Le persone che hanno partecipato

Duccio Campagnoli

Duccio Campagnoli

Duccio Campagnoli é l'attuale Presidente di BolognaFiere e presidente di Sogecos, società organizzatrice di Cosmoprof, piattaforma internazionale leader mondiale nell'organizzazione di manifestazioni fieristiche dedicate alla cosmesi e al benessere. Già Consigliere di Amministrazione della Società dal 2008 e dal gennaio 2011 Consigliere Delegato, Duccio Campagnoli é inoltre Vice Presidente dell'AEFI - Associazione delle società e degli enti fieristici italiani.

Laureato in filosofia, é stato per tre legislature Assessore allo sviluppo economico e autore delle politiche industriali, telematiche, energetiche e delle politiche fieristiche e per l'export e l'internazionalizzazione delle imprese.

Ha promosso la Legge della Regione Emilia Romagna, prima fra le Regioni italiane, per la trasformazione degli enti fieristici in società per azioni.

Dal 2005 al 2010 é stato coordinatore nazionale per le materie fiere istituendo, assieme al Ministero dello Sviluppo Economico, il tavolo nazionale Governo-Regioni per lo sviluppo del sistema fieristico italiano.

Appassionato di filosofia e di Cina é Vice Presidente della Fondazione Italia Cina, presieduta da Cesare Romiti, e motociclista/Ducatista in servizio.


 

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Ha partecipato a:

ECONOMIA E GOVERNANCE DELLA SMART CITY: città, aziende e territori a confronto / ECONOMY AND GOVERNANCE OF THE SMART CITY: a comparison among cities, industries and territories

Bologna, 29 Ottobre, 2012 | 09:30

Per questo evento é disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Il convegno é introdotto dal Keynote di Carlo Ratti/Introductive keynote speech by Carlo Ratti

Una comunità é intelligente se adopera le risorse umane, economiche e tecnologiche in una politica lungimirante tesa a non depauperare, ma anzi ad accrescere il capitale sociale, relazionale, culturale e ambientale in un contesto di coesione sociale, di partecipazione civica, di inclusione.

 

Per il convegno inaugurale abbiamo scelto di dare una panoramica ad ampio raggio dei temi in discussione con una prima parte di scenario e una seconda di confronto tra città, imprese e regioni.

Durante il convegno, a introduzione della tavola rotonda dei sindaci e assessori delle città, sarà presentata la ricerca ICity Rate: la prima classifica ragionata delle città italiane messe in ordine rispetto alle dimensioni di una smart city. Le conclusioni saranno tratte da Mario Calderini, consigliere del Ministro Profumo.

 

An intelligent community leverages human, economic and technological resources in a long-term policy aimed at enhancing rather than exploiting the social, relational, cultural and environmental capital. It flourishes in a context of social cohesion, civic participation and inclusion.

The opening plenary features an overview of the debate topics, by describing first the scenario and then by comparing cities, enterprises and Regions.

The ICity Rate search will be presented during the conference, as introduction to the Round Table of City Mayors and Aldermen. The conclusions will be drawn by Mario Calderini, Adviser to the Minister.

Le infrastrutture ICT strategiche, la cultura e la scuola nell'era digitale, i nativi digitali e l'uso civile dei social network in situazioni d'emergenza

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 09:30

Per organizzare la propria presenza a SCE2012, il Comune di Bologna ha lanciato una call for ideas che ha messo in moto l'intera città e le sue communities. Dal verde pubblico ai software gestionali, dal co-housing alle iniziative di inclusione digitale, molti sono i temi al centro delle 52 proposte arrivate in pochi giorni. Le idee selezionate si affiancano nella saletta dello stand alla programmazione a cura della piattaforma Bologna Smart City, composta dal Comune di Bologna, Aster, Università di Bologna e le aziende partner.

Martedì 30 mattina parliamo di:

La Smart city che cura e assiste: e-health, prevenzione, teleassistenza / Smart city's health and social care: e-health, prevention, telecare

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

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Quando parliamo di città intelligenti non é possibile non affrontare i temi della prevenzione, della cura e dell'assistenza . La popolazione metropolitana ha superato a livello mondiale quella rurale e entro i prossimi trent'anni tre quarti della popolazione mondiale vivrà nelle megalopoli.

