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Le politiche di coesione e legalità per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 09:30

Sono trascorsi diciotto anni dall'introduzione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, grazie alla legge n.109 del 1996. Oggi in Italia sono numerosi i beni immobili e aziendali sequestrati e confiscati dalla magistratura  e che rappresentano una quota notevole dell'economia del nostro Paese. I beni immobili confiscati in via definitiva, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2012, sono in totale 11.238 (3.808 appartamenti, 2.245 terreni agricoli, 1.209 locali generici, 963 box e garage, 415 ville, 202 capannoni….). Le aziende confiscate in via definitiva sono in totale 1708. Di queste, 623 in Sicilia, 347 in Campania, 161 in Calabria e 131 in Puglia. Circa la metà operano nel commercio (471) e nelle costruzioni (477). Seguite da quelle alberghiere e della ristorazione (173).

Le buone pratiche e le esperienze positive di riutilizzo per finalità istituzionali e sociali dei beni confiscati hanno contribuito al rafforzamento delle politiche di coesione territoriale e di promozione attiva del lavoro e dell'imprenditorialità giovanile, attraverso lo sviluppo di reti relazionali tra Pubblica amministrazione centrale, Regioni ed enti locali e le organizzazioni economiche e sociali.L'obiettivo del seminario è quello di proporre interventi per la  valorizzazione dei beni confiscati tramite gli strumenti della programmazione europea 2014-2020 e le nuove campagne Impresa Bene Comune – Il made in Italy della legalità e Libera il welfare – I beni confiscati per l'inclusione sociale.

Reti e progetti per un’economia legale, trasparente e responsabile

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 15:00

Il rispetto della legalità costituisce un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori economici, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato, della sana concorrenza.

L’incontro muove dal racconto di alcuni “Percorsi della legalità”, suddivisi per ambiti tematici, per la prevenzione e il contrasto della criminalità e il ripristino della legalità nell’economia testimoniate dai diretti protagonisti del mondo istituzionale, economico e associativo. Dal confronto tra i partecipanti ai tavoli emergeranno idee e proposte per passare da buone pratiche a pratiche condivise di legalità, elementi di innovazione e punti di forza, possibili scenari e prospettive future, che facciano leva sulle reti formali e informali del partenariato pubblico-privato: istituzioni e società civile per costruire insieme percorsi di legalità per un’economia attraente.

L’incontro prevede lo sviluppo in contemporanea di sette temi ognuno dei quali verrà approfondito in uno dei seguenti tavoli di lavoro:

  1. I Beni confiscati alla criminalità organizzata: l’avvio alla nuova attività imprenditoriale
  2. La trasparenza del sistema informativo pubblico e il ruolo del digitale per la legalità
  3. L’impegno dei territori e della governance locale
  4. L’impegno del mondo imprenditoriale e associativo
  5. L’educazione scolastica e l’accompagnamento dei giovani all’economia legale
  6. Le iniziative per la legalità a tutela dell’ambiente
  7. La finanza, il credito e gli strumenti a sostegno dei percorsi di legalità

 

La valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:30

Presentazione della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione con confronto aperto a rappresentanti del partenariato economico-sociale attivo sul tema.