Le persone che hanno partecipato

Damien Lanfrey

Damien Lanfrey

Dr Damien Lanfrey

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Profilo accademico: http://city.academia.edu/DamienLanfrey

Twitter: https://twitter.com/damienlanfrey

Attualmente membro della Segreteria Tecnica del Ministro Fedeli al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca e parte del team che ha prodotto il piano di riforma “La Buona Scuola”.

Project manager del progetto “A Scuola di OpenCoesione” per il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica e membro del Comitato Scientifico per l’agenda digitale dell’Emilia Romagna, ha collaborato con diverse pubbliche amministrazioni. Nel 2013 ha co-progettato www.partecipa.gov.it, consultazione pubblica sulle riforme costituzionali per il Dipartimento Riforme Istituzionali. Tra il Febbraio 2012 e il Maggio 2013 è stato membro di un team di consiglieri per l’innovazione al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca voluto dal Ministro Profumo.

Esperto di politiche per l’innovazione e ricercatore della relazione tra ICTs e public engagement, modelli di azione collettiva, procurement innovativo di soluzioni e cambiamento organizzativo. È stato anche Research Fellow e Lecturer alla City University di Londra dal 2007 al 2011 e PostDoc alla Hong Kong Polytechnic University.

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Ha partecipato a:

Democrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappresentativa ed aprono nuove opportunità di partecipazione democratica

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Sempre più diffusamente negli ultimi anni, anche in Italia, é cresciuta la richiesta da parte dei cittadini di una più estesa e diretta partecipazione alle decisioni della politica, al loro formarsi ed al loro attuarsi. Questa richiesta si è inestricabilmente collegata al rapidissimo diffondersi dei nuovi strumenti tecnologici di informazione e di comunicazione che hanno così larganente modificato abitudini cognitive, modalità di relazione sociale, stili di vita, tanto da rendere spesso indistinguibili i due fenomeni.

La spinta alla partecipazione ed al rinnovamento della politica si è giovata di strumenti  potenti di mobilitazione e di discussione, e, nello stesso tempo, i nuovi media di relazione sociale hanno abilitato forme inedite di partecipazione e di decisione collettiva, che non sarebbero stati nemmeno immaginabili senza tali strumenti.

Come risposta a questa sempre più forte sollecitazione è cresciuta la consapevolezza delle istituzioni politiche della necessità di una profonda riforma dell’esercizio della azione politica, delle sue procedure, della sua relazione con la società, e, di conseguenza, degli strumenti necessari a sostenere queste intenzioni di riforma, delle tecnologie capaci di abilitare un effettivo rinnovamento della politica.

E’ in questo contesto che può essere collocata l’indicazione che Stefano Rodotà ha fornito  in Tecnopolitica (Laterza 1997) per definire questo rinnovamento, utilizzando il termine di “democrazia continua” : “Parlando di democrazia continua si fa riferimento a strumenti che si differenziano da quelli di tipo rappresentativo perchè vengono adoperati dai cittadini senza ricorrere ad alcuna mediazione...L’accento viene posto sulla fine dell’intermittenza del processo politico per quanto riguarda la presenza dei cittadini, e sul fatto che la nuova continuità non è resa possibile da impulsi o stimoli provenienti dall’alto, ma è affidata anche, o soprattutto, all’iniziativa diretta degli interessati. Ma la continuità non riguarda soltanto la dimensione temporale. Si distende nello spazio dove le reti creano appunto la fine delle interruzioni determinate dalla distanza, aprendo la prospettiva di una face-to-face democracy senza più confini. Proprio questo continuum spazio temporale individua la dimensione istituzionale dell’agire politico e della costruzione della cittadinanza.

Nel corso del convegno sarà presentato il rapporto di ricerca "I media civici in ambito parlamentare: strumenti disponibili e possibili scenari d'uso" realizzato dalla Fondazione Ahref in collaborazione con il Servizio Informatica del Senato.

A Scuola di OpenCoesione – Il racconto della sperimentazione realizzata e le opportunità per il prossimo anno

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 14:30

Open data, data journalism e monitoraggio civico in aula. Sette scuole, da Trento a Palermo, sono state coinvolte nella sperimentazione di didattica sui temi dell’open government e delle politiche di coesione nell’anno scolastico 2013-2014, sviluppata a partire dai dati resi disponibili da OpenCoesione. Il racconto dell’esperienza nel workshop condotto dallo staff del progetto, con la testimonianza del docente di una delle scuole partecipanti, e tutte le informazioni per le scuole e i docenti interessati a candidarsi per il prossimo anno. 

A Scuola di OpenCoesione – E ora tocca ai ragazzi! Laboratorio con le scuole che hanno partecipato alla sperimentazione

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 14:30

Dopo l’appuntamento di martedì 27, di presentazione dell’iniziativa, la parola passa oggi ai ragazzi delle scuole. Infografiche, cartelloni, video, timeline? Quali mezzi useranno per le narrative sui progetti finanziati dalle politiche di coesione nei loro territori che hanno scelto di approfondire? Scopritelo partecipando al laboratorio da loro condotto. 

Lavoro ed impresa nelle Smart Cities

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 11:30

La città è anche soprattutto un ecosistema di sviluppo economico e parlando di Smart City il tema del lavoro emerge come uno dei più importanti in assoluto. Nel percorso di smartness le città sono chiamate a includere delle strategie che mettano al centro politiche innovative del lavoro. Abbandonare i vecchi modelli di lavoro è ormai una necessità. Sono già in corso profondi cambiamenti in questo ambito che definiscono nuovi modelli lavorativi per rispondere a nuovi obiettivi di business. Tecnologie e competenze digitali sono senza dubbio i primi strumenti sui quali investire, come ci suggerisce l’Unione Europea ed occorre saper accogliere e facilitare le dinamiche di sviluppo dei nuovi processi produttivi nati sotto l'etichetta dei makers o "nuovi artigiani digitali".

Nuove competenze, nuovi modelli di business, nuovi processi produttivi, tutti fenomeni che stanno emergendo prepotentemente anche nel nostro paese, ma che occorre guidare e incoraggiare attraverso una corretta politica di formazione, networking e incentivi. Durante l’evento avremo occasione di conoscere e riflettere su questi nuovi profili e approcci con esperienze nazionali e internazionali. Tra queste "Waag society", uno dei più famosi fablab del mondo. 

A scuola di OpenCoesione

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 09:30

Il progetto “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC, www.ascuoladiopencoesione.it), nato dall’intesa tra il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), e definito nell’ambito dell’iniziativa di open government sulle politiche di coesione OpenCoesione (www.opencoesione.gov.it) avviata dal DPS nel 2012, è un percorso didattico rivolto alle scuole secondarie superiori che promuove principi di cittadinanza consapevole e monitoraggio dei finanziamenti pubblici a partire dagli open data pubblicati sul portale OpenCoesione. La 4°A informatica dell’IIS Belluzzi-Fioravanti di Bologna, scuola pilota per l'edizione 2013/2014 del progetto, presenta la ricerca effettuata sui dati relativi ad una politica pubblica regionale: I Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. Nel corso dell’iniziativa saranno illustrate le modalità di partecipazione per l'anno scolastico 2014/201