Le strutture sanitarie si troveranno a fronteggiare richieste di accesso alle cure e all'assistenza, condizioni di fragilità e cronicità, generate dalla longevità, mai affrontate prima e in un contesto di risorse pubbliche calanti. Molte delle risposte a queste sfide possono derivare dall'innovazione dei processi della sanità fondata sull'uso della rete e delle nuove tecnologie. Occorreranno soluzioni innovative che rendano accessibile a tutti i cittadini e in tempi certi il SSN; dematerializzino, facilitandone la consultazione, le storie cliniche dei pazienti; favoriscano la deospedalizzazione, attraverso nuove forme di cura e di assistenza presso le strutture del territorio o il domicilio del paziente.

La Smart city che cura e assiste dovrà quindi contribuire a provocare una rivoluzione per modificare abitudini di cittadini, aziende e professionisti della salute. A che punto siamo? Con le risorse disponibili destinate a diminuire, o quanto meno a non crescere proporzionalmente ai bisogni, l'unica possibilità di mantenere in futuro un adeguato livello di servizio (eventualmente di migliorarlo) é rappresentata da azioni che, applicate ai processi della sanità, ne migliorino l'efficienza complessiva. Dopo innumerevoli tentativi di normare e-health, il pacchetto in arrivo con l'Agenda Digitale sanitaria fa sperare nella visione organica mancata per anni, ma devono essere individuate modalità, sistemi e specifiche tecniche: nella mattinata dei lavori si confronteranno aziende sanitarie, regioni e imprese.

Le Agende Digitali nelle città: le esperienze di Bologna ed Emilia Romagna a confronto con gli altri territori / Digital Agenda in smart cities: Bologna and Emilia Romagna experiences compared with other territories

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 11:30

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Nel 2010 l'Agenda Digitale diventa uno dei pilastri della strategia EU per l'scita dalla crisi economica. A luglio del 2011 la Regione Emilia-Romagna approva la sua Agenda Digitale riconoscendo quattro nuovi diritti di cittadinanza digitale. A novembre 2011, il Comune di Bologna lancia un percorso partecipato per dotarsi di un'Agenda Digitale cittadina che definisca le priorità e le azioni per trasformare il modo in cui i cittadini vivono il territorio urbano. L'Agenda Digitale é una priorità per città, regioni e per il Paese.

La tavola rotonda, oltre ad essere occasione per presentare l'Agenda Digitale del Comune di Bologna, vuole avviare un confronto e una riflessione circa l'urgenza e l'opportunità di avere agende digitali locali diffuse che affiancandosi a quella europea, nazionale e regionale siano in grado di ampliare la portata delle azioni generali aggiungendo la relazione diretta con il cittadino che é prerogativa e caratteristica degli enti locali.

Open data, investimenti in infrastrutture, corsi per l'inclusione digitale e uso strategico dei social media sono alcuni dei punti dell'Agenda Digitale della Città di Bologna, ma quali i punti condivisi con le altre città? Quali i temi su cui lavorare come sistema territoriale? Quale il ruolo delle Regioni e del governo? Quali le azioni da sviluppare nell'ambito di una città metropolitana? é possibile pensare ad un modello di riferimento? Si può immaginare una agenda digitale dei territori?

L'evento vedrà la partecipazione di Anci, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e rappresentanti di altre città e territori. E' stato inoltre invitato un rappresentante del Governo.


In 2010 the Digital Agenda becomes one of the EU strategy pillars to respond the economic crisis. In July 2011 the Region Emilia-Romagna approves its Digital Agenda and establishes four new digital citizenship rights. In November 2011, Bologna's Municipality launches a roadmap for a Digital Agenda city defining the priorities and actions to transform the way people live in the urban area. The Digital Agenda is a priority for cities, regions and for the country.
The Roundtable, will present Bologna's Municipality Digital Agenda, and will debate about the urgency and opportunity to have digital local agendas sprawled which, together with European, national and regional agendas, can promote citizens relationship.
Open data, investment in infrastructure, courses for digital inclusion and strategic use of social media are some of the points of the Bologna's Municipality Digital Agenda, but what can be shared with other cities? Which topics can become a territorial system? Which role do Regions and the Government have? Which actions within a city need to be developed? Can a reference model be adopted? Can a digital agenda of territories be thought?
The event will see the participation of Anci, Regione Emilia Romagna, Bologna';s Municipality and representatives of other cities and territories. It was also invited a representative of the Government

