Le persone che hanno partecipato

Luca De Biase

Luca De Biase

Nato a Verona, il 1 settembre 1956
Laureato all'università Bocconi di Milano, in Discipline economiche e sociali. Progetti in corso:

- Editor di innovazione al Sole 24 Ore e Nova24 (del quale è stato fondatore e che ha guidato dall'ottobre 2005 al giugno 2011; editor della Vita Nòva, magazine per tablet
- Presidente Fondazione Ahref, centro di ricerca sulla qualità dell'informazione nei media sociali; dal 2010
- Professore a contratto di giornalismo e nuovi media in diverse università tra cui lo Iulm di Milano, dal 2002; redattore di "Problemi dell'informazione" dal 2002; docente a Sciences Po, Parigi, Master of Public Affairs; dal 2007.
- Direttore scientifico della Digital Accademia, centro per lo sviluppo della cultura digitale dal 2011
- co-fondatore dell'associazione ItaliaStartup
- Luca lavora con il ministero italiano per lo Sviluppo economico in una task force dedicata a migliorare l'ecosistema delle startup innovative
- Luca è stato invitato a parlare in numerose occasioni dall'Ocse di Parigi, dall'StsForum di Kyoto, dal Mit-MediaLab di Cambridge Massachusetts, dall'Atomium Culture di Bruxelles, dall'International Journalism Festival di Perugia.
- Premi Città Impresa Fabbricatore di idee 2012, Premio Cultura di Rete 2007, Premio Sele d'Oro 1994; per la Vita Nòva: Moebius 2011, The Lovie Awards 2011, M20, Spd, iTunes Rewind 2011.

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Ha partecipato a:

Convegno inaugurale “Agenda digitale, sviluppo, semplificazione: la via italiana alla crescita”

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 09:30

 Il convegno di apertura di FORUM PA 2012 ha come suo baricentro la declinazione italiana dell’Agenda Digitale, così come è stata presentata nei documenti ufficiali (da ultimo nel Decreto Semplifica Italia) e nelle dichiarazioni dei Ministri competenti. L’annunciata  presenza al convegno dello stesso Presidente Monti  e di tre Ministri del suo Governo ci dà la misura della rilevanza del tema. Non si tratta infatti di un’azione da poco, essa sarà il fil rouge che dovrà legare tutte le politiche di questo Governo, ma sperabilmente anche del prossimo,  per l’innovazione, la  digitalizzazione, lo sviluppo di quell’economia della rete e della conoscenza che è l’unica in grado di essere un significativo fattore di crescita reale e di nuova occupazione, soprattutto per i giovani.

Open data e politiche pubbliche

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

La tavola rotonda parte dalla constatazione che la grande mole di dati che le leggi sulla trasparenza e le prime esperienze di Open Data mettono a disposizione della politica, dei media e dei cittadini richiede, per poter effettivamente aprire la porta a migliori e più consapevoli politiche pubbliche e a una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte, una consolidata  cultura del dato e un'abitudine all'analisi oggettiva

Pianificare la smart city: verso un'integrazione delle politiche urbane / Planning a smart city: towards an integration of urban policies

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 14:30

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Convegno introdotto dal Keynote di Iñigo de la Serna

Le diverse dimensioni della città intelligente: governance, assetti istituzionali, tecnologie, sostenibilità ambientale, coesione sociale e inclusione, educazione devono necessariamente integrarsi in una visione complessiva delle politiche urbane. La recente costituzione del Comitato interministeriale per le Politiche Urbane e la rinnovata attenzione agli obiettivi olistici di benessere e di qualità della vita sono alla base di questo convegno conclusivo che sarà l'occasione per guardare, sulla base del lavoro svolto nella manifestazione, al futuro e alle asfide che i prossimi difficili anni ci pongono. Abbiamo per questo invitato i Ministri Barca e Ciaccia, i Presidenti dell'ANCI, della Conferenza delle Regioni, di ReCS - Rete delle Città Strategiche, dell'ISTAT, Dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e i politici e studiosi che meglio rappresentano questo sforzo congiunto per rendere intelligenti le nostre città.

