Le persone che hanno partecipato

Alessandro Magnino

Alessandro Magnino

Alessandro Magnino è Head of Vodafone Global Enterprise Italy & Public Sector di Vodafone Italia con responsabilità sullo sviluppo commerciale dei segmenti Grandi Aziende Multinazionali e Pubblica Amministrazione.
Entrato in azienda nel 2012 ha ricoperto vari ruoli in Vodafone Italia e Vodafone Gruppo in ambito Marketing & Sales.

Prima dell’ingresso in Vodafone ha lavorato in Nokia ed in consulenza nel Gruppo Value Partners.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Convegno conclusivo (Premiazione di Apps4Italy)

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2012 | 10:00

Ogni giorno sono prodotti milioni di dati molti dei quali sono pubblici e posso essere utilizzati in un grande numero di applicazioni. Alcune di queste hanno lo scopo di aiutarci nelle piccole scelte di ogni giorno come ad esempio prendere l’autobus o fare la spesa, altre ci permettono di raccogliere informazioni su decisioni importanti come acquistare una casa o iscrivere i figli a scuola, altre ancora ci consentono di vedere con maggiore trasparenza le scelte politiche e di prenderne parte.

Apps4Italy è un concorso aperto a cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici, capaci di mostrare a tutta la società il valore del patrimonio informativo pubblico.

Questo concorso nasce come una sfida alla difficoltà di adottare una strategia nazionale sui dati pubblici, con la convinzione che le proposte presentate e gli esempi raccolti rappresentino il miglior modo di mostrare alle pubbliche amministrazioni, ai cittadini e alle imprese il valore del patrimonio informativo pubblico e l’importanza di renderne possibile l’utilizzo.

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Per ascoltare la registrazione completa  dell'evento cliccare QUI

La centralità del dato

Roma, 20 Settembre, 2017 | 15:00

Il dato sanitario rappresenta uno degli aspetti centrali rispetto al tema complessivo della sanità digitale per quantità, dimensioni, tipologia e strategicità. Ogni anno il Servizio Sanitario Nazionale produce centinaia di migliaia di Terabytes di dati clinici ed amministrativi riferibili a milioni di assistiti/pazienti. Questa quantità di informazioni rappresenta un problema tecnologico (la crescita esponenziale del fabbisogno di storage in sanità), ma soprattutto un enorme problema relativo alla sicurezza: gli attacchi a scopo terroristico così come quelli più prosaicamente correlati ad iniziative malavitose finalizzate all’ottenimento di riscatti in denaro colpiscono molto frequentemente le strutture sanitarie in ogni Paese del mondo.

Ma il dato sanitario (soprattutto quello tipicamente clinico) rappresenta anche un’enorme opportunità a livello scientifico: essere in grado di analizzare enormi quantità di informazioni più o meno strutturate, fornendo elementi di supporto alle decisioni cliniche, significa incrementare considerevolmente le capacità “predittive” di una medicina sempre più orientata alla prevenzione secondaria come strumento di contrasto quotidiano all’insorgere ed all’evolversi di patologie in situazioni sempre più complesse di multimorbilità.

Le tecniche di deep e machine learning applicate alla medicina forniscono agli operatori sanitari un supporto insostituibile, potendo fare in pochi minuti quello che l’uomo – forse – potrebbe riuscire a fare in qualche anno di lettura ininterrotta di centinaia di migliaia di documentazione scientifica. In un sistema sanitario sempre più interconnesso e diffuso fra ospedale e territorio, le piattaforme di clinical collaboration rappresentano la “prossima grande sfida” per l’healthcare information technology: si superano i confini del sistema informativo ospedaliero e/o territoriale, garantendo viste in profondità dei dati (e non già dei “documenti”) dei pazienti che possono essere condivise fra tutti gli attori coinvolti nei processi di diagnosi e cura.

Il tutto nel rispetto della riservatezza del dato sanitario, sensibile per definizione e antonomasia, alla ricerca di un equilibrio fra diritto alla privacy e tutela dell’interesse collettivo superiore in un servizio sanitario sempre più determinato alla responsabilizzazione dei pazienti.

Data & Analytics Framework per un nuovo modello di gestione dei dati: stato dell’arte e prime esperienze

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Dati liberati, dati connessi, dati riusati, dati analizzati. Il valore dei dati risiede nella loro capacità di aiutare a comprendere i fenomeni sociali ed economici, sostenere i processi di policy and decision making, rendere efficienti e innovare i servizi ai cittadini e alle imprese, promuovere iniziative di ricerca scientifica e molto molto altro!