 

Pianificare la smart city: verso un'integrazione delle politiche urbane / Planning a smart city: towards an integration of urban policies

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 14:30

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Convegno introdotto dal Keynote di Iñigo de la Serna

Le diverse dimensioni della città intelligente: governance, assetti istituzionali, tecnologie, sostenibilità ambientale, coesione sociale e inclusione, educazione devono necessariamente integrarsi in una visione complessiva delle politiche urbane. La recente costituzione del Comitato interministeriale per le Politiche Urbane e la rinnovata attenzione agli obiettivi olistici di benessere e di qualità della vita sono alla base di questo convegno conclusivo che sarà l'occasione per guardare, sulla base del lavoro svolto nella manifestazione, al futuro e alle asfide che i prossimi difficili anni ci pongono. Abbiamo per questo invitato i Ministri Barca e Ciaccia, i Presidenti dell'ANCI, della Conferenza delle Regioni, di ReCS - Rete delle Città Strategiche, dell'ISTAT, Dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e i politici e studiosi che meglio rappresentano questo sforzo congiunto per rendere intelligenti le nostre città.

Introductive keynote by Iñigo de la Serna

The different dimensions of smart cities: governance, institutional structures, technologies, environmental sustainability, social cohesion and inclusion, education must be integrated into a comprehensive view of urban policies.
The Closing Plenary will provide  the opportunity to reflect upon key findings that emerged from the SCE three days and help define the roadmap to an open and holistic way of thinking the city, keeping in mind the inter-ministerial Committee for Urban policies newly established. As main representatives of this joint effort to develop smart cities, the Ministers Barca and Ciaccia, the Presidents of ANCI, Conference of the Regions, ReCS-network of Strategic Cities, ISTAT, National Institute of Urbanism, politicians and experts, have been invited
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Convegno inaugurale: Better Building & Smart Cities

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 10:00

Costruiamo le città del futuro per far ripartire il Paese e per creare nuova occupazione. Questo è il senso del programma  e l’idea chiave di questa edizione di Smart City Exhibition che si svolge in contemporanea con il SAIE, il più importante salone italiano dell’innovazione nell’edilizia. Da qui nasce il claim congiunto delle due manifestazioni " Better Building e Smart Cities". Better Building è il nome che ha dato l'Amministrazione Obama al suo programma per il rilancio dell'edilizia in Usa e anche noi dobbiamo puntare sul "costruire migliore", per valorizzare l'enorme potenziale costituito dall'intervento sul patrimonio edilizio esistente, a fini energetici e di rigenerazione urbana, e per realizzare nuove costruzioni con le tecniche più innovative e rispettose dell'ambiente. Il contesto naturale nel quale il Better Buiding può svilupparsi è quello delle "Smart City", definite come gli ambiti urbani con maggiori capacità di apprendimento e di innovazione: contesti cittadini costituiti sia dalle infrastrutture digitali (mobilità, reti energetiche, reti di telecomunicazioni, servizi pubblici e privati on-line , cultura, welfare e sanità, turismo) che dalla creatività delle loro comunità e delle loro istituzioni.

Riuso, rigenerazione urbana e sostenibilità energetica nelle città

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 10:00

La trasformazione urbana, che è la grande sfida del nostro secolo, deve necessariamente assumere un approccio complessivo nell’affrontare i diversi temi. C’è il problema del patrimonio edilizio esistente, in grande parte obsoleto e da rinnovare. C’è il problema dell’energia, che va risparmiata e prodotta sempre più da fonti rinnovabili. C’è la questione della gestione dell’acqua, dei rifiuti, dei materiali, ma anche della sicurezza sismica. E c’è la necessità di riqualificare interni comparti e spazi pubblici nelle città.

Il criterio guida è la sostenibilità, alla base della strategia europea 2020 per il clima e l’ambiente e che è ha ispirato anche il lancio dell’iniziativa europea per le smart cities.
Il convegno si concluderà con l’assegnazione della Seconda Edizione del Premio RI.US.O., l’iniziativa per la rigenerazione urbana sostenibile dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE), il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e Legambiente.

