Le persone che hanno partecipato

Guido Fabiani

Guido Fabiani

Nato a Napoli il 20 marzo 1939, coniugato con due figlie.  
Rettore dell'Università degli Studi Roma Tre dal 1998.
Presidente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio (CRUL) da luglio 2006.
Professore ordinario di Politica economica dal 1980, è stato Preside della Facoltà di Economia 'Federico Caffè' dal 1° novembre 1992 al 31 ottobre 1998.
Laureato in Scienze agrarie, si è specializzato in problemi dello sviluppo economico del Mezzogiorno e in Teoria della pianificazione.
Ha insegnato nelle Facoltà di Giurisprudenza (Università di Salerno), di Economia (Università di Modena), di Agraria e di Economia (Università di Napoli) e di Economia (Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' e Università degli Studi Roma Tre).
Nel tempo ha tenuto corsi di Teoria della pianificazione economica, Economia dei mercati agricoli, Economia agraria, Politica economica agraria ed Economia dell'ambiente.
I suoi principali lavori sono stati pubblicati con Il Mulino, Einaudi e Franco Angeli.
Ha collaborato sul piano scientifico con varie istituzioni nazionali e internazionali, tra cui: ISTAT, Formez, Ministero dell'Ambiente, Ministero dell'Agricoltura, Cooperazione allo Sviluppo, UE, CNEL, ONU, FAO, IPALMO.

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Ha partecipato a:

La politica di coesione costruisce il futuro

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 15:00

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Innovazione del sistema produttivo, potenziamento delle infrastrutture e delle reti digitali, sviluppo delle aree metropolitane, specializzazione intelligente dei territori sono i pilastri su cui il nostro Paese baserà l’utilizzo dei fondi della Programmazione 2014-2020.

Il Governo ha tracciato una strategia articolata che comprende un forte endorsement politico, come dimostrano i patti territoriali siglati con città e regioni, una governance chiara con il ruolo importante che l’Agenzia svolgerà nella fase di coordinamento e attuazione, strumenti coerenti e integrati quali sono i programmi nazionali e regionali previsti dall’Accordo di Partenariato e approvati dalla Commissione Europea.