Le persone che hanno partecipato

Giorgio Moretti

Giorgio Moretti

Whilst studying for his undergraduate degree in Medicine, Giorgio Moretti (b. 1961) founded Quasar, a small company specialising in healthcare information technology, in 1982. This became the foundations of the Dedalus journey, which in 1985 took a successful diversion into financial software.

In 1990 he established a joint venture with Datamat, a major national company operating in the field of ICT for the banking sector, defence and space systems, to develop a product that would become a best-seller among financial intermediaries and asset management companies. From 1996 he initiated the MBO process at Datamat that concluded with the acquisition of Datamat from Banca di Roma in 1998 by the founding partners together with 3i, the largest private equity fund in Europe at the time. In 2000 the company listing process began. Between 1998 and 2005 Moretti was Managing Director of the Banking and Finance branch, a department of 850 employees operating in Italy and abroad with revenue of around €100 million. In 2005, together with longstanding partners, he secured the sale of Datamat to Finmeccanica and straightaway pursued an MBO of Dedalus, a sector of Datamat, ending 20 years of professional activity in the banking and finance sector and returning to the very start of his career trajectory: healthcare information technology.

Since 2006, Giorgio Moretti has overseen the national and international expansion of Dedalus as Chair and CEO by partnering with successive private equity funds of diverse locations and attributes, progressing towards the buyout of more than 50 companies until the acquisition of Noemalife in 2016, the moment in which Dedalus became the industry leader in Italy and co-leader in France.

Since 2016, together with the other shareholders, Europe’s largest private equity fund Ardian has pursued a strategy to transform Dedalus into the European industry leader. In 2018 Giorgio Moretti assumed the role of Executive Chairman of the Dedalus Group, leaving his operational posts in various national companies and dedicating himself to product development and international M&A activities. In 2019 he finalised the acquisition of selected IT solutions from AGFA, the Belgian multinational. Then in July 2020 he signed a binding acquisition agreement for the corresponding business sector of DXC, the American multinational and one of the biggest global systems integrators.

Following various business deals conducted under Giorgio Moretti’s leadership, Dedalus has evolved from 80 employees in Italy to 5500 employees in 40 countries, 2000 of which work in R&D, and from revenues of €7 million to €700 million, breaking numerous records. Dedalus is the undisputed leader in Europe and in the world outside of the United States in hospital and diagnostics information systems, excelling particularly in Germany, Italy, UK, France, Austria and many others with a product range unique on the world stage. It is also a rare example of a European success story in one of the global, strategic industry sectors.

From 2009 to 2017 Giorgio Moretti was pro bono Chair of Quadrifoglio, then Alia, municipal enterprises managing environmental hygiene for the Florence city region where he led the creation of an interprovincial consortium of five local companies to form an organisation of more than 2400 employees, with revenues over €300 million, winning a twenty-year tender worth €6 billion.

In 2010 he supported the launch of the ‘Angeli del Bello’ Foundation, of which he is still Chair, comprising of Quadrifoglio and the Palazzo Strozzi Business Partners, which organises voluntary work providing care and attention to maintain the civic beauty of Florence. The foundation is an outstanding example of a municipal public-private partnership, with more than 3500 volunteers in Florence, and has inspired the launch of ‘Angeli del Bello’ affiliate associations in many other towns and citie

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Ha partecipato a:

Le nuove prospettive dell’innovazione nella sanità e nel welfare: esperienze concrete e obiettivi possibili

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

“In un quadro di profondo mutamento, caratterizzato da una quota di popolazione anziani sempre più preponderante e un assistenza necessariamente più centrata sui servizi territoriali, l’applicazione delle nuove tecnologie rappresenta una valida opportunità per definire un migliore bilanciamento tra l’esigenza di maggiore qualità delle prestazioni e un oculato impiego delle risorse disponibili. L’eHealth rappresenta un pilastro fondamentale in grado di innescare un processo di cambiamento in ottica innovativa dei percorsi assistenziali, generando, al contempo, fondamentali stimoli allo sviluppo economico e imprenditoriale del Paese“. 