Ad un anno dall’approvazione del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione 2017 – 2019 e a seguito del recente recepimento del Data and Analytics Framework nel Codice dell’Amministrazione Digitale, ci troviamo a riflettere su un elemento chiave su cui si basa il “grande sistema operativo” del nostro Paese: il dato.

Interoperabilità, scambio di dati pubblici, diffusione degli open data, piattaforma digitale nazionale dei dati, modelli e strumenti di gestione e analisi dei big data: sono alcuni degli elementi che compongono il quadro entro cui si sta costruendo e realizzando il processo di apertura, razionalizzazione e valorizzazione delle risorse informative detenute e prodotte dalle Pubbliche Amministrazione. Questo quadro è proprio il Data and Analytics Framework (DAF), con le sue componenti tecnologiche, le sue procedure e i suoi standard, il suo modello organizzativo e di governance e il suo sistema normativo e regolatorio.

Il convegno intende analizzare il Data Analytics Framework quale collettore di numerose iniziative e componenti del Piano Triennale che insieme vanno a comporre la strategia per lo sviluppo di un nuovo modello di gestione dei dati che superi la logica dei “silos”.

Dati pubblici come motore dell'economia digitale

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:30

I dati degli enti pubblici costituiscono uno dei principali patrimoni digitali non solo della PA, ma dell’intero Paese. Per sfruttarne appieno le potenzialità, il Piano triennale ha individuato una serie di azioni finalizzate a superare la “logica a silos” in favore di una visione sistemica, volta a facilitare l’apertura e il riuso dei dati pubblici, assicurare l’interazione e lo scambio di informazioni tra le PA, garantire la piena collaborazione tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati.

Il convegno rappresenterà un momento di approfondimento sull’avanzamento delle grandi componenti del Piano triennale relative alla valorizzazione del patrimonio informativo pubblico: basi dati di interesse nazionale, open data e vocabolari controllati, Data Analytics Framework (ora PDND) e nuovo modello di interoperabilità. L’evento sarà inoltre un utile occasione per il confronto tra il percorso avviato dall’Italia e alcune esperienze straniere particolarmente virtuose. Il tutto nel quadro delle recenti novità a livello europeo in tema di dati pubblici (revisione della direttiva PSI - Public Sector Information, linee guida sul private sector data sharing).

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

Il digitale e il lavoro: strumenti e tecnologie per lo smart working

Roma, 7 Luglio, 2020 | 15:04

Il lockdown che ha investito tutto il mondo ha costretto oggi tutti noi a usare la tecnologia digitale come unico strumento in grado di farci comunque continuare a lavorare, seppure in un telelavoro che ancora non  si è evoluto in un vero smart working. Che lezioni abbiamo appreso? Cosa ci porteremo con noi nel mondo del dopo covid-1 di questa esperienza? In questa sessione del nostro pomeriggio dedicato al lavoro del futuro alcune aziende presenteranno le tecnologie e gli approcci organizzativi per poter conciliare il lavoro da remoto e la flessibilità con la produttività.

Apprendimento a distanza e competenze digitali: due sfide per il futuro del Paese

Roma, 8 Luglio, 2020 | 14:00

L’emergenza nazionale legata alla diffusione del Covid-19 ha evidenziato la natura ambivalente del rapporto tra tecnologie e apprendimento. Da un lato, la didattica a distanza ha rappresentato un’ancora di salvezza per la continuità nel campo dell’istruzione. Dall’altro, ha amplificato le disuguaglianze sociali dovute al digital divide tecnologico e culturale che ancora oggi attanaglia larghe fasce della popolazione. Sono molte infatti le famiglie e gli studenti che ancora non dispongono di linee internet in grado di supportare l’e-learning, oppure non sono in possesso di adeguate competenze nell’utilizzo di strumenti e piattaforme.

L’enorme sforzo di innovazione richiesto alle istituzioni educative e formative di ogni ordine e grado ha consentito di tamponare l’emergenza, ma ha evidenziato anche alcune sfide cruciali per il futuro della didattica: sviluppare metodi per insegnare discipline classiche con strumenti nuovi, potenziare le politiche di inclusione digitale, promuovere le competenze digitali per garantire l’occupabilità e l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Queste sfide richiedono una visione di medio-lungo termine, che metta al centro il valore delle reti e la creatività dei territori, per mettere a fattor comune le migliori esperienze realizzate durante l’emergenza e capitalizzare ciò che abbiamo imparato.

