interessanti sperimentazioni in tal senso, il convegno si propone di evidenziare i potenziali benefici connessi all’introduzione nelle organizzazioni pubbliche di tecnologie di comunicazione integrata, sia in termini economici che prestazionali.

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Il futuro del lavoro, Il lavoro del futuro

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

La crescita economica ha comportato per secoli l’incremento dell’occupazione e maggiori opportunità di un lavoro stabile. Questo binomio in questi anni si sta spezzando e sempre più spesso vediamo segni di ripresa che non coinvolgono però il lavoro, anzi, a volte lo riducono ulteriormente. Anche lo sviluppo tecnologico è stato visto sino ad ora come crescita di opportunità, ma anche in questo caso il futuro disegna incertezze e paure. Robotica, Intelligenza artificiale, Industria 4.0 vorranno dire minori opportunità di occupazione o solo occupazione diversa e più qualificata? E in questo caso sarà per tutti o le disparità aumenteranno e una fascia sempre più consistente di popolazione si troverà ai margini?

L’amministrazione pubblica è un attore fondamentale, anche se non unico, delle politiche attive del lavoro, ma ancora prima delle misure per favorire l’occupazione è necessario che si interroghi su quale sarà il futuro del lavoro nella società dei dati e dell’informazione.

Questo evento di “scenario” si propone di investigare il tema da tre punti di vista: quello della sostenibilità sociale ed economica di uno sviluppo slegato dall’occupazione; quello della partecipazione dei cittadini e delle forze sociali per disegnare uno sviluppo equo ed inclusivo; quello delle tecnologie che sono insieme fonte di speranza e d’inquietudine.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 8, "SBuona occupazione e crescita economica", ma parleremo anche di "Innovazione e infrastrutture".

La trasformazione digitale per costruire città e comunità intelligenti e sostenibili

Roma, 24 Maggio, 2017 | 11:45

Il concetto di smart city è in continua evoluzione. In questo momento un tema centrale da cui non si può prescindere è quello della sostenibilità, per questo ICity Lab, l’incontro che FPA dedica ogni anno alle città, dedica per la prima volta un focus a questo aspetto con l’obiettivo di capire quanto le nostre città sono vicine agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e come possono contribuire al loro raggiungimento a livello nazionale. Quasi tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono caratterizzati, infatti,  da una forte dimensione urbana, fatto non sorprendente se si considera che entro i prossimi venti anni oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città. In questo senso, la digital transformation delle comunità urbane può rivestire un ruolo abilitante rispetto alle sfide dell’Agenda 2030.
 
Una visione condivisa anche dall’Unione Europea che, con il Patto di Amsterdam, ha individuato nella transizione al digitale uno dei 12 principi guida della propria Agenda Urbana.
Diventa importante, quindi, riflettere sul percorso che le città italiane stanno intraprendendo. In particolare, approfondire,
 
•       Che tipo di sviluppo stanno disegnando le politiche delle nostre città?
•       Quanto siamo lontani dai traguardi dello sviluppo sostenibile sul piano locale?
•       Quale è il ruolo dell’innovazione tecnologica nel facilitare il cammino verso la sostenibilità?
 
Proprio per favorire lo sviluppo di tali temi, il 24 maggio, nell’ambito del prossimo FORUMPA,  organizziamo un incontro con gli assessori all’innovazione delle principali città italiane per arrivare ad individuare e definire problemi e potenzialità comuni che poi restituiranno i risultati in questo incontro pubblico di confronto.
 
Per ascoltare le registrazioni dei tavoli di lavoro, cliccare sui rispettivi link:

Processo al digitale: quanto incide il ritardo digitale della PA sul PIL?

Roma, 24 Maggio, 2018 | 14:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

 

Dopo lunghe e minuziose indagini condotte nei meandri dell’amministrazione pubblica un coraggioso Pubblico Ministero ha fatto emergere una intricata rete di interessi che ha frenato la modernizzazione della PA italiana. Il PM ha convinto importanti testimoni a raccontare tutto quello che sanno.

L’accusa è grave! Secondo quanto emerso dall’istruttoria, interi punti di PIL sarebbero stati sottratti colpendo in modo determinante una già molto debole ripresa economica. Una rete contro la rete! Una rete che rischia di coinvolgere tutti, in una rete di connivenze interne ed esterne alla PA. La PA imputata si trova disarmata, nessun avvocato ha voluto assumere il ruolo della difesa e il tribunale dei diritti digitali è stato costretto ad assegnare a un giovane e inesperto avvocato di parte l’insostenibile compito della difesa d’ufficio. Il processo si terrà in un luogo emblematico!