Così il Ministro Beatrice Lorenzin in una recente intervista per il Corriere Sanità. Il convegno partirà proprio da queste affermazioni per interrogarsi, alla presenza del Ministro, su quali siano gli obbiettivi concretamente raggiungibili in tempi brevi, ma che si situino in un percorso lungimirante di riordino della spesa

Si può fare sanità vicina al cittadino se…

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 14:30

L’introduzione delle tecnologie all’interno dei processi organizzativi in sanità può produrre un’effettiva democratizzazione dei servizi, consentendone un accesso equo, economico ed universale da parte dei cittadini. In tal senso l’eHealth sta producendo una vera rivoluzione nel mondo della sanità che oggi è imprescindibile dai servizi digitali inclusi quelli di telemedicina. Di fronte alle sfide di innovazione imposte dalla ristrettezza di risorse nella rapida evoluzione dei bisogni di salute, il mondo della sanità si apre al contributo e al valore che ciascun cittadino, affinato e sempre più evoluto nella cultura digitale, può offrire ed è disposto ad offrire. Una nuova filosofia di pianificazione,  programmazione e co-design dei servizi che mette effettivamente al centro la persona, sia in veste di operatore che di utilizzatore finale di tali servizi, puntando ad una sostenibilità reale dell’offerta per garantire una sanità che parte dai bisogni.

Sono questi i temi sui quali sui quali Arsenàl.IT offre un’occasione di dibattito e confronto a livello nazionale il giorno 27 maggio alle ore 14.30 nell’ambito del Forum PA 2015, all’insegna dello slogan #sipuòfarese. Nello specifico affronteremo il tema “sipuofaresanitàvicinalcittadinose…“.

A partire da un caso reale, saranno affrontati gli aspetti sociali dell’evoluzione dei servizi sociosanitari, lasciando poi spazio ad un panel di esperti chiamati a portare il punto di vista dei vari attori coinvolti nella silenziosa rivoluzione in atto nel mondo della sanità. Sui temi affrontati potrà intervenire il pubblico, sostanziando concretamente il dibattito. 

The Clinical Revolution

Eventi sul territorio, 7 Ottobre, 2019 | 10:30

TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE
Piazza Vittorio Gui, 1 – Firenze

 

Negli ultimi 50 anni la medicina ha avuto una eccezionale evoluzione scientifica e tecnologica mettendo a disposizione dei medici e di tutti gli operatori sanitari nuovi strumenti e metodologie diagnostiche, nuovi farmaci di grande efficacia, innovative tecniche chirurgiche. Queste innovazioni della clinica, inserite su scelte politiche lungimiranti che hanno dato origine alla costruzione del SSN, hanno garantito una conseguente trasformazione dei processi sanitari garantendo ai pazienti cure migliori e conseguenti inimmaginabili aumenti della qualità e dell’aspettativa di vita.

L’informatica e la telematica hanno accompagnato tale  trasformazione senza però essere driver primario dell’evoluzione; in realtà, tali tecnologie non hanno scatenato una evoluzione,  come oggi viene definita, ‘disruptive’ dei processi di cura. Ciò che negli altri settori viene definita la trasformazione digitale, ha solo parzialmente scaricato tutto il potenziale nel vasto mondo dei processi clinici. Siamo finalmente giunti ad un punto di svolta negli strumenti per attuare una rivoluzione in ambito clinico che senza essere dirompente ci accompagni verso una medicina collaborativa, personalizzata e sicura, grazie alla reale condivisione dei dati clinici e diagnostici e la loro accessibilità, fondata sulla rinforzata collaborazione fra clinici, operatori sanitari e pazienti. Una rivoluzione dolce che incrementi l’accuratezza della diagnosi e la qualità delle cure migliorando la sostenibilità del SSN in un contesto di sempre minore disponibilità di risorse economiche e professionali e di maggiore complessità clinica. 
 
Perché Firenze
In Italia si origina e si sviluppa l’Umanesimo da cui scaturirà il Rinascimento, un’età di cambiamento in cui matura un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi. Firenze è la città del Rinascimento, Firenze è la città in cui, al termine delle celebrazioni dei 40 anni della 833, in un grande appuntamento nazionale rivolto ai vertici strategici della sanità pubblica e privata, si illustra il nuovo modo di concepire una sanità sicura e sostenibile. Una sanità che non può fare a meno della trasformazione digitale per innovare processi e organizzazione in funzione di un’indispensabile condivisione dei dati clinici e diagnostici e collaborazione tra clinici e tra clinici e pazienti. Solo così sarà possibile continuare a erogare ai cittadini le stesse prestazioni che negli anni scorsi hanno qualificato il nostro SSN tra i migliori del mondo.
 
 

Dopo il Coronavirus, quale prossima normalità per il SSN?

Roma, 4 Novembre, 2020 | 16:15

Con la pandemia è emersa la fragilità del nostro SSN, prontissimo all’acuzie, in ritardo su prevenzione, medicina di prossimità o domiciliare e continuità assistenziale.

 
Su questi 3 pilastri riteniamo debba fondarsi la normalità del dopo COVID. Non una grande riforma legislativa per cui non ci sono tempi e risorse, ma una serie di azioni coerenti e prioritarie per la rapida evoluzione verso un sistema sociosanitario digitalizzato, incentrato sulle necessità di cura della persona, nel quale i processi clinici e gestionali siano tra loro connessi e interoperabili.
 
