Le persone che hanno partecipato

Marco Ravazzolo

Marco Ravazzolo

L’Avv. Marco Ravazzolo è un dirigente dell’Area Politiche Industriali di Confindustria, dove è attualmente responsabile per le tematiche ambientali e ed energetiche.

Si è occupato della difesa del suolo e del contrasto del dissesto idrogeologico, della prevenzione dei delitti ambientali, della responsabilità estesa del produttore, della decarbonizzazione e della lotta ai cambiamenti climatici, dell’economia circolare e l’uso efficiente delle risorse, della qualità dell’aria, della finanza sostenibile, nonché della semplificazione delle autorizzazioni e dei controlli in campo ambientale.

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Ha partecipato a:

Un piano di riforme per Italia 2020: Le proposte della dirigenza pubblica

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 10:00

Ripensare la Pubblica Amministrazionein funzione delle esigenze di cittadini e imprese. Concentrare le risorse nelle attività di servizio al “Sistema Paese”, recuperando risorse con “tagli selettivi” su enti e uffici inutili, superando la logica dei tagli lineari. Migliorare nei settori di intervento così individuati la produttività della PA con: investimenti in nuove tecnologie (ed adeguata formazione del personale), semplificazione dei procedimenti, svecchiamento dell’Amministrazione, promozione del potenziale femminile, della cultura della managerialità, della valutazione dei risultati e della separazione dalla politica.

L’Associazione dei Giovani Dirigenti Pubblici presenterà alcune proposte operative, sulla base anche dell’esperienza di chi vive la PA“da dentro”, ma, con spirito innovativo, ne propone da anni la modernizzazione.

Su tali idee saranno chiamati a confrontarsi esponenti del mondo produttivo, delle associazioni dei consumatori, delle associazioni del “terzo settore” ed autorevoli studiosi della società italiana.

Giornata della semplificazione

Fiera di Roma | Roma, 11 Maggio, 2011 | 10:00

 La semplificazione amministrativa rappresenta un fattore essenziale per recuperare lo svantaggio competitivo dell’Italia, per la crescita e lo sviluppo del paese. La giornata di Forum PA  dedicata alla semplificazione offre  un’  importante occasione di approfondimento sulle novità, sui risultati e sulle nuove sfide della semplificazione, con uno sguardo al contesto internazionale delle politiche di qualità della regolazione e alla smart regulation. Verranno approfondite le metodologie di misurazione, la valutazione dei risultati e  la consultazione. Le novità della proporzionalità per le PMI saranno presentate con le nuove semplificazioni in materia di prevenzione incendi, ambiente e sicurezza sul lavoro. Un’ attenzione particolare sarà dedicata alle esperienze e al ruolo chiave delle Regioni e degli Enti Locali. Infine, la giornata della semplificazione sarà conclusa dalla tavola rotonda con gli esponenti delle associazioni imprenditoriali: il coinvolgimento degli stakeholders rappresenta uno dei fattori vincenti di una politica di semplificazione.

 

 

Semplifica Italia: dalle norme al risultato

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

La semplificazione è essenziale per liberare risorse per la crescita e lo sviluppo. Le norme sono importanti, ma non bastano: il risultato non è raggiunto fino a che la semplificazione non è effettivamente percepita da imprese e cittadini.

Il convegno è dedicato, quindi, alle scelte, ai percorsi e agli strumenti per rendere operative le numerose semplificazioni recentemente introdotte.

Nella prima sessione verranno affrontati le novità e aspetti applicativi della decertificazione e delle nuove disposizioni in materia poteri sostitutivi per garantire certezza ai tempi di conclusione dei procedimenti, la cui efficace attuazione può cambiare il volto della pubblica amministrazione.

Nella seconda sessione verranno messi a fuoco gli approcci più avanzati delle metodologie di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi, il principio di proporzionalità per le PMI, i nuovi programmi le novità del budget regolatorio e il ruolo della consultazione.

La terza ed ultima sessione sarà dedicata ai nuovi strumenti di cooperazione tra Stato, Regioni e autonomie locali indispensabili per il successo di una politica di semplificazione.

La valutazione delle performance in tempo di crisi: come rispondere alla tentazione dei controlli centralistici

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Il ciclo delle performance e la connessa valutazione funzionano se concepiti come una politica, e cioè come una serie di interventi intenzionali (processi, strumenti) per trattare problemi.

Dagli anni ’90 in poi “il sistema dei controlli” ha fermato il Paese, che aveva bisogno di capire e agire con la valutazione.

A seguire la Riforma Brunetta e la spending review, con un inizio dello studio del rapporto tra regolazione dei flussi finanziari e performance pubbliche; purtroppo nonostante i processi avviati dal 2009, dallo scorso anno si sta assistendo parallelamente ad un ritorno dei controlli sulla spinta di episodi di corruzione politica (proprio come tangentopoli nel 1992). Tali nuove previsioni violano l’autonomia normativa e organizzativa riconosciuta agli enti in materia di organizzazione e disciplina del sistema dei controlli interni e, cosa ancora più grave, esse stridono con la natura tipica del controllo strategico.