Agenda Urbana e Smart City

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 15:30

In vista del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020 l’Unione Europea ha chiesto a tutti gli Stati membri di dotarsi di “un’ambiziosa agenda urbana”, con almeno il 5 per cento delle risorse assegnate a livello nazionale.
L’Italia è orientata a presentare un PON (Programma Operativo Nazionale) specifico per le città metropolitane che sarà contenuto nell’Accordo di partenariato, il quale dovrà essere concluso entro il prossimo mese di settembre.
Il Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (CIPU), nel documento approvato il 23 marzo scorso, si è dato l’obiettivo di elaborare un’Agenda Urbana nazionale intesa come “una nuova  politica a carattere ordinario per le città” e ha individuato quattro macroaree (welfare locale e istruzione; mobilità; riqualificazione urbana, innovazione e turismo; finanza locale e governance).  
Le smart cities sono parte integrante di una politica nazionale per le città. Esse ne costituiscono la  declinazione necessaria, poiché consentono l’applicazione delle tecnologie più innovative in tutti i campi, e le politiche urbane rappresentano la cornice indispensabile al loro sviluppo. 

Impegni per le città del futuro. Una via più semplice per far ripartire il Paese.

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 14:30

La nostra visione della smart city si basa sulla convinzione che le molteplici modalita' di comunicazione locale e globale, l'innesto di moderne tecnologie nell'agire quotidiano, la presenza di una strategia condivisa e partecipata, determinano la capacita' del territorio di trasformarsi da semplice agglomerato di cose e persone a smart community efficiente e socialmente innovativa, dove ogni euro investito in tecnologie in grado di incidere direttamente sulla qualita' della vita dei cittadini.

Ma per raggiungere questo obiettivo necessario che l'amministrazione riesca a cambiare se stessa, a semplificare i processi, a fare rete sia nei suoi vari livelli territoriali, sia con i soggetti economici, sociali e culturali che animano la comunita' locale.

Il convegno conclusivo di Smart City Exhibition parte proprio domandandosi quale sia l'amministrazione pubblica che serve per costruire una comunita' intelligente e per accrescere il suo benessere equo e sostenibile, e lo fa esaminando soprattutto due punti chiave che si riassumono nello slogan che vuole la PA "veloce e vicina".

Parleremo quindi con il Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie e con il Ministro per la PA e la semplificazione di multilevel governance (la PA vicina) e di semplificazione e ammordernamento dei processi (la PA veloce). Al Governo si affiancheranno i rappresentanti del mondo produttivo e delle citta' per un confronto tutto declinato al futuro.

Sessione inaugurale "Costruiamo il futuro, rammendiamo l'Italia!"

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 10:00

Le infrastrutture sono state il principale veicolo di sviluppo del nostro Paese nei 50 anni che abbiamo alle spalle. L’attuale congiuntura rende necessario un profondo cambiamento nell’agenda di politica economica della UE che veda proprio nelle infrastrutture, nelle città, nella riqualificazione del costruito e delle periferie, nella banda larga e nelle tecnologie abilitanti gli assi strategici su cui puntare. Gli elementi in gioco e le opportunità sono numerosi a partire dai 300 miliardi di euro annunciati a giugno dal piano di investimento del neo presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker, ma devono poter poggiare su cambiamenti di impostazione nella politica europea e nazionale. Il prossimo Piano nazionale delle comunità intelligenti (Pnci) dovrà quindi essere accompagnato da una serie di interventi più strutturali che rafforzino il tessuto industriale e produttivo: dall’introduzione di elementi di flessibilità nel patto di stabilità europeo e interno alla creazione del mercato digitale unico europeo; dal consolidamento del settore industriale europeo attraverso un industrial compact, all’individuazione di un piano housing.

La politica nazionale è pronta a farsi carico delle istanze del tessuto produttivo e a rispondere concretamente?