Ne discutiamo con esperti di didattica innovativa e rappresentanti di scuole, università e istituzioni per la formazione professionale.

La rivoluzione della sostenibilità e lo sviluppo tecnologico che la rende possibile

Roma, 23 Giugno, 2021 | 14:00

La registrazione video dell'evento è disponibile cliccando QUI

La sfida della sostenibilità non può prescindere dal ruolo abilitante della trasformazione digitale nella riduzione delle emissioni inquinanti, nella promozione dell’economia verde, nel ripensamento dei processi industriali in chiave green e nello sviluppo di infrastrutture intelligenti per la logistica e la mobilità. In questo scenario approfondiremo quindi le principali leve sui cui agire per raggiungere questi obiettivi strategici: smart grid, efficientamento energetico, agricoltura 4.0, impresa verde, economia circolare, infrastrutture e mobilità sostenibile, tutela del territorio e delle risorse idriche, ma anche nuovi paradigmi in grado di garantire una riduzione dell’impatto ambientale delle tecnologie.

Servizi digitali e piattaforme abilitanti per un Sistema Sanitario Nazionale (SSN) a misura di cittadino

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 28 Ottobre, 2021 | 11:46

Con il PNRR si punta ad allargare concretamente l’area della trasformazione digitale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con soluzioni applicabili alle diverse funzioni del SSN e alle nuove forme di interazione medico-paziente. Con le risorse stanziate con la Missione 6 Salute sarà possibile assicurare a Regioni e Aziende sanitarie il cambiamento digitale necessario per fare fronte alla modificata domanda di salute che viene dai cittadini, attraverso l’adozione di servizi digitali end to end dalla fase di impostazione strategica fino alla messa in esercizio degli stessi.

La strada tracciata dal Piano sembra portare fuori dalla consuetudine dei progetti pilota e delle best practice, spesso rimasti cattedrali nel deserto; per puntare a pratiche diffuse orientate a una medicina che assicuri l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), in primo luogo quelli legati alla cronicità, con il rilancio delle cure sul territorio. Per rendere appropriate la cura e l’assistenza il SSN opera Human-centered design e per centrare l’obiettivo della deospedalizzazione punta a forme diversificate di assistenza e cura da remoto, che prendono le mosse da servizi di Telemedicina fino ad articolati e completi servizi di Connected Care.

Ciò significa ripensare la cura e l’assistenza cambiando organizzazione e adottando le tecnologie attualmente mature perché tutti gli attori del sistema sanitario siano interconnessi tra loro per dare una risposta di qualità in termini di outcome clinico e di soddisfazione del cittadino paziente. Dall’informazione e prevenzione, all’accesso corretto alle strutture sanitarie, fino al successivo follow up. Insomma, l’obiettivo è una medicina di precisione, orientata alla persona, con modelli di cura e presa in carico personalizzati, con un’integrazione sempre più forte tra ospedale e territorio, con la condivisione dei dati clinici.

Il Servizio Sanitario Nazionale nei prossimi anni si troverà sempre più a dover affrontare le sfide della longevità, della cronicità, della necessità di continuità di cura, della fragilità e della non autosufficienza. Una corretta implementazione delle innovazioni digitali e dei princìpi alla base del paradigma della Connected Care può dare una risposta a queste sfide, in quanto unici strumenti in grado di aumentare la produttività delle risorse disponibili nel mondo della sanità.

Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, telemedicina e connected care; accoglienza e presa in carico digitale, app medicali, digital terapeutics e wearable device possono migliorare la qualità delle cure per i cittadini, aumentare l’appropriatezza, ridurre le diseconomie. La possibilità di gestire e analizzare i dati sanitari dalla diagnostica per immagini alle informazioni di biologia molecolare, di genetica, di epidemiologia e più in generale sulla storia clinica del paziente può permettere diagnosi sempre più precise, personalizzate e complete.

Perché l’occasione dell’accelerazione dovuta alla crisi sanitaria non vada persa sarà necessario lavorare sul change management con il coinvolgimento dei professionisti e dei cittadini. Il cambiamento deve poggiare su un livello di cultura digitale dei professionisti e dei cittadini: la formazione è determinante. Infine, perché la trasformazione digitale non sia solo trascodifica di processi datati, deve prevedere la revisione di tali processi e, condizione vincolante per il successo, l’adozione di un’infrastruttura tecnologica affidabile, sicura, flessibile e scalabile.

Ne dibatteremo in questo appuntamento chiamando a confronto esperti, decision maker delle strutture sanitarie e manager delle imprese del settore.

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 17 Giugno, 2022 | 09:00