Le politiche degli ultimi anni però in generale sembrano mettere in discussione positivamente gli strumenti utilizzati per valutare il funzionamento della cosa pubblica. Si tratta di riposizionare questi ultimi alla luce dei problemi reali, posti dall’attuale crisi politica e sociale. Infatti, la crisi che stiamo vivendo non riguarda solo l’economia e la finanza, ma anche la società (scarsa fiducia) e le istituzioni centraliste, incapaci di intercettare le esigenze e le potenzialità dei cittadini. “La riforma del settore pubblico” – scrive Geert Bouckaert nella prefazione del volume Valutare la pubblica amministrazione: tra organizzazione e individuo. Visioni dei valutatori italiani per performance e competitività (FrancoAngeli 2010) – “dovrebbe essere condivisa e partecipata dalla società”.

I nuovi strumenti per essere efficaci dovrebbero essere inquadrati in una duplice direttiva: della crescita e della democrazia. Non torniamo alla stagione dei controlli, sarebbe regredire, bisogna favorire la valutazione della p.a. come progetto aperto.

Il miglioramento della produttività della p.a., che si auspica di ottenere per il Paese, sarà veramente strumento per la crescita solo se condotto in modo democratico, mobilitando le risorse degli amministratori, dei cittadini e delle imprese (sussidiarietà orizzontale).

Il seminario vuole permettere riflessioni e approfondimenti su quale valutazione abbiamo oggi e in che modo essa si lega alle spending review attualmente in corso per orientare e sostenere i processi di riforma e miglioramento, contenendo l’attuale clima di controllo “ipertrofico e formale” dello Stato.

La nuova Agenda per la semplificazione

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 15:00

La semplificazione rappresenta una risorsa decisiva al servizio della crescita del paese, in coerenza con i nuovi traguardi individuati a livello europeo.

La collaborazione tra Stato, Regioni e autonomie locali e la consultazione degli stakeholder sono i fattori vincenti di una politica di semplificazione. Nella nuova Agenda particolare attenzione sarà dedicata all’implementazione delle misure di semplificazione. Il risultato non è raggiunto se non è percepito dalle imprese e dai cittadini.

Le novità di metodo proposte sono: 1) dalle norme al risultato: per ciascun intervento di semplificazione vanno adottati dei veri e propri crono programmi, individuando i  risultati attesi, i tempi, le responsabilità e gli strumenti di verifica dei risultati; 2) La condivisione dell’ Agenda con le Regioni e gli Enti Locali; 3) il coinvolgimento delle Associazioni imprenditoriali.

I punti di forza della agenda saranno: 1) l ’individuazione di “azioni rapide” in grado garantire in tempi brevi risultati tangibili per le imprese e i cittadini 2) il nuovo programma per misurare e ridurre gli oneri regolatori; 3) Le azioni per prevenire le nuove complicazioni.

L'Economia circolare nel PNRR: le opportunità per Enti locali e imprese

Eventi sul territorio, 10 Marzo, 2022 | 11:00

La transizione ecologica, uno dei pilastri del PNRR, trova il suo fulcro nell’economia circolare. Il MiTE, nel quadro della più ampia strategia di riforme e investimenti inclusi nella M2C1 del PNRR, ha emanato 2 avvisi di gara rivolti a Egato operativi/Comuni e alle imprese, per il miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti, anche attraverso il superamento del divario impiantistico tra nord e sud del Paese, e la previsione di iniziative flagship su determinate filiere strategiche (RAEE, carta e cartone, plastiche e tessile).

Per la realizzazione di questi investimenti sono previste risorse pari a 2,1 milioni di euro, messe a disposizione di operatori pubblici e privati che riusciranno a cogliere tale opportunità, presentando un progetto innovativo in linea con gli obiettivi europei di recupero e riciclo.

Il successo delle misure dipenderà dalla capacità degli enti territoriali e delle imprese di sfruttare l’occasione rappresentata dal PNRR, per garantire una vera transizione verso un modello di sviluppo economico circolare.

Le riforme del PNRR per l’Economia Circolare

Eventi sul territorio, 11 Aprile, 2022 | 11:00

Nell’ambito dell’attuazione del PNRR, il MiTE ha individuato n. 3 Riforme necessarie per uniformare il Paese su una strategia corretta della gestione dei rifiuti e raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei. Nello specifico, la Strategia nazionale per l’economia circolare definirà una roadmap di azioni e di target misurabili di qui al 2040 attraverso l’indicazione di nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”.

L’adozione del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti consentirà di colmare il gap impiantistico, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio, al fine di sviluppare nuove catene di approvvigionamento di materie prime seconde dal ciclo dei rifiuti, in sostituzione di quelle tradizionali e contribuire alla transizione energetica. Infine, attraverso l’adozione di un Accordo per lo sviluppo del Piano d'azione Building Capacity verranno supportate le autorità pubbliche locali per l'attuazione della normativa ambientale dell'UE e nazionale, per lo sviluppo di piani e progetti in materia di gestione dei rifiuti e per le procedure di gara.