Una normalità in cui la possibilità di fruire di servizi sanitari in modalità digitale oltre ad essere indiscutibile fattore di semplificazione della vita dei cittadini, sia anche strumento cruciale per affrontare efficacemente emergenze sanitarie.
 
Ecco allora la necessità di formare competenze e professionalità da diffondere nell’ecosistema salute. Questa la ragione della spinta a disporre di dati provenienti da fonti diverse ma predisposti secondo standard definiti: per la condivisione delle informazioni cliniche dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di cura; per il confronto e l'analisi di tutti i dati territoriali con lo scopo di verificare i livelli essenziali di assistenza e la appropriatezza prescrittiva; per la programmazione sanitaria.
 
Dopo i pesanti tagli degli ultimi anni, la prossima normalità sarà realizzabile con le risorse del Recovery Fund e del MES. Ma anche prima della disponibilità dei fondi emergenziali, alcuni ritardi accumulati potranno essere recuperati con l’azione di CONSIP, che esaurite le Convenzioni, dialoga con le imprese perché i nuovi strumenti di procurement pubblico, fungano da bussole nella realizzazione di sistemi sanitari regionali e nazionale integrati, che includano nativamente soluzioni tecnologiche nei nuovi modelli organizzativi.

One Health, digital: da una logica “egocentrica” a quella “ecocentrica” sfruttando la leva dell’innovazione digitale

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 09:31

Nella Missione 6 del PNRR si parla di definire entro la metà del 2022 “un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio ‘One Health’”. Tale approccio non si può tradurre in una grande riforma legislativa – per cui non abbiamo i tempi – ma suggerisce una serie di azioni coerenti e prioritarie che consentano la rapida evoluzione verso un sistema integrato, incentrato sulle necessità di assistenza e cura della persona, flessibile al cambiamento della domanda di salute da parte dei cittadini, nel quale processi clinici, prevenzione, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano tra loro connessi. One health diventa l’unico paradigma possibile per favorire collaborazione tra diverse discipline e professionisti diversi; per affrontare in modo sistemico i bisogni delle persone sulla base della relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono; per riconoscere che gli investimenti in salute sono le principali opzioni da seguire per i policy maker se vogliono garantire al nostro mondo prospettive di benessere, occupazione, equità e coesione sociale. Come tradurre questa visione globale in effettive e concrete azioni con impatti di lungo periodo? Crediamo che la realizzazione del paradigma One Health debba necessariamente passare attraverso l’uso competente e consapevole delle tecnologie digitali. Solo l’innovazione digitale, infatti ci può consentire non solo di comprendere e gestire le interconnessioni, valorizzando i dati e le informazioni, ma anche di riprogettare i servizi di cura per renderli scalabili e accessibili a tutti.

Se è vero che a partire dal 2017 il settore della sanità è stato investito sempre di più dall’onda del digitale, e che tecnologie come intelligenza artificiale, realtà aumentata e piattaforme di condivisione stanno cambiando il modo di fruire i servizi e impattano anche sull’ecosistema salute e sanità, è anche vero che – come ricordano i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano – la spesa ICT in sanità in Italia è ancora molto bassa. Ora però le risorse economiche ci sono; quello che conta è riuscire a spendere e a spenderle bene. Gli impegni economici legati a sanità, welfare, transizione ecologica e digitalizzazione presenti nel nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vanno visti e gestiti come componenti indissolubili di un programma olistico di ripensamento del nostro modello di sviluppo umano e sociale. Tutto questo significa passare da una logica egocentrica a quella “ecocentrica”, che impone anche di lavorare a livello di comunità e non di singolo cittadino: la strategia di prevenzione della salute dell’ecosistema deve coinvolgere istituzioni, scuole, amministrazioni, strutture sanitarie, privati. Ciascun elemento della comunità è chiamato a fare la sua parte per la salute del Pianeta e dell’uomo. In questo appuntamento analizzeremo le possibili azioni per una salute globale e digitale, quali le priorità? Cultura e competenze? Governance? Dati? Valutazione outcome?

Per saperne di più (in continuo aggiornamento):

https://oneworldonehealth.wcs.org/About-Us/Mission/The-Manhattan-Principles.aspx

https://www.agendadigitale.eu/sanita/one-health-digital-il-patto-culturale-che-serve-per-una-sanita-globale-e-sostenibile/

https://asvis.it/public/asvis2/files/Approfondimenti/PositionPaperGdLGoal3.pdf