Chi ha colpito il cloud dovrà rispondere e sarà giudicato sotto la Nuvola. Sotto la nuvola dopo aver ascoltato decine di testimoni, forse anche undici, la giuria popolare, costituita da tutti i cittadini che da anni chiedono un intervento deciso, emetterà un verdetto. Un saggio giudice dovrà decidere le pene da applicare.

Per ascoltare la registrazione integrale dell'evento cliccare QUI

La blockchain per una gestione distribuita e condivisa dei servizi pubblici

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Secondo il World Economic Forum, entro il 2025 il 10% del PIL mondiale sarà sviluppato attraverso la blockchain. L’applicazione di tecnologie basate su registri condivisi acquisirà infatti sempre maggiore importanza nei processi di innovazione di imprese, organizzazioni e pubbliche amministrazioni. Una consapevolezza che inizia a farsi largo anche nel nostro Paese.

Con la Legge di Bilancio 2019, viene previsto per prima volta lo stanziamento di fondi per la promozione e lo sviluppo di progetti basati sulla Blockchain. Viene istituito un fondo ad hoc con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, con l’obiettivo di accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, in linea con quanto stabilito nel programma Industria 4.0. L’attenzione del governo sul tema è confermata anche dalla costituzione del gruppo di esperti del MISE, chiamati ad elaborare la nuova strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

Il convegno, articolato in due momenti, si propone di restituire uno scenario del mercato e delle opportunità offerte da questa tecnologia, nonché del ruolo della PA nella nuova strategia nazionale, attraverso il confronto con alcuni membri della task force del MISE e l’analisi di casi di applicazione e sperimentazione in atto in ambito pubblico.

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

Trasformazione digitale e sviluppo sostenibile: due obiettivi italiani ed europei che vanno perseguiti insieme

Roma, 10 Luglio, 2020 | 09:31

FORUM PA da quattro anni ha scelto come piattaforma ideale, in cui collocare l’impegno per l’innovazione della PA e del Paese, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In questo momento di profonda crisi mondiale vediamo con preoccupazione un rischio dato da un’alternativa mal posta e pericolosa. È quella tra la necessità di una vigorosa ripresa economica dopo l’inevitabile stop di questi mesi e la conseguente grave crisi che ne sta derivando e, dall’altra parte della bilancia, la sostenibilità dello sviluppo secondo l’Agenda 2030. Porre una scelta tra questi obiettivi è a nostro parere fortemente fuorviante. Dobbiamo necessariamente perseguire entrambi gli obiettivi: vogliamo uno sviluppo equo e sostenibile che, attraverso un Green New Deal, possa trainare una ripresa costruita sull’innovazione permessa dalle straordinarie opportunità di una trasformazione digitale inclusiva e partecipata.

Un’innovazione che a sua volta costruisca le basi stabili per il benessere delle comunità e la riduzione delle disuguaglianze. Questa strategia unitaria fatta d’innovazione e sostenibilità, che si rafforzano una con l’altra, sarà al centro di questo convegno che proponiamo assieme ad ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, con cui condividiamo ideali ed impegno.

Di questi temi e di questa immagine del futuro e del presente parleremo con aziende, amministrazioni, Governo, ricerca e Università dando spazio a voci diverse. In questa occasione lanceremo anche il nostro tradizionale Premio “PA sostenibile” che vedrà la premiazione dei vincitori nel nostro appuntamento di novembre.

La rivoluzione della sostenibilità e lo sviluppo tecnologico che la rende possibile

Roma, 23 Giugno, 2021 | 14:00

La registrazione video dell'evento è disponibile cliccando QUI

La sfida della sostenibilità non può prescindere dal ruolo abilitante della trasformazione digitale nella riduzione delle emissioni inquinanti, nella promozione dell’economia verde, nel ripensamento dei processi industriali in chiave green e nello sviluppo di infrastrutture intelligenti per la logistica e la mobilità. In questo scenario approfondiremo quindi le principali leve sui cui agire per raggiungere questi obiettivi strategici: smart grid, efficientamento energetico, agricoltura 4.0, impresa verde, economia circolare, infrastrutture e mobilità sostenibile, tutela del territorio e delle risorse idriche, ma anche nuovi paradigmi in grado di garantire una riduzione dell’impatto ambientale delle tecnologie.