Le persone che hanno partecipato

Alberto Masini

Alberto Masini

Nato a Reggio Emilia nel 1966, nel 1990 inizia a occuparsi professionalmente di informatica, specializzandosi nei sistemi distribuiti e nelle reti di personal computer. Dal 1997, lavora presso Microsoft, dove attualmente ricopre il ruolo di Business Development Manager per il settore pubblico.

Si occupa prevalentemente di progetti strategici che coinvolgono la Microsoft e la pubblica amministrazione, sia a livello locale che a livello centrale, con particolare attenzione ai servizi di pubblica utilità per il cittadino, l'eDemocracy e l'eGovernment in genere. Sta inoltre attivamente partecipando come rappresentante della Microsoft alla segreteria tecnico-scientifica prevista dalla Legge 4/2004 per l'accessibilità ai sistemi informativi da parte di utenti con diverse disabilità. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni e seminari sulle IT e processi della pubblica amministrazione

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Ha partecipato a:

SPC, interoperabilità e cooperazione tra le regioni

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

L’idea di consentire che i sistemi siano capaci di “parlarsi” e condividere dati, in modo automatico e secondo regole e standard condivisi, riconosciuti e monitorati, in modo sempre più pervasivo rispetto alle esigenze degli utenti coinvolti (le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le imprese) rappresenta un contenuto chiave delle attuali “policy” in tema di e-government perché tale logica è riconosciuta come indispensabile per la realizzazione di servizi pienamente innovativi.

Si riconosce infatti che l’interoperabilità e la cooperazione applicativa aggiungono qualità ai servizi offerti, consentono di risolvere in molti casi il problema della duplicazione dei servizi e delle informazioni e di superare il rischio che dietro ai servizi non si realizzi un reale cambiamento nel back office dell’amministrazione.

Contribuiscono ovviamente a questa attenzione i progressi fatti sulla strada dell’SPCoop e le regole definite nel Codice dell’Amministrazione Digitale. Ma è anche in una prospettiva di cooperazione interregionale che viene descritto il futuro del prossimo decennio di e-government in Italia, in termini non solo strategici ma anche concretamente operativi. L’integrazione ha consentito alle Regioni di assumere un ruolo attivo nei confronti delle azioni definite a livello nazionale. A livello territoriale, parimenti, sono state sperimentate forme di coordinamento stabili con gli Enti locali che stanno contribuendo al consolidamento dei sistemi regionali

Agenda Digitale italiana - E-government e Open Data

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 10:00

Le iniziative legate all'e-government e  agli open data rappresentano una grande opportunità per le amministrazioni centrali e locali per sostenere e valorizzare la domanda di trasparenza, di partecipazione e di collaborazione espresse dai cittadini e dalle imprese.

Il Governo ha previsto uno specifico tavolo di lavoro nell'ambito della Cabina di regia su questi temi con i seguenti obiettivi che il convegno intende approfondire:

Regolazione.  Implementazione del CAD e delle altre norme di e-Gov: Implementazione delle regole tecniche, Diffusione del suo utilizzo attraverso la piena applicazione da parte di tutte le PA centrali e locali (PEC, Open Data, linee guida), Diffusione degli strumenti di e-Gov presso le imprese e i professionisti anche attraverso il consolidamento delle strutture materiali che già si sono affermate nel Paese (medici)

Sistema di infrastrutture. Sistemi di comunicazione, Pagamenti elettronici a favore della PA, Identità online, PEC, Firma digitale, Servizi in mobilità

Reti Paese. Key-project, Sistema formativo (scuola e università), Giustizia, Sanità

Definizione di un piano di comunicazione

Progettare lo spazio pubblico intelligente / Planning intelligent urban space

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 11:30

Aziende fornitrici di prodotti e servizi ed esperti smart sono invitati ad un incontro su tre casi di studio relativi a spazi pubblici per i quali si pone la domanda: procedure e tecnologie "smart" sono in grado di rendere questi spazi più gestibili, sicuri, fruibili, in una parola più intelligenti?

Il Comune di Torino  presenterà l'area di Porta Palazzo nella quale si registrano elementi di criticità (degrado, pluralità di funzioni, multiculturalità) ma anche grandi opportunità quale spazio urbano dell'incontro di mondi, odori e sapori con elevatissima dinamicità.
( collaborazione dell'arch. Giacomo Leonardi)

Il Comune di Bolognapresenterà "Piazza Verdi", intervento di riqualificazione in corso di completamento, che registra aspetti problematici in relazione alla compatibilità di usi, alla fruizione da parte di soggetti molto diversi e al necessario ampliamento del processo di rigenerazione ad un'area più vasta.

