Le persone che hanno partecipato

Elena Rapisardi

Elena Rapisardi

Elena Rapisardi sul suo blog si dipinge così: "Una laurea in scienze politiche, con una tesi in sociologia della letteratura. Esplorazioni: fotografia, marketing, ricerca sociale, multimedia, comunicazione, web. Organizzo idee in contenuti, trovo i modi per rappresentarle, e gestisco progetti. In sintesi: so leggere, scrivere e far di conto [e di questi tempi non è poco]. Oltre all’italiano parlo inglese, francese e spagnolo. Siciliana di nascita, milanese di formazione trapiantata prima a Roma, poi a Firenze. Ora dalle mie finestre vedo le colline pisane, il lago, il mare. Da qui cerco di vivere le mie passioni."

Aggiungiamo che dal 2005 si occupa di Comunicazione in Protezione Civile ed Emergency Management e, in particolare, di progetti per un utilizzo ad ampio raggio del web 2.0 in emergenza.

Ha partecipato come key note speaker al Web 2.0 Expo di New York nel 2009 sul tema "Civil Protection 2.0".

Nel gennaio 2010 ha dato il via, insieme a Giovanni Lotto, al progetto "Open Foreste Italiane"; collabora con il Centro Intercomunale di Protezione Civile Colline Marittime e Bassa Val di Cecina - Provincia di Pisa e Livorno, con cui ha realizzato il progetto pilota Sala Operativa 2.0.

Ha collaborato con Pier Vittorio Buffa, direttore della redazione web dei giornali locali del Gruppo Finegil - L'Espresso, alla realizzazione della crowdmap gestita da "Il Tirreno" e "La Repubblica di Genova" per raccogliere le segnalazioni dei danni causati dalle alluvioni che hanno colpito Liguria e Toscana nell'ottobre 2011. 

E' stata tra i promotori del primo Crisis Camp Italy che si è svolto a Bologna nel novembre 2011.

Attualmente svolge il Dottorato in Scienze della Terra all'Università di Torino sulla gestione collaborativa dei dati per la prevenzione dei rischi naturali e protezione civile.
 

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Ha partecipato a:

La città Resiliente

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 14:00

La resilienza delle città e delle nostre comunità è la capacità di reagire a rischi e shocks causati da molteplici fattori: cambiamento climatico, degrado ambientale, scarsità di risorse non solo energetiche, crescita della popolazione.

Le recenti emergenze come l'alluvione in Liguria e Toscana nel 2011 e l'emergenza neve del 2012 hanno mostrato la fragilità del nostro territorio, ma al contempo la capacità di reazione delle comunità. Alla luce di queste esperienze reali cercheremo di comprendere il significato di resilienza per disegnare una mappa degli approcci, delle azioni, degli attori e delle sfide che questo concetto, tutt'altro che nuovo, contiene in sé.

La resilienza non è un pranzo di gala. La resilienza è conoscenza. La resilienza è conversazione.