Meno burocrazia e nuove regole per sbloccare l'Italia

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 14:30

Tra le grandi riforme strutturali di cui ha bisogno l’Italia quella legata agli adempimenti burocratici e alla semplificazione dell’apparato regolatorio (regolatory review) è tra quelle più sentite da imprenditori, cittadini e dalle stesse amministrazioni. Per far funzionare bene il sistema pubblico e impostare correttamente la lotta alla corruzione e all’illegalità non c’è bisogno di ulteriori norme, spesso basta rendere operative quelle che già ci sono, eliminando gli adempimenti formali a favore di un potenziamento del sistema di controllo. I principi cui occorre ispirarsi sono pochi, ma essenziali: semplificazione, trasparenza, riduzione dei tempi delle procedure, responsabilità, certezza delle norme e abbandono del ricorso sistematico alle procedure d’urgenza.

Il Paese riparte dalle città. Smart City, Agenda Digitale e Agenda Urbana.

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 14:30

Le idee, i progetti e le singole iniziative che si sono sviluppate in questi anni sul tema della smart city devono essere collocate all’interno di una strategia di sviluppo territoriale chiara e di un quadro tecnologico coerente. Il tema della governance della smart city è perciò cruciale, come modalità di collaborazione tra gli attori locali e la cittadinanza attiva. Dalle città può venire un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi nazionali della strategia Europa 2020 sia per quanto riguarda l’Agenda digitale (interoperabilità, identità digitale, cloud, patromonio informativo pubblico, mercato unico); sia per quanto riguarda l’Agenda urbana nazionale intesa come insieme di politiche di occupazione, ricerca e sviluppo, clima ed energia, istruzione e formazione e lotta povertà. L’Italia è chiamata dall’UE ad elaborare una nuova politica a carattere ordinario per le città.

L'innovazione urbana come motore di sviluppo

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 14:30

Le città sono sempre state produttrici di innovazione. Oggi il centro della knowledge economy è il capitale umano e la presenza di Università, laboratori e centri di ricerca diventa il principale fattore di successo e di attrattività per le aree urbane. Con le nuove tecnologie digitali (stampanti in 3D) anche la manifattura torna nelle città e le startup innovative, il movimento dei makers e degli artigiani digitali, i FabLab ne sono un esempio. La domanda di innovazione da parte dei centri urbani è inoltre un potente fattore di traino per grandi comparti produttivi come l’edilizia, i trasporti, l’Ict, l’energia, la salute e il welfare.
Il Decreto crescita 2.0 del 2012 si pone come obiettivo la nascita di 3000 imprese innovative entro il 2014, ma l'elemento quantitativo non può essere il solo parametro su cui basare politiche e programmi nazionali. Istruzione, formazione, networking, valorizzazione delle comunità universitarie e della ricerca, utilizzo della domanda pubblica come leva per l'innovazione... Occorrono strategie integrate che tengano conto di questi fattori e che riescano a creare connessioni fertili e contaminazioni tra industria tradizionale e nuove competenze.

Infrastrutture e reti metropolitane per il rilancio del Paese

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 10:00

Tra i gap che non permettono al nostro Paese di decollare c’è quello infrastrutturale. L’Italia deve completare l’infrastrutturazione fisica e digitale bloccata ormai da troppo tempo. Deve trovare le soluzioni (finanziarie e di concertazione con il territorio) per portare a termine le sezioni italiane dei corridoi europei dei trasporti. Deve dare la giusta importanza all'infrastruttura digitale, fondamentale per sostenere adeguatamente la nuova fase dello sviluppo. Deve superare il gap di reti di trasporto metropolitano su gomma e ferro nelle città a partire dalle aree urbane di maggiore dimensione (secondo quanto previsto – per altro – dalle direttive europee). Deve progettare scenari a medio/lungo termine in cui la mobilità sostenibile abbia un ruolo centrale come elemento di salvaguardia ambientale, di innalzamento della vivibilità e qualità della vita nelle città e di sviluppo economico.

Riuso ed efficienza energetica per una rigenerazione urbana sostenibile

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 09:30

In Italia ci sono 6 milioni di edifici da riqualificare, sono il più grande potenziale di risparmio energetico e di diminuzione delle emissioni di gas climalteranti. Sono anche un formidabile potenziale di mercato per tutta la filiera dell’edilizia.

La rigenerazione urbana può diventare il perno della nuova crescita sostenibile in Europa, ma per facilitare il suo sviluppo nel nostro Paese occorre superare alcune resistenze causate dalla mancanza di certezza nei risultati della riqualificazione: tassazione, incentivi, accesso al credito.