Le persone che hanno partecipato

Maria Carmela Giarratano

Maria Carmela Giarratano

L’Avv. Maria Carmela Giarratano ha iniziato la sua carriera più di vent’anni fa come segretario comunale; ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e al CNR e poi transitata nel ruolo unico dei dirigenti dello Stato con incarico presso il MISE occupandosi di procedimenti autorizzativi per le centrali termoelettriche e successivamente è passata al Ministero dell’Ambiente.

Per quest’ultima amministrazione si è occupata di controllo di gestione, aree protette, biodiversità.

Oggi è Direttore Generale della Direzione protezione della natura e del mare, cura le materie dedicate alle aree protette, biodiversità, tutela e sicurezza in mare.

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Ha partecipato a:

Giornata della semplificazione

Fiera di Roma | Roma, 11 Maggio, 2011 | 10:00

 La semplificazione amministrativa rappresenta un fattore essenziale per recuperare lo svantaggio competitivo dell’Italia, per la crescita e lo sviluppo del paese. La giornata di Forum PA  dedicata alla semplificazione offre  un’  importante occasione di approfondimento sulle novità, sui risultati e sulle nuove sfide della semplificazione, con uno sguardo al contesto internazionale delle politiche di qualità della regolazione e alla smart regulation. Verranno approfondite le metodologie di misurazione, la valutazione dei risultati e  la consultazione. Le novità della proporzionalità per le PMI saranno presentate con le nuove semplificazioni in materia di prevenzione incendi, ambiente e sicurezza sul lavoro. Un’ attenzione particolare sarà dedicata alle esperienze e al ruolo chiave delle Regioni e degli Enti Locali. Infine, la giornata della semplificazione sarà conclusa dalla tavola rotonda con gli esponenti delle associazioni imprenditoriali: il coinvolgimento degli stakeholders rappresenta uno dei fattori vincenti di una politica di semplificazione.

 

 

Il primo Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia

Roma, 23 Maggio, 2017 | 12:00

Se la perdita della biodiversità e degli ecosistemi minaccia seriamente il corretto funzionamento della biosfera in cui viviamo e contestualmente minaccia le nostre economie e le nostre società, è molto importante iniziare a considerare il Capitale Naturale nei sistemi contabili e nelle decisioni politiche che sovrintendono al funzionamento anche dei sistemi economici.

Con il Collegato ambientale (Legge n. 221/2015) si è disposto l’istituzione di un Comitato e la redazione annuale del Rapporto sul Capitale Naturale in Italia, quale base per garantire la conservazione e il ripristino delle risorse naturali e favorire nuove politiche capaci di sostenere nuove forme di sviluppo sostenibile.

Questo incontro si propone, attraverso l’intervento di esperti del settore, di approfondire e discutere i temi e i contenuti del primo Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia.

II Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia 2018

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

Se la perdita della biodiversità e degli ecosistemi minaccia seriamente il corretto funzionamento della biosfera in cui viviamo e contestualmente minaccia le nostre economie e le nostre società, è molto importante iniziare a considerare il Capitale Naturale nei sistemi contabili e nelle decisioni politiche che sovrintendono al funzionamento anche dei sistemi economici.

Con il Collegato ambientale (Legge n. 221/2015) si è disposta l’istituzione di un Comitato e la redazione annuale del Rapporto sul Capitale Naturale in Italia, al fine di misurare gli effetti delle politiche pubbliche sul Capitale Naturale, attraverso la valutazione fisica e monetaria degli ecosistemi e dei relativi servizi ecosistemici, e al fine di favorire politiche capaci di promuovere uno sviluppo sostenibile.

Questo incontro si propone, attraverso l’intervento di esperti del settore, di approfondire e discutere le novità e i contenuti del II Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia.

Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo

Roma, 15 Maggio, 2019 | 16:00

Il Programma MAB Man and the Biosphere è stato avviato dall’UNESCO negli anni ‘70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità.

Attraverso il Programma MAB si è inteso sviluppare un sistema volto a far emergere la particolarità dei territori, riconosciuti e classificati come Riserve della Biosfera quali esempi e laboratori di politiche di sviluppo sostenibile.

Scopo della Riserve della Biosfera è promuovere e dimostrare, a livello locale e internazionale, una relazione equilibrata fra comunità umana ed ecosistemi, creare siti privilegiati per ricerca, formazione/educazione e conservazione.

Le aree che in Italia hanno ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera sono 17 con un significativo incremento negli ultimi anni, segno della sensibilità ambientale dei territori.

Estese da nord a sud e dalle zone montane a quelle costiere e insulari, rappresentano un registro di sperimentazioni territoriali attive nella creazione di sviluppo, focalizzato principalmente sulle popolazioni locali e secondo modelli di gestione sostenibile del territorio. Assume rilevanza nelle Riserve il supporto di progetti di formazione, educazione ambientale, ricerca e monitoraggio, il tutto strettamente interconnesso alle esigenze di conservazione della biodiversità, degli ecosistemi, dei paesaggi e dei saperi tradizionali.

Nel corso del seminario sarà presentato il Programma MAB e saranno portate testimonianze di Riserve MAB a differenti stadi di attuazione del Programma.

Tutela e fruizione turistica nelle aree protette: la Carta Europea per il Turismo sostenibile

Roma, 15 Maggio, 2019 | 11:45

Il turismo è un settore economico strategico per l’economia del nostro Paese, ma è essenziale che sia pianificato e gestito secondo principi di sostenibilità per evitare impatti ambientali e cambiamenti negativi nelle dinamiche sociali.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare contribuisce a promuovere il turismo sostenibile attraverso un focus particolare sul ruolo che le Aree Protette svolgono per la diffusione di forme di turismo che, allo sviluppo economico dei territori, affiancano una serie di comportamenti, ad opera sia di chi opera sul territorio che degli stessi turisti, finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni delle popolazioni coinvolte.

Una buona pratica da diffondere è la Carta Europea del Turismo Sostenibile per le Aree Protette (CETS), un modello di dialogo e collaborazione tra pubblico e privato, finalizzato all’identificazione, in un’ottica di sostenibilità ambientale, di strategie condivise di miglioramento della proposta turistica, coerenti con i principi dell’Agenda 2030.

Nel corso del seminario sarà presentato lo stato dell’arte della CETS in Italia, anche grazie alle testimonianze di Aree Protette che hanno aderito alla CETS, attraverso buone pratiche, ed avviato il processo sul proprio territorio.