Il dott. Simone Tani, Dirigente della Promozione Economica del Comune di Firenze, presenterà le problematiche relative alla mobilità del Centro Storico, in particolare della zona dell'Oltrarno nella quale é in corso una sperimentazione che cerca di conciliare la protezione di una zona delicata con le esigenze di mobilità dei cittadini.

La conduzione del laboratorio é a cura dell'arch. Chiara Pignaris e dell'arch. Giovanni Ginocchini

IN COLLABORATION WITH "BIENNALE PUBLIC SPACE"
Can smart technologies and procedures enable public spaces more efficient, secure, livable, in a word, more intelligent?
Products and services providers and smart experts will debate on urban innovation issues analyzing three case studies.

City of Turin will bring the attention on the Porta Palazzo case were urban conflicts, social exclusion  and integration dynamics with new immigrants present problems and opportunities.
(collaboration of arch. Giacomo Leonardi)

City  of  Bologna will show how the regeneration project of Piazza Verdi is going on, how the development strategies sensitive to social and functional diversity are being faced and why the process must be expanded.

Simone Tani, Head of Economic Promotion for Florence, will present the issues related to the mobility in the Old Town, particularly in the Oltr’arno area where has been carried out an experiment that tries to reconcile the “protected zone” with mobility needs of citizens.

The laboratory is run by the arch. Chiara Pignaris and arch. Giovanni Ginocchini

 

Dal CAD alla PA senza carta: la sfida dello switch off. Riconoscimento "Memoria Digitale"

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Il convegno, che si svolgerà in collaborazione con ANORC e con "Gli Stati Generali della memoria digitale", si propone di fare il punto, a due anni e mezzo dall'entrata in vigore del nuovo CAD, sul processo di gestione documentale elettronica nella PA in tutte le sue fasi per individuare problemi e soluzioni che rendano possibile il necessario e definitivo switch off dalla carta al digitale. Il convegno, che vedrà la preenza di esperienze di successo e di aziende innovative, sarà anche l'occasione per un pubblico riconoscimento ai casi più importanti e meritevoli di dematerializzazione, di conservazione, di gestione documentale.

Gestione Documentale e Conservazione Sostitutiva secondo il nuovo CAD (in collaborazione con NTTAGIC)

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 11:00

Il processo attuativo delle linee guida derivanti dal nuovo CAD (Codice Amministrazione Digitale) è ancora in corso. Molte Amministrazioni locali e centrali sono ancora in fase di adeguamento alle nuove norme per la gestione del documento informatico all`interno delle Pubblica Amministrazione. Tanti sono ancora i punti che attendono un`interpretazione definitiva, così come le regole tecniche che ancora devono essere emesse. Nel corso dell`incontro cercheremo di fare un punto della situazione circa lo stato dell`arte, e di come le tecnologie Microsoft possano essere abilitanti sui temi "caldi" del nuovo CAD: copia informatica, firma digitale, conservazione documentale, processo di archiviazione, continuità operativa (Business Continuity) e comunicazione con il cittadino tramite PEC.

Pensare digitale. La visione strategica del futuro

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 10:30

Le tecnologie digitali, sempre più pervasive, obbligano i governi e la politica a riconoscere la necessità di cambiare profondamente paradigmi sociali ed economici che si erano consolidati. Diventa così necessario, soprattutto per i decisori, “pensare digitale”, agire nel digitale, tenendo conto dei cambiamenti prodotti e producibili nelle relazioni e negli scambi sociali ed economici.
Il passaggio che stiamo vivendo in questi mesi, in cui si sdoganano le tecnologie digitali riconoscendo loro un’importanza che va oltre il semplice “efficientamento” dei processi e la riduzione dei costi delle attività, è un passaggio obbligato, ma è preliminare e insufficiente.

Nella Carta d’intenti per l’innovazione, che ha raccolto l’adesione di decine di cittadini e di parlamentari, promossa dall’associazione SGI, si sono identificati alcuni concetti di base per lo sviluppo strategico: la sostenibilità, l’openness, la centralità territoriale, suggerendo così una direzione di marcia.

La proposta è così portare i diversi attori (politica nazionale, istituzioni territoriali, associazioni,  imprese) ad un confronto strategico su due punti:

  • quali caratteristiche/parole chiave devono definire lo scenario che si vuole realizzare;
  • quali condizioni deve realizzare la politica per costruire il percorso di realizzazione.