Introductive keynote by Iñigo de la Serna

The different dimensions of smart cities: governance, institutional structures, technologies, environmental sustainability, social cohesion and inclusion, education must be integrated into a comprehensive view of urban policies.
The Closing Plenary will provide  the opportunity to reflect upon key findings that emerged from the SCE three days and help define the roadmap to an open and holistic way of thinking the city, keeping in mind the inter-ministerial Committee for Urban policies newly established. As main representatives of this joint effort to develop smart cities, the Ministers Barca and Ciaccia, the Presidents of ANCI, Conference of the Regions, ReCS-network of Strategic Cities, ISTAT, National Institute of Urbanism, politicians and experts, have been invited
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Democrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappresentativa ed aprono nuove opportunità di partecipazione democratica

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Sempre più diffusamente negli ultimi anni, anche in Italia, é cresciuta la richiesta da parte dei cittadini di una più estesa e diretta partecipazione alle decisioni della politica, al loro formarsi ed al loro attuarsi. Questa richiesta si è inestricabilmente collegata al rapidissimo diffondersi dei nuovi strumenti tecnologici di informazione e di comunicazione che hanno così larganente modificato abitudini cognitive, modalità di relazione sociale, stili di vita, tanto da rendere spesso indistinguibili i due fenomeni.

La spinta alla partecipazione ed al rinnovamento della politica si è giovata di strumenti  potenti di mobilitazione e di discussione, e, nello stesso tempo, i nuovi media di relazione sociale hanno abilitato forme inedite di partecipazione e di decisione collettiva, che non sarebbero stati nemmeno immaginabili senza tali strumenti.

Come risposta a questa sempre più forte sollecitazione è cresciuta la consapevolezza delle istituzioni politiche della necessità di una profonda riforma dell’esercizio della azione politica, delle sue procedure, della sua relazione con la società, e, di conseguenza, degli strumenti necessari a sostenere queste intenzioni di riforma, delle tecnologie capaci di abilitare un effettivo rinnovamento della politica.

E’ in questo contesto che può essere collocata l’indicazione che Stefano Rodotà ha fornito  in Tecnopolitica (Laterza 1997) per definire questo rinnovamento, utilizzando il termine di “democrazia continua” : “Parlando di democrazia continua si fa riferimento a strumenti che si differenziano da quelli di tipo rappresentativo perchè vengono adoperati dai cittadini senza ricorrere ad alcuna mediazione...L’accento viene posto sulla fine dell’intermittenza del processo politico per quanto riguarda la presenza dei cittadini, e sul fatto che la nuova continuità non è resa possibile da impulsi o stimoli provenienti dall’alto, ma è affidata anche, o soprattutto, all’iniziativa diretta degli interessati. Ma la continuità non riguarda soltanto la dimensione temporale. Si distende nello spazio dove le reti creano appunto la fine delle interruzioni determinate dalla distanza, aprendo la prospettiva di una face-to-face democracy senza più confini. Proprio questo continuum spazio temporale individua la dimensione istituzionale dell’agire politico e della costruzione della cittadinanza.

Nel corso del convegno sarà presentato il rapporto di ricerca "I media civici in ambito parlamentare: strumenti disponibili e possibili scenari d'uso" realizzato dalla Fondazione Ahref in collaborazione con il Servizio Informatica del Senato.

Le Smart City nell'Agenda Digitale

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 10:00

La recente decisione del Governo di rafforzare la governance dell'Agenda digitale italiana con la nomina di un Commissario di governo dimostra che si vuole dare la massima priorità al tema, destinando anche parte delle nuove potenzialità di investimento recentemente accordate all'Italia in sede europea a partire dal 2014.

Il rapporto doing business 2012 della Banca Mondiale osserva che in Italia si registra un minore contributo di lungo termine del capitale ICT alla crescita, con un investimento di solo il 2 per cento del proprio PIL (ovvero il 10% degli investimenti totali) contro il 3,5% degli USA (che rappresenta il 25% degli investimenti totali).â¨Questo è dunque il settore strategico per la crescita, poiché la rivoluzione digitale si riverbera su tutti i settori dell'economia e anche sul grado di civiltà complessiva di un Paese. I campi riguardano i pilastri dall'Agenda digitale europea i cui obiettivi al 2020 devono essere raggiunti dagli Stati membri con il contributo attivo delle città smart: mercato digitale unico; Internet veloce e superveloce; interoperabilità e standard; fiducia e sicurezza informatica; ricerca e innovazione; alfabetizzazione informatica; ICT per la società.

Iperbole2020: un media civico locale, una community di innovazione sociale aperta a tutti i cittadini

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 15:30

Il punto tra Comune e Università di Bologna
I-City tra Bologna e Genova: una piattaforma per la cocreazione di applicazione e servizi

Nuove piattaforme digitali: barcamp a base ICT tra innovazione sociale, sostenibilità e spazi

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 16:30

Con Informatica, Scienza e Ingegneria, Dipartimento di Scienze Statistiche, Università di Bologna, HERA, D